20 Dec, 2025 - 20:47

Pineto-Gubbio 1-0, mister Di Carlo: "Non basta solo l'impegno, bisogna fare di più. Dobbiamo tornare ad essere quelli di inizio campionato"

Pineto-Gubbio 1-0, mister Di Carlo: "Non basta solo l'impegno, bisogna fare di più. Dobbiamo tornare ad essere quelli di inizio campionato"

Il Gubbio saluta il 2025 con un’altra battuta d’arresto e con tanti interrogativi ancora aperti. Al “Pavone-Mariani” di Pineto basta una rete di Pellegrino, arrivata sul finire del primo tempo, per condannare i rossoblù a una sconfitta che pesa più dei novanta minuti raccontati dal campo. Un ko che certifica un digiuno di vittorie che dura ormai dal 25 ottobre e che continua ad alimentare una classifica povera di soddisfazioni e ricca di rimpianti. La squadra di Di Carlo ha provato a tenere il pallino, a sporcare la manovra avversaria e a costruire occasioni, ma come spesso accaduto nelle ultime settimane è mancata la qualità negli ultimi trenta metri. La sensazione è che i rossoblù arrivino con buona continuità a ridosso dell’area, salvo poi incepparsi nel momento decisivo, quello della scelta finale e della conclusione.

Il gol del Pineto arriva quasi come una beffa: una disattenzione difensiva, un episodio, e Pellegrino trova lo spiraglio giusto poco prima dell’intervallo, spezzando l’equilibrio di una partita fino a quel momento sostanzialmente in controllo. Nella ripresa il Gubbio prova a reagire, alza il baricentro, aumenta la pressione, ma il copione non cambia. Possesso, tentativi, qualche mischia, senza però riuscire a scardinare la retroguardia abruzzese.

Il migliore in campo tra i rossoblù è senza dubbio Carraro. Leader tecnico ed emotivo, è l’uomo da cui nascono praticamente tutte le iniziative più pericolose. Dai suoi piedi partono le poche vere occasioni costruite dal Gubbio, tra calci piazzati e giocate tra le linee. La sua prestazione, però, non basta a raddrizzare una gara che si chiude senza gol all’attivo e con un’altra sconfitta da archiviare.

Se la “pareggite” che aveva accompagnato il Gubbio nelle scorse settimane sembrava essere stata affrontata in settimana, almeno sul piano numerico, la cura non ha prodotto gli effetti sperati. Anzi, il dato che più allarma riguarda proprio la sterilità offensiva. L’ultimo gol dei rossoblù risale al 26 novembre, quando Tommasini trasformò un calcio di rigore contro la Juventus Next Gen nel match poi terminato 1-1. Per trovare una rete su azione bisogna tornare addirittura al 7 novembre, quando ancora Carraro, con una conclusione dalla distanza, regalò un punto contro l’Ascoli.

Mister Di Carlo al termine del match contro il Pineto "Bisogna essere più cattivi sotto porta. Sono arrabbiato"

Al termine del match mister Di Carlo ha dichiarato:

"Il primo tempo è stato molto sporco, non mi è piaciuto. Le due squadre erano più attente a non prendere gol piuttosto che a farlo. Siamo partiti bene: nei primi dieci minuti abbiamo creato l’occasione del rigore che non ci hanno concesso. La trattenuta, secondo me, c’era su Tommasini. In quei primi dieci minuti mi è piaciuta la squadra, poi abbiamo perso una palla in mezzo al campo e ci siamo abbassati, giocando di transizione e proponendo poco gioco. Il Pineto ha trovato il gol su due rimpalli. Il primo tempo non mi è piaciuto, non per l’impegno, ma perché c’è stata poca continuità di gioco: abbiamo fatto sette cross e tirato in porta quattro volte. Nel secondo tempo siamo passati al 4-3-1-2 e abbiamo cercato di mettere più sostanza in mezzo al campo. Abbiamo fatto meglio, creando quattro occasioni da gol, con l’ultima di Podda al novantesimo.

Non basta, sono arrabbiato. L’impegno c’è, ma non basta: bisogna serrare i ranghi e tornare ad essere quel Gubbio più aggressivo. Veniamo da un periodo in cui in allenamento eravamo in pochi, ma non deve più essere un alibi. Voglio che la squadra, al rientro, torni a far vedere quello che aveva fatto a inizio campionato.

Bisogna fare di più, dall’allenatore ai giocatori. Bisogna lavorare, c’è da ripartire. Il Gubbio deve e può fare meglio. Oggi l’impegno c’è stato fino al novantacinquesimo, ma non riusciamo a fare gol: ci manca qualcosa in termini di convinzione. Bisogna ritrovare quelle piccole cose che si fanno in allenamento e lo spirito battagliero che avevamo a inizio campionato".

Sulla sosta e sul recupero degli infortunati:

"Dobbiamo tornare a giocare come il Gubbio sa. Sull’impegno non posso dire niente, ma non basta: bisogna dare tutti delle risposte diverse da quelle di oggi. Recupereremo quattro giocatori, la forma di quelli rientrati oggi crescerà, ma non voglio più parlare di questo: da tre settimane si parla sempre delle stesse cose.

Non voglio creare alibi: questo Gubbio può e deve dare di più. Deve ritrovare quello spirito sbarazzino, andare a contrastare l’avversario con più energia ed essere più cattivo sotto porta. In area di rigore oggi abbiamo passato la palla invece di calciare, mentre gli altri lo fanno. Dobbiamo tornare ad essere noi".

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Lorenzo Farneti
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