07 Nov, 2025 - 15:07

Perugia, accesso abusivo al Frecciarossa e vandalismo: sassi contro le vetrate della stazione di Fontivegge

Perugia, accesso abusivo al Frecciarossa e vandalismo: sassi contro le vetrate della stazione di Fontivegge

Una mattina di paura, quella vissuta ieri all’alba alla stazione di Fontivegge, a Perugia. Un nuovo episodio di violenza che riaccende i riflettori su un’area da anni segnata da episodi di degrado, microcriminalità e tensioni sociali. Come riportato da "Il Messaggero", un uomo di origine nigeriana, privo di biglietto, avrebbe tentato di salire sul treno ad alta velocità Frecciarossa diretto a Roma. Respinto dal personale ferroviario, avrebbe reagito in preda a una furia incontrollata, lanciando sassi contro le vetrate della stazione e urlando contro i presenti.

Panico all’alba e treno in ritardo

Erano circa le cinque del mattino quando la situazione è degenerata. L’uomo, secondo i testimoni, si aggirava già da alcuni minuti nell’area della stazione, disturbando i passeggeri in attesa dei primi treni. Dopo aver cercato di forzare l’accesso al Frecciarossa senza biglietto, ha iniziato a colpire con violenza le vetrate dell’ingresso principale, mandandone in frantumi diverse. Scene di caos e panico, con i presenti che hanno cercato riparo all’interno dei locali e dietro le colonne.

Sul posto sono intervenuti in pochi minuti i carabinieri e gli agenti della Polfer, che sono riusciti a bloccare e immobilizzare l’uomo, visibilmente agitato e in evidente stato di escandescenze. L’intervento ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente, ma non ha impedito ritardi nella circolazione ferroviaria, in particolare sulla tratta ad alta velocità verso Roma, dove il Frecciarossa è rimasto fermo diverso tempo.

Dalle prime ricostruzioni, sembra che lo stesso individuo, poche ore prima, avesse già provocato danni simili sempre all'interno della stazione. Dopo il fermo, l’uomo è stato accompagnato in caserma e denunciato per danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. Un episodio che si aggiunge a una lunga serie di segnalazioni per comportamenti violenti e vandalici nell’area di Fontivegge, confermando come la stazione e i suoi dintorni restino uno dei punti più delicati della città dal punto di vista della sicurezza urbana.

Nuovo caso di cronaca: anziana scippata nel sottopasso

Pochi giorni fa, sempre a Fontivegge, un altro episodio ha riacceso l’attenzione sulla zona. Un uomo di 64 anni è stato denunciato dalla Polizia di Stato con l’accusa di aver scippato un’anziana nel sottopasso pedonale della stazione. Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio, in pochi istanti: l’uomo avrebbe raggiunto la vittima alle spalle, strappandole la borsa e dandosi alla fuga.

Fondamentali, ancora una volta, le immagini del sistema di videosorveglianza pubblica e il tempestivo coordinamento della centrale operativa della Questura, che hanno permesso agli agenti di ricostruire la dinamica e individuare rapidamente il presunto autore. L’uomo è stato bloccato e denunciato, mentre la donna ha riportato solo lievi contusioni ma un forte spavento.

Danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio: cosa prevede la legge

L’episodio avvenuto alla stazione di Fontivegge, con le vetrate infrante e la temporanea sospensione del traffico ferroviario, rientra pienamente nelle fattispecie penali di danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio, due reati distinti ma spesso connessi, disciplinati rispettivamente dagli articoli 635 e 340 del Codice penale.

Il reato di danneggiamento si configura quando qualcuno distrugge, deteriora o rende inservibile una cosa mobile o immobile altrui. Quando però il danno riguarda beni di pubblica utilità, come una stazione ferroviaria, una scuola, un ospedale o qualsiasi infrastruttura destinata al servizio pubblico, il reato assume carattere aggravato. In questo caso, la pena prevista è la reclusione da uno a cinque anni, senza possibilità di procedere con una semplice sanzione pecuniaria. L’aggravante scatta anche qualora il danneggiamento venga compiuto “con violenza alla persona” o “in occasione di manifestazioni pubbliche”, elementi che la giurisprudenza valuta in base alla pericolosità del gesto e alle sue conseguenze sulla collettività.

Accanto a questo reato si configura quello di interruzione di pubblico servizio (art. 340 c.p.), che punisce chiunque cagioni un’interruzione o un turbamento del regolare funzionamento di un servizio pubblico o di pubblica necessità. Nel caso della stazione di Perugia, la sospensione temporanea del traffico ferroviario e il blocco del Frecciarossa rappresentano un danno diretto al servizio pubblico. La pena prevista è la reclusione fino a un anno, aumentabile se l’interruzione è grave o prolungata.

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Lorenzo Farneti
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