Si chiude senza reti e senza particolari sussulti l’ultimo impegno del girone d'andata e dell’anno solare 2025 per la Ternana. Al Comunale, contro la Pianese, finisce 0-0 una gara che difficilmente resterà negli annali per spettacolarità, ma che racconta comunque una storia di resistenza, equilibrio e gestione delle difficoltà da parte dei rossoverdi.
Il match viene pesantemente indirizzato dall’episodio chiave del primo tempo: al 27’, dopo una revisione al FVS, l’arbitro D’Eusanio estrae il cartellino rosso nei confronti di Vallocchia, lasciando la Ternana in inferiorità numerica per oltre un’ora. Un’assenza che avrebbe potuto cambiare radicalmente l’inerzia della partita, ma che invece non si traduce in un assedio continuo da parte dei padroni di casa.
La gara, già avara di ritmo e occasioni nei minuti iniziali, si incanala su binari ancora più tattici dopo l’espulsione. La Pianese prova a prendere in mano il pallino del gioco, ma fatica a trovare varchi nella retroguardia rossoverde, ben organizzata e attenta a non concedere spazi. La Ternana, dal canto suo, abbassa il baricentro, compatta le linee e sceglie una gestione prudente, rinunciando quasi del tutto a offendere ma senza mai andare realmente in sofferenza.
Nonostante la superiorità numerica, la formazione di Birindelli non riesce a costruire occasioni limpide, complice anche una manovra spesso prevedibile e poco incisiva negli ultimi metri. D’Alterio, ammonito nel corso della gara, è chiamato a interventi di ordinaria amministrazione, mentre la linea difensiva guidata da Capuano regge senza particolari affanni fino al triplice fischio.
Il secondo tempo segue lo stesso copione del primo: tanto possesso per la Pianese, ma poche emozionizoni degne di nota; sacrificio e concentrazione per la Ternana, che difende con ordine e porta a casa un punto prezioso, soprattutto alla luce delle circostanze. Le sostituzioni da entrambe le parti non cambiano l’inerzia di un match che scivola via senza scossoni fino al recupero.
Con questo pareggio, i rossoverdi salgono a quota 23 punti in classifica, gli stessi della Pianese. I toscani, però, restano momentaneamente fuori dalla zona playoff a causa di una differenza reti sfavorevole, mentre la Ternana chiude il 2025 con una prova di carattere più che di qualità.
Sulla gara e sull’espulsione di Vallocchia
"Un’espulsione dopo venti minuti crea inevitabilmente difficoltà. Eravamo partiti bene, volevamo giocare uomo contro uomo e avevamo avuto anche un’occasione con Ferrante. Rimanere in dieci in questo momento del campionato, perdendo un centrocampista che per noi è importante, pesa.
Mi è dispiaciuto togliere Orellana, ma non potevo fare altrimenti: dovevo mettere un centrocampista vicino a McJannet. Mi è piaciuta molto la squadra per concentrazione e voglia. La Pianese in casa ha una media di due gol a partita e noi non abbiamo concesso praticamente nulla.
Abbiamo fatto la gara che dovevamo fare: potevamo essere più puliti tecnicamente, ma abbiamo fatto bene. Ho fatto i complimenti a tutti e quattro gli attaccanti. Oltre alle qualità, serve lo spirito, e oggi lo hanno dimostrato".
Sulle carenze in attacco:
"L’arbitraggio non consentiva di gestire bene la palla, c’era un metro di giudizio che fischiava pochissimo. Quando sei in inferiorità numerica, se non riesci a prendere falli per salire diventa tutto più complicato.
L’occasione finale di Pettinari, con un po’ più di furbizia, poteva finire meglio. Ci è mancato qualcosa in fase offensiva? Sì, ma quando si crea una partita di questo genere devi fare una scelta: togliere qualcosa davanti oppure non concedere nulla dietro.
Non concedere niente a una squadra che in casa segna in media due gol a partita significa che abbiamo fatto bene".
Sulla scelta di lasciare due attaccanti davanti:
"Avevamo pensato di far entrare Durmush. Nel momento in cui ho fatto i cambi, però, i due attaccanti che ho sostituito mi davano più la percezione di poter gestire la palla fisicamente.
Non avevo la sensazione di avere quella gamba giusta per attaccare la profondità e ho preferito due attaccanti in grado di tenere palla. Altrimenti, Durmush sarebbe sicuramente entrato in campo".
Sul bilancio dopo il girone d’andata:
"Siamo partiti senza società, siamo arrivati al 2 settembre senza società e il mercato si è chiuso senza società. Abbiamo fatto il possibile sul mercato e abbiamo iniziato a lavorare con questo gruppo il 2 settembre, due mesi dopo rispetto agli altri.
Togliendo le prime due gare, contro Livorno e Ascoli, dove ho giocato praticamente senza giocatori, abbiamo disputato 17 partite facendo 31 punti sul campo: un ottimo rendimento, a cui si aggiunge anche una semifinale di Coppa Italia conquistata.
Voglio ringraziare il gruppo. Se vogliamo fare qualcosa di meglio nel girone di ritorno dobbiamo migliorare ancora, vincere più partite possibili e poi guarderemo classifica e campionato".
Un pensiero sul nuovo anno:
"La tifoseria è straordinaria, lo avete visto anche oggi. Una delle motivazioni per cui sono rimasto questa estate, così come per qualche giocatore, è stata la gente, l’amore dei tifosi per questa maglia.
Nei momenti di difficoltà è facile voltarsi dall’altra parte, ma quando ci metti il cuore e la faccia sei più sereno. Oggi lo sono, sono felice.
Auguro alla Ternana e a tutti i tifosi che il 2026 diventi un anno di serenità. Abbiamo un nuovo amministratore e una nuova proprietà che vuole fare cose importanti: con il giusto equilibrio si può fare calcio in tanti modi. Quando si dicono le cose come stanno si lavora meglio. L’importante è avere un obiettivo condiviso".