Intervento tempestivo e risolutivo della Polizia di Stato nella serata di ieri presso la stazione ferroviaria di Fontivegge, a Perugia, dove un tentativo di furto con strappo ai danni di una donna è rapidamente degenerato in un episodio di aggressione. Grazie alla pronta segnalazione di alcuni passanti e all’immediato intervento delle Volanti, il presunto autore - un 40enne di nazionalità guineana - è stato individuato e bloccato a breve distanza dal luogo dell’accaduto. L’uomo è stato successivamente denunciato per tentato furto con strappo, percosse e possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’episodio è avvenuto nei pressi dei binari, in una delle aree più frequentate della stazione. L’uomo avrebbe cercato di sottrarre la borsa a una donna, tentando di strappargliela dalle mani. Di fronte alla resistenza della vittima, avrebbe reagito colpendola con una busta. Le urla della donna hanno attirato l’attenzione dei passanti, tra cui un testimone che ha prontamente reagito, mettendo in fuga l’aggressore e chiamando il Numero Unico di Emergenza 112. La sua testimonianza si è rivelata decisiva: ha fornito una descrizione precisa e dettagliata dell’uomo, permettendo agli agenti delle Volanti di avviare immediatamente le ricerche.
Pochi minuti dopo, una pattuglia ha intercettato l’individuo in via Mario Angeloni, a breve distanza dalla stazione. Alla vista della Polizia, l’uomo ha tentato di allontanarsi, ma è stato prontamente bloccato dagli agenti. Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un taglierino, successivamente sequestrato. L’oggetto, ritenuto potenzialmente pericoloso, ha ulteriormente aggravato la sua posizione, configurando l’ipotesi di possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere.
Condotto negli uffici della Questura di Perugia, il 40enne è stato riconosciuto sia dalla vittima sia dal testimone come l’autore dell’aggressione. Al termine degli accertamenti della polizia giudiziaria, l’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria competente.
La Polizia di Stato ha evidenziato la rapidità e l’efficacia dell’intervento, rese possibili anche grazie alla collaborazione immediata dei cittadini presenti. "La tempestiva segnalazione al 112 e la prontezza del testimone hanno consentito di evitare conseguenze più gravi e di assicurare l’autore alla giustizia", hanno dichiarato fonti della Questura di Perugia, sottolineando come la sinergia tra operatori di polizia e comunità rappresenti un presidio essenziale per la sicurezza pubblica. Le modalità operative adottate dagli agenti - osservazione diretta, raccolta immediata delle testimonianze e intervento mirato - si inseriscono nel quadro delle strategie di controllo del territorio messe in atto per contrastare i reati e rafforzare la percezione di sicurezza urbana.
La stazione di Fontivegge, crocevia strategico per la mobilità urbana e regionale, rappresenta da anni uno dei punti più delicati della città di Perugia in tema di sicurezza e vivibilità. L’area, segnata nel tempo da episodi di microcriminalità e situazioni di degrado, è al centro di un articolato piano di monitoraggio e di interventi coordinati da parte delle forze dell’ordine, con il supporto costante delle istituzioni locali e delle aziende di trasporto.
Negli ultimi mesi, la presenza di pattuglie, sistemi di videosorveglianza e controlli mirati ha contribuito a migliorare la percezione di sicurezza, pur restando alta l’attenzione sulle fasce orarie e sugli spazi maggiormente esposti a rischio.
L’episodio registrato riaccende il dibattito sulla necessità di consolidare un approccio integrato alla sicurezza urbana, che non si limiti al solo presidio delle forze dell’ordine, ma includa anche interventi strutturali di riqualificazione. Illuminazione adeguata, rigenerazione degli spazi comuni, presenza sociale attiva e iniziative di inclusione rappresentano infatti strumenti complementari per restituire alla zona un ruolo di centralità positiva nel tessuto cittadino.
L’indagato, dopo gli accertamenti di rito, è stato denunciato in stato di libertà. La vicenda è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria competente, che valuterà le responsabilità penali a suo carico sulla base delle prove raccolte e delle testimonianze acquisite. Le autorità hanno precisato che eventuali misure cautelari potranno essere disposte solo all’esito dell’analisi completa degli atti e in presenza di ulteriori riscontri investigativi.
Sul piano amministrativo e di tutela della persona offesa, la vittima sarà assistita nella formalizzazione della querela e nella stesura delle dichiarazioni utili al procedimento. Le strutture di supporto alle vittime di reato e i servizi sociali territoriali sono stati allertati per garantire, se necessario, un sostegno psicologico, in linea con le procedure di protezione previste per i casi di aggressione e tentato furto.