L'idea dei playground, i campetti di periferia riqualificati con pavimentazioni sgargianti e disegni fantasiosi, è stata un successo, tanto che la maggioranza di Alternativa Popolare propone di realizzarli anche a Terni Nord. Ma il percorso in consiglio comunale per approvare l'atto di indirizzo si trasforma in una specie di maratona. Con distinguo, precisazioni, prese di distanza, analisi semantiche e approfondimenti politici. Da una parte i proponenti del documento, illustrato in aula da Claudio Batini, consigliere di Ap e presidente di commissione. Dall'altra Gruppo Misto, Fratelli d'Italia e PD.
Motivi del contendere? Dalla mancata copertura finanziaria dell'intervento proposto (manco l'atto di indirizzo fosse un emendamento al bilancio) alla primogenitura dell'idea. Dalla gestione attraverso i patti di collaborazione con i cittadini ai vandali che hanno preso di mira le riqualificazioni. ce ne sarebbe stato per una conta all'ultimo voto. Ma in realtà il dibattito è stato più farraginoso del voto finale. E alla fine del consiglio comunale dell'altro giorno, l'assemblea ha approvato la richiesta di realizzare i nuovi impianti di #giocarigenera (il programma comunale si chiama così) con 22 voti favorevoli e 9 astenuti. Se la giunta troverà i fondi necessari, dopo quelli già fatti, se ne realizzeranno altri nelle zone periferiche di Terni Nord. Gabelletta, Campomaggiore, Campitello e Borgo Rivo.
L'atto, promosso da Batini e dal capogruppo di AP Verdecchia, muove dalla considerazione che la crescita economica e sociale della città passi anche attraverso la valorizzazione e la vivibilità delle periferie.
"Il Comune di Terni ha già riqualificato con fondi PNRR - ha spiegato il presidente della terza commissione - diversi spazi cittadini inutilizzati. Attraverso la realizzazione di playground. Una rigenerazione urbana dei parchi prospicenti i campi di periferia. Che li ha trasformati in aree ludiche e di ritrovo, gioco e divertimento per i teenager. Spesso vicini a giardini pubblici destinati ai più piccoli".
L'atto invita quindi il sindaco e la giunta "a proseguire con questa tipologia di investimenti urbanistici. per favorire l'aggregazione giovanile in aree circoscritte e protette. Anche in quelle periferie ad oggi non rientranti nel progetto originario". Riproponendo il modello sperimentato, anche nelle periferie di Gabelletta, Campomaggiore, Campitello e Borgo Rivo. Zone in continua espansione abitativa e con alta incidenza di famiglie giovani.
Già, ma dove trovare i soldi? Perché l'amministrazione Bandecchi ha già detto di non voler contrarre nuovo indebitamento. E così i consiglieri di maggioranza hanno proposto l'utilizzo dei fondi attualmente destinati a progetti similari. O di altri da destinare nel corso del mandato dell'amministrazione comunale. E poi hanno chiesto di instaurare un rapporto collaborativo e di coinvolgimento istituzionale, tra Comune e cittadini.
Apriti cielo. Dibattito infuocato e polemiche su polemiche. Complice il clima elettorale e la sensibilità di un tema, quello della rigenerazione degli spazi giovanili, che ha generato un consenso trasversale.
Parte Danilo Primieri, capogruppo del Misto, che lancia l'allarme vandali. "Strutture bellissime - dice - ma già sono oggetto di danneggiamenti. Serve una vigilanza dedicata".
Continua Filipponi (PD),ricordando di aver evidenziato che i playground a Terni Nord li avevano già chiesti alla giunta precedente. Che aveva finanziato gli interventi con i fondi PNRR. "Servono centinaia di migliaia di euro. Ma questo atto di indirizzo non chiarisce dove si troveranno i soldi. Si vogliono utilizzare fondi regionali e statali? O fondi propri del Comune? Perché in cassa non ci sono nel piano triennale".
Tocca poi a Cecconi (Fratelli d'Italia): "La progettazione col PNRR viene dalla nostra amministrazione, da quelli di prima. Invece l'atto di indirizzo attribuisce queste realizzazioni all'attuale amministrazione. E non si stanno rispettando i tempi di realizzazione previsti dai bandi PNRR".
Altro giro altre critiche. Come quelle di Cinzia Fabrizi (gruppo Misto) sulle risorse di bilancio da trovare e sulla primogenitura delle opere. Pastura (FdI), considera meritevole l'intenzione. "Ma la procedura amministrativa è incompleta per rendere questo atto un impegno cogente per la giunta".
E poi arriva il "ma che state a dire?" di Orlando Masselli (anche lui Misto) che rivendica la decisione della precedente amministrazione di riqualificare i campetti. "Atto fazioso - afferma -. Hanno presentato un atto su Terni Nord per andare a prendere voti nel bacino elettorale di un consigliere di opposizione (Filipponi, ndr)".
Claudio Batini, proponente dell'atto, si sfoga prima del voto: "Non è bello vedere la strumentalizzazione di un atto per il bene dei più giovani da parte di quasi tutta la minoranza. Questo mi fa anche pensare che i loro atti di indirizzo siano solo per racimolare del consenso politico".
Poi si vota. AP difende l'atto e va compatta all'approvazione. L'opposizione si astiene. Al prossimo round.