L’Umbria si è tinta di orgoglio sportivo grazie ad Alessandro Piersantelli, che domenica scorsa ha brillato in una delle gare più difficili e affascinanti del mondo: l’Iron Man World Championship di Nizza. La competizione, considerata il punto più alto del triathlon mondiale, ha visto ai nastri di partenza atleti di altissimo livello, pronti a sfidare se stessi e i propri limiti.
Tra questi, il portacolori della Foligno Triathlon Winner ha saputo farsi largo con una prestazione straordinaria, rappresentando non solo Gualdo Tadino, la sua città, ma tutta l’Umbria e l’Italia. Il suo tempo finale, 10 ore, 38 minuti e 55 secondi, lo ha collocato al 18° posto mondiale tra i migliori specialisti della disciplina.
Il percorso che ha portato Piersantelli fino a Nizza è stato tutt’altro che semplice. L’atleta ha raccontato di aver affrontato sette mesi di preparazione intensa, tra sacrifici quotidiani, allenamenti serrati e costante ricerca della condizione ideale. Una sfida dentro la sfida, che ha trovato compimento nell’appuntamento più atteso dell’anno.
Il debutto in acqua è stato impressionante: 3.800 metri di nuoto chiusi in poco più di un’ora, ritmo da grande specialista. Sulla bici, nonostante un tracciato caratterizzato da salite e dislivelli impegnativi, Piersantelli ha mantenuto una media oltre i 30 km/h sui 180 km complessivi. Infine, nella maratona, ha trovato la sua espressione migliore: 42 km di corsa percorsi in meno di 3 ore e 30 minuti, dimostrando grande lucidità e capacità di gestione dello sforzo.
Al termine della prova, Piersantelli ha lasciato parlare il cuore, raccontando emozioni difficili da contenere:
“Emozioni e pelle d’oca km dopo km... Concentrazione mistica ed emozioni indescrivibili. A febbraio ho iniziato un viaggio che si è concluso ieri nel migliore dei modi, non potevo chiedere di più!”, ha dichiarato a caldo.
L’atleta umbro non ha dimenticato di ringraziare chi gli è stato vicino: la famiglia, i partner come Best Bike, il Centro Medico Adoc, Filippo Mencarelli e soprattutto il suo allenatore Luca Mancinelli, figura centrale nella preparazione di questi mesi.
Il risultato ottenuto a Nizza non rappresenta solo una vittoria personale, ma un vero manifesto sportivo per l’Umbria. Piersantelli ha dimostrato come passione, dedizione e costanza possano portare un atleta a competere con i migliori del mondo. Un’impresa che diventa modello per le nuove generazioni e che contribuisce a far conoscere la regione anche nel panorama sportivo internazionale.
Il triathlon è una delle discipline sportive più complete e impegnative, capace di mettere alla prova resistenza, forza mentale e capacità di gestione dello sforzo. Nato ufficialmente negli anni ’70 negli Stati Uniti, combina tre discipline di endurance: nuoto, ciclismo e corsa, svolte in sequenza senza pause.
Il formato classico prevede 1.500 metri di nuoto, 40 km di ciclismo e 10 km di corsa, ma esistono varianti più brevi e più lunghe. La più estrema e affascinante è senza dubbio l’Iron Man, che porta le distanze a livelli massimali: 3.800 metri di nuoto, 180 km di bici e una maratona da 42 km a chiudere. Una sfida che richiede non solo qualità atletiche, ma anche una preparazione meticolosa dal punto di vista alimentare, mentale e tattico.
Il triathlon è considerato lo sport dell’equilibrio: l’atleta deve essere capace di distribuire le proprie energie senza eccedere in una singola frazione, pena il crollo nelle successive. La gestione del ritmo è quindi fondamentale, così come la capacità di affrontare le cosiddette “transizioni”, i momenti in cui si passa dal nuoto alla bici e dalla bici alla corsa.
Negli ultimi anni la disciplina ha conosciuto una crescita costante, sia in Italia sia a livello internazionale. Molti appassionati si avvicinano al triathlon per sfidare se stessi, attratti dalla sua natura estrema e dalla soddisfazione unica che regala il traguardo. Non è un caso che chi completa un Iron Man spesso parli di “impresa di vita”: un viaggio sportivo che diventa metafora di resistenza, tenacia e determinazione.