Un'antica ricetta contadina, un borgo nascosto tra le colline umbre e un camino sempre acceso: così Portaria conquista il titolo di Campione Regionale nella guida Street Food 2026 del Gambero Rosso. Il merito va alla celebre "pizza sotto lu focu", piatto simbolo del territorio, che oggi rilancia l’Umbria tra le mete più autentiche del turismo enogastronomico.
Sulle pendici verdi dei Monti Martani si nasconde Portaria, un borgo medioevale in provincia di Terni, che oggi torna sotto i riflettori grazie a un riconoscimento prestigioso. Il Ristorante Bar Pesciaioli è stato eletto Campione Regionale per l’Umbria nella guida Street Food 2026 del Gambero Rosso. La motivazione? Una ricetta antica, preparata ancora come una volta: la “pizza sotto lu focu”, cotta nel camino - proprio sotto la brace - e farcita con ingredienti locali.
Un premio che ha il sapore della tradizione e tutto il profumo dell'Umbria più autentica, che trasforma un piccolo ristorante di paese in una destinazione gastronomica da scoprire. Per i turisti, ma anche per i food lovers che inseguono le eccellenze locali. Pesciaioli è così diventato non solo un punto di riferimento per il territorio, ma una tappa imperdibile nei percorsi del turismo enogastronomico regionale.
La pizza sotto lu focu del Ristorante Bar Pesciaioli non è solo un piatto: è un rito, un patrimonio culinario da custodire. Si tratta di una focaccia rustica cotta sotto la brace viva, nel camino a vista che troneggia nella sala. Il risultato? Una crosta croccante, un cuore morbido e una base perfetta per accogliere farciture come salsicce arrosto e broccoletti, ma anche prosciutto nostrano e pecorino o il paté di fegatini fatto rigorosamente in casa. .
Chi arriva da fuori per gustarla trova un ambiente accogliente, semplice e familiare, con circa cinquanta coperti e un dehors affacciato sulla piazzetta del borgo. Durante l’estate, la pizza può essere gustata anche all’aperto, mentre si passeggia tra vicoli antichi e scorci suggestivi. Un’esperienza che unisce cibo, paesaggio e cultura locale, e che valorizza al meglio le potenzialità dell’Umbria come destinazione slow.
Aperto nel 1978 da Roberto Pesciaioli, oggi il ristorante è gestito dalle figlie Simona e Manola, che hanno saputo mantenere viva l’identità del locale. Con uno stile sobrio e coerente con la tradizione umbra, il menu propone anche primi piatti caserecci, salumi del territorio, secondi alla brace e contorni stagionali. Ma è la pizza sotto lu focu a catalizzare l’attenzione: un prodotto autentico, lontano dalle mode, eppure oggi più che mai attuale.
L’impegno delle sorelle Pesciaioli è stato premiato non solo dalla guida, ma anche da un pubblico crescente di turisti e visitatori, che cercano esperienze gastronomiche legate al territorio. In un’epoca in cui il turismo rurale e sostenibile è in forte crescita, Portaria offre un modello replicabile: accoglienza sincera, cucina radicata nella memoria e paesaggio incontaminato.
Il premio del Gambero Rosso ha acceso i riflettori su un borgo poco noto ma ricco di fascino, che ora ha tutte le carte in regola per diventare una meta del turismo di qualità. Eventi come la rievocazione storica del passaggio di Lucrezia Borgia, la bellezza dei sentieri naturalistici e la proposta culinaria locale compongono un’offerta attrattiva, capace di intercettare un pubblico sempre più attento e curioso.
Il trionfo della pizza sotto lu focu è anche una vittoria dell’Umbria più autentica, quella dei piccoli centri e delle ricette tramandate, delle cucine a legna e degli ingredienti a chilometro zero. E la guida Street Food 2026 conferma: qui la tradizione non è nostalgia, ma risorsa per il futuro.