Si avvicina la storica Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità, in programma domenica 12 ottobre, che quest’anno si terrà sotto il motto ispiratore “Imagine all the people”. Con oltre 30mila partecipanti già registrati e migliaia di adesioni ancora in arrivo da tutta Italia e dall’estero, l’Umbria si prepara a diventare il palcoscenico di una delle più grandi mobilitazioni civili per la pace in Europa, un momento simbolico che unirà cittadini, associazioni, studenti e istituzioni attorno a valori condivisi di solidarietà, giustizia e responsabilità civile.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione PerugiAssisi, coinvolge 512 associazioni, 265 enti locali tra Comuni, Province e Regioni, e 196 scuole con più di 10mila studenti. A loro si uniranno delegazioni universitarie, gruppi religiosi e organizzazioni della società civile provenienti da 35 Paesi. L’imponente piano logistico prevede la gestione di oltre 400 pullman, con il supporto di volontari, istituzioni e forze dell’ordine.
L’evento si inserisce nel più ampio programma dell’Assemblea dell’Onu dei Popoli, che fino al 12 ottobre riunisce a Perugia circa 130 rappresentanti di movimenti, associazioni, sindacati e organizzazioni non governative provenienti da 35 Paesi. Un appuntamento che porta in Umbria le voci e le esperienze della società civile internazionale, impegnata nella difesa dei diritti umani, della giustizia sociale e della cooperazione tra i popoli. Un contesto che non solo anticipa, ma anche rafforza il significato della Marcia di domenica.
Le iniziative prenderanno il via sabato 11 ottobre con una veglia di preghiera interconfessionale nella cattedrale di Perugia, annunciata dall’arcivescovo Ivan Maffeis. Durante la serata, sono previste le testimonianze di padre Francesco Patton, già custode di Terra Santa, e di Maher Nicola Canawati, sindaco di Betlemme. Domenica mattina si terrà per la prima volta la “Marcia delle Bambine e dei Bambini per la Pace”, in partenza da Bastia Umbra fino a Santa Maria degli Angeli. "Il Comune donerà a tutti i bambini una bustina di semi da portare a casa", ha annunciato il sindaco Erigo Pecci, "un gesto di semina per una pianta che andrà curata come va curato il nostro pianeta".
A margine della presentazione delle iniziative, Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi, ha richiamato il senso profondo della mobilitazione: "Spero che tanta gente voglia partecipare e così facendo tenere viva e forte la domanda di pace, che non è una parola ma tutto quello che possiamo fare per mettere fine alla guerra e alla corsa al riarmo che rischia di trascinarci nello sprofondo peggiore".
Anche le autorità regionali e comunali hanno espresso sostegno e attese positive. L’assessore regionale con delega alla Pace, Fabio Barcaioli, ha dichiarato: "Sarà una giornata ricca di emozioni, un giorno di gioia e speranza". La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, si è rivolta ai cittadini auspicando che "domenica sia un grande atto di azione collettiva: questa è la causa dell’umanità".
Il sindaco di Assisi, Valter Stoppini, ha rimarcato la valenza dell’appuntamento in relazione ai conflitti in corso: "La Marcia quest'anno ha una valenza importantissima rispetto a quello che succede da anni sotto gli occhi di tutti". Stoppini ha inoltre ricordato che il 10 ottobre, ad Assisi, il sindaco di Betlemme Maher Nicola Canawati sarà presente per l’accensione del Fuoco della pace, un grande fuoco che resterà acceso giorno e notte fino alla conclusione della Marcia.
Le autorità locali hanno messo a punto un piano di sicurezza e accoglienza capillare, che prevede presidi di emergenza, servizi sanitari e punti informativi dislocati lungo l’intero percorso della Marcia. Tutto è stato organizzato per garantire uno svolgimento ordinato e partecipato, nel pieno rispetto dello spirito pacifico dell’iniziativa. Un’attenzione particolare sarà dedicata ai giovani e al mondo della scuola, con percorsi protetti, attività educative e momenti di riflessione pensati per approfondire i temi della pace, dei diritti umani e della cittadinanza attiva, trasformando la partecipazione in un’occasione concreta di apprendimento civico e responsabilità collettiva.
Nata nel 1961 su iniziativa di Aldo Capitini, la Marcia PerugiAssisi è oggi una delle più longeve manifestazioni nonviolente al mondo. La sua forza risiede nella capacità di unire - in modo apartitico e intergenerazionale - migliaia di persone intorno alla convinzione che la pace non sia un’utopia, ma una costruzione quotidiana fondata su responsabilità, dialogo e cooperazione.
Quest’anno, più che mai, l’appello è a trasformare la partecipazione in impegno concreto, a livello personale, politico e istituzionale. Come sottolineano gli organizzatori, la Marcia non è solo un cammino fisico, ma "un viaggio collettivo verso una società che scelga la cura al posto dell’indifferenza, la cooperazione al posto del conflitto".
Domenica 12 ottobre, da Perugia ad Assisi, l’Umbria tornerà così a essere il cuore pulsante della pace, unendo generazioni e culture diverse in un unico grande passo comune.