05 Dec, 2025 - 12:25

Pianese-Gubbio, mister Di Carlo: "I dettagli fanno la differenza, dobbiamo migliorare su questo fondamentale"

Pianese-Gubbio, mister Di Carlo: "I dettagli fanno la differenza, dobbiamo migliorare su questo fondamentale"

Dopo cinque pareggi consecutivi, la formazione di Domenico Di Carlo cerca quella vittoria che manca dal 25 ottobre, quando gli eugubini espugnarono Carpi con un netto 3-0. Da allora, una sequenza di gare equilibrate, episodi sfavorevoli e qualche rimpianto che ha frenato la scalata in classifica. Domani pomeriggio sarà il turno della Pianese fuori casa, avversaria coriacea e a quota diciotto punti, esattamente come il Gubbio: entrambe le squadre sono appena fuori dalla zona playoff, distante soltanto una lunghezza. Un’occasione d’oro per rimettersi subito in carreggiata, in un campionato in cui l’equilibrio è totale e i dettagli pesano più di qualsiasi proclama.

Pianese-Gubbio, mister Di Carlo: "Dobbiamo essere bravi a non portare troppo palla"

Mister Di Carlo conosce bene la pericolosità della sfida e lo ribadisce analizzando le qualità dei toscani: “La Pianese la conosco dallo scorso anno, è una bella realtà, puntano a far giocare i giovani come noi. È una buona società, sono compatti, come tutte le squadre di Serie C che devono ottenere i risultati in una certa maniera. Li posso paragonare a noi per dei torti arbitrali, siamo state le squadre più penalizzate, non voglio trovare nessun alibi. Dobbiamo correre tanto, è una squadra che in casa si fa rispettare. Dobbiamo vincere i duelli, è una squadra solida, dobbiamo correre più di loro. Dobbiamo essere bravi a non portare troppo palla, perderla nella trequarti avversaria significherebbe dare l’opportunità di andare in verticale. Dobbiamo girare bene il gioco, senza forzare troppo la giocata. Dobbiamo giocare più in verticale, altrimenti perdiamo la nostra forza”.

Una fotografia chiara: il Gubbio dovrà contare su ritmo, precisione e aggressività, evitando errori in uscita e controllando la transizione della Pianese. Ma c’è un altro punto su cui Di Carlo vuole insistere: scrollarsi di dosso quella sensazione da “pareggite”, conseguenza dei cinque risultati utili consecutivi che però non hanno portato a salti di qualità in classifica. Il tecnico è diretto nell’analisi:Noi veniamo da cinque pareggi, nove gol fatti e cinque subiti. È chiaro che l’atteggiamento della squadra per me in queste partite è stato ottimo, abbiamo lottato, con le squadre forti siamo stati a pari livello, con le altre recriminiamo. Dobbiamo migliorare nei dettagli, sono fondamentali per vincere le partite o per non farsi raggiungere. Abbiamo buttato via quattro-cinque punti per colpa nostra oltre che per qualche errore arbitrale. Ci si è messo anche il Rimini a togliere quei tre punti. Dobbiamo guardare la realtà: sei partite utili consecutive, sappiamo bene che per vincere le partite dobbiamo migliorare i dettagli. È l’obiettivo nostro, del presidente e dei tifosi”.

Nell’ottica di domani saranno fondamentali anche le condizioni della rosa. Il tecnico aggiorna sugli indisponibili e sullo stato fisico dei suoi: “Nelle tre partite, soprattutto quelli che non hanno fatto la preparazione, hanno subito qualche inconveniente. Nelle partite settimanali riusciamo a gestire meglio i giocatori senza preparazione. Recuperiamo La Mantia, Minta e Fazzi. Saber non riusciamo a recuperarlo e abbiamo un dubbio su Bruscagin, la botta presa al polpaccio non è smaltita al cento per cento. Murru invece è uscito dopo aver fatto ottanta minuti, forse era da sostituirlo prima ma non mi dava segni di cedimento, è un affaticamento, nel giro di dieci-dodici giorni dovrebbe essere a posto”.

Solidità, dettagli e guizzi: la ricetta di Di Carlo per tornare a vincere

Un tema centrale riguarda la capacità di occupare meglio l’area avversaria, soprattutto quando si alternano uomini diversi nella zona offensiva. Di Carlo ha spiegato come la variabilità delle scelte condiziona la fluidità offensiva: “Noi stiamo cambiando spesso la formazione, non è facile trovare i giusti incastri. Con le grandi abbiamo fatto delle buone gare, abbiamo avuto le opportunità, con le squadre a pari livello i dettagli hanno fatto la differenza in negativo, non siamo stati concreti. Quando hanno giocato La Mantia e Minta per due-tre partite siamo cresciuti, lo stesso con Tommasini e Spina, venendo a mancare a turno qualcosa non riesce. Quello che conta di questa squadra, di cui sono contento, è che l’atteggiamento è sempre positivo, si va in campo sempre lottando fino al 90’. Con il rientro di Di Massimo sotto l’aspetto della qualità recuperiamo qualcosa”.

Un altro tema è la mancanza del “guizzo”, quel colpo di classe che può spaccare le partite più bloccate. Di Carlo non nega che la rosa abbia giocatori in grado di garantirlo, e lo chiarisce: “Il guizzo nelle nostre caratteristiche ce l’hanno Carraro, Di Massimo, Spina, La Mantia per l’esperienza che ha. Dei quinti Murru ha un po’ più di qualità, il resto della squadra ha qualità normali da Serie C, che possono crescere attraverso il lavoro. I braccetti possono spingere ed essere più presenti nella metà campo. I quinti possono fare qualche gol, abbiamo visto Zallu fare un’azione nell’ultima partita: si è presentato davanti al portiere tirando alto. Sono cose che vanno ad aumentare la qualità. Chi ha qualità gioca davanti. Quei tre-quattro giocatori, quando stanno bene, lo abbiamo visto, possono fare la differenza. Per quanto riguarda i finalizzatori mi dispiace per Tommasini che ha avuto tre occasioni da gol che non è riuscito a concretizzare, ma l’importante è che si faccia sempre trovare in area”.

Non manca uno sguardo sul prossimo mini-ciclo di partite, ritenuto decisivo dallo stesso tecnico: “Dobbiamo ottenere il massimo. Una partita per volta, abbiamo sbagliato un tempo con il Pontedera, un quarto d’ora contro il Campobasso, su sedici partite. Anche con la Juve? Non hanno mai tirato in porta, non ci hanno mai messo sotto, hanno avuto una sola occasione da gol. Tutto il resto della partita abbiamo creato diverse occasioni per vincere. Sono sempre partite equilibrate, i dettagli fanno la differenza, dobbiamo migliorare su questo fondamentale, non prendendo punizioni su palla nostra come contro la Juve Next Gen. Sia quando capita l’occasione come contro il Livorno, dove abbiamo avuto due occasioni importanti e non siamo stati concreti: i dettagli fanno la differenza”.

Infine la questione continuità, un elemento che il tecnico reputa decisivo per restare nella scia playoff: “Veniamo da sei risultati utili consecutivi ma ci mancano i dettagli che portano alle vittorie. I nostri tifosi vogliono vedere le vittorie come il nostro presidente. Cerchiamo di avere equilibrio sulle prestazioni e sugli atteggiamenti, se questi sono gli atteggiamenti arriveranno anche le vittorie. Il campionato è equilibrato, togliendo quelle tre lì sopra, che sono poi quelle che non fanno minutaggio con gli under. Noi ce la giochiamo con tutti, paura di nessuno, rispetto per tutti. Dobbiamo lavorare sulle nostre qualità. Sull’attenzione degli arbitri? Questo dipende sempre da come affronti le partite e come ti alleni. Sono convinto che si possa fare qualche errore, fa parte del gioco, ma siamo noi a determinare le cose. Come? Nei dettagli abbiamo perso cinque punti”.

In chiusura, uno sguardo sui giovani e su Baroncelli, e sulla sua qualità nell'uscita dal basso per creare superiorità numerica in mezzo al campo: “Ci aspettiamo che faccia questo, e lo faccia con più equilibrio. Quando arriva a tre quarti di campo, vede la porta e vuole tirare, sono le prime partite che fa, lasciamogli il tempo di migliorarsi. Ci fa piacere a noi, puntiamo sui giovani e ne abbiamo di valore. Come Minta ha saputo aspettare il suo momento e speriamo che possa dare continuità alle sue ultime prestazioni”.

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Lorenzo Farneti
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