Adesso non ci sono più dubbi: Vincenzo Cangelosi non è più l’allenatore del Perugia. La decisione è arrivata pochi minuti fa, con il club biancorosso che ha scelto di interrompere il rapporto dopo meno di un anno dall’arrivo del tecnico sulla panchina del “Curi”. La scelta della società è stata dettata da un avvio di campionato ben al di sotto delle aspettative. Dopo cinque giornate di Serie C, infatti, il Perugia ha raccolto soltanto tre punti, frutto di tre pareggi e due sconfitte, senza mai riuscire a conquistare una vittoria. Numeri che pesano e che hanno spinto la dirigenza a cambiare rotta.
"L’AC Perugia Calcio annuncia di aver sollevato Vincenzo Cangelosi dalla guida tecnica della prima squadra.
Il Club ringrazia sentitamente mister Cangelosi per l’impegno, la dedizione e la correttezza dimostrate durante la sua permanenza nel club biancorosso".
Con l’esonero di Cangelosi, sale a tre il numero di allenatori sollevati dall’incarico nell’arco di un anno. Prima di lui era toccato a Formisano e Zauli, segno di un club che fatica a trovare continuità tecnica e progettuale. Arrivato lo scorso febbraio, Cangelosi aveva ereditato una situazione delicata. Era riuscito a dare una scossa immediata alla squadra, sollevandola dalla zona calda della classifica e garantendo la salvezza, ma non abbastanza per centrare l’obiettivo playoff. La nuova stagione avrebbe dovuto rappresentare un nuovo inizio, invece le difficoltà si sono ripresentate.
Il mercato estivo poco brillante non ha aiutato, ma le responsabilità sono anche di un gruppo apparso fragile dal punto di vista caratteriale. Tre pareggi consecutivi nelle prime uscite di campionato, contro Guidonia Montecelio, Bra e Gubbio, avevano lasciato qualche segnale di stabilità. Poi però sono arrivate due sconfitte pesanti: contro l’Ascoli e soprattutto contro il Ravenna, dove, nonostante un vantaggio di 2-0, il Perugia è crollato subendo la rimonta fino al 3-2 finale.
Un epilogo che ha convinto la dirigenza a intervenire subito, senza attendere ulteriori segnali. Ora si apre una nuova fase per il club umbro, che nelle prossime ore ufficializzerà il nome del nuovo tecnico chiamato a guidare la squadra in una stagione che si preannuncia già complicata.
Nelle prossime ore il Perugia renderà ufficiale il nome del nuovo allenatore, chiamato a raccogliere l’eredità lasciata da Vincenzo Cangelosi dopo un avvio di campionato complicato. Sul tavolo della dirigenza biancorossa sono circolati diversi profili, ma al momento l’attenzione sembra concentrarsi su tre figure ben precise: Giorgio Gorgone, Gaetano Fontana e Piero Braglia.
Tra questi, il nome di Braglia appare quello più accreditato. Il tecnico toscano, forte di una lunga esperienza nelle categorie professionistiche, rappresenterebbe una scelta di garanzia per una piazza esigente come quella perugina. Per lui si tratterebbe di un ritorno in Umbria: alla guida del Gubbio aveva infatti raccolto consensi e risultati positivi, conducendo la squadra a ottimi piazzamenti in campionato e lasciando un ricordo tangibile di solidità e pragmatismo. La sua candidatura, dunque, non è solo una suggestione, ma una pista concreta che la società sta valutando con attenzione.
Accanto a Braglia restano comunque vive le alternative. Gaetano Fontana, allenatore dal profilo giovane ma già capace di esprimere idee di gioco interessanti, è stato accostato con insistenza al club. Allo stesso tempo, anche il nome di Gorgone è stato inserito nella lista dei possibili sostituti: un tecnico emergente, che potrebbe rappresentare un’opzione più coraggiosa e orientata al futuro.
Intanto, attorno a Braglia si registra anche l’interesse del Livorno. La società amaranto, reduce da un avvio di stagione deludente con una sola vittoria e ben quattro sconfitte nelle prime cinque giornate, sta valutando l’esonero di Alessandro Formisano, ex allenatore del Perugia. Se la scelta dovesse ricadere sull’addio all’attuale tecnico, Braglia diventerebbe un nome di assoluto rilievo anche per i toscani.
Il futuro della panchina del Grifo, dunque, resta appeso a queste ore decisive. I tifosi attendono risposte, consapevoli che la stagione può ancora essere indirizzata nella giusta direzione. La decisione della società non sarà soltanto una questione tecnica, ma anche un segnale di fiducia e di prospettiva verso un campionato che, nonostante le difficoltà iniziali, resta ancora tutto da scrivere.