12 Dec, 2025 - 12:15

Sanità, entro marzo 2026 l'ospedale di Perugia avrà il Pronto Soccorso pediatrico

Sanità, entro marzo 2026 l'ospedale di Perugia avrà il Pronto Soccorso pediatrico

Entro i prossimi tre mesi l'ospedale di Perugia avrà il suo Pronto Soccorso pediatrico. Ad annunciarlo è stata la presidente Stefania Proietti in risposta ad una interrogazione presentata ieri, nel corso dell'ultima seduta dell'Assemblea Legislativa, dal consigliere del PD Cristian Betti. Sul piatto ci sono 600mila euro dei 2,3 miilioni del Pnrr che serviranno per riqualificare e ampliare il Pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia.

In Umbria vivono quasi 97mila minori di 14 anni

Betti ha ricordato come in Umbria, a fronte di una popolazione di circa 852mila abitanti, ci siano quasi 97mila minori di 14 anni (96.797 al primo gennaio 2024).

"Attualmente - ha spiegato il consigliere dem -, pur essendo presenti percorsi pediatrici interni al Pronto soccorso, l’Azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia non dispone di un Pronto soccorso pediatrico strutturato, con accesso dedicato e organizzazione autonoma".

Poiché "La nuova maggioranza considera la sanità pediatrica un settore prioritario su cui avviare una fase nuova di investimenti e programmazione. Un Pronto soccorso pediatrico dotato di spazi dedicati, personale specializzato e percorsi autonomi garantirebbe maggiore qualità assistenziale, riduzione dei tempi di presa in carico e migliori condizioni per i minori e le loro famiglie" ha evidenziato Betti.

Pronto Soccorso pediatrico pronto entro marzo 2026. Come sarà la nuova struttura

La governatrice Proietti ha confermato che entro marzo 2026 il Pronto Soccorso pediatrico all'ospedale di Perugia diventerà realtà. Presso il nosocomio, ha ricordato, "esiste un percorso pediatrico indicato da apposita segnaletica ma serve una struttura dedicata". I tempi annunciati per completarla sono molto rapidi: "Alla fine di marzo saranno completati i lavori".

Proietti ha anticipato inoltre alcuni dettagli su come sarà articolata la nuova opera. Al suo interno "Ci saranno un servizio e uno spazio dedicati ai bambini e separati da quelli per gli adulti. L’ingresso sarà comune ma poi il percorso verrà separato, fin dalla sala di attesa. Ci sarà una sala visita per due pazienti e una sala con due letti. Ci saranno 4 medici, 6 infermieri e 3 operatori socio sanitari. Per coprire i costi del servizio abbiamo previsto uno stanziamento di circa 600mila euro l’anno".

Una buona notizia per le famiglie umbre

Betti si è dichiarato "felicissimo" nel constatare che "le procedure per arrivare a questa grandissima conquista siano ben avviate. Una buona notizia anche per il reparto di Pediatria e per le famiglie umbre". Il nuovo Pronto Soccorso pediatrico di Perugia consentirà di gestire l'emergenza-urgenza: le famiglie umbre avranno così un punto di riferimento importante nel caso in cui dovessero trovarsi a dover gestire patologie o incidenti dei figli. In Italia le esperienze degli ospedali che si sono dotati di questo tipo di struttura sono molto positive e dimostrano che avere ambienti e percorsi dedicati ai più piccoli determini un miglioramento della cura e dell'assistenza.

In Italia i più piccoli vengono spesso curati dai medici dell'adulto: il punto della situazione

Se a Perugia si prospetta un grande passo avanti nella cura dei piccoli pazienti, la situazione nel resto d'Italia presenta ancora molte criticità. Una recente indagine di Simeup (Società italiana emergenza-urgenza pediatrica) ha evidenziato infatti che nel nostro Paese "solo il 20% dei pronto soccorso pediatrici e delle unità di Pediatria accoglie i minori fino a 18 anni". Ciò significa che molto spesso bambini e ragazzi negli ospedali vengono presi in carico dai medici dell'adulto. A confermalo anche l'associazione Abio (Associazione per il bambino in ospedale) che sui ricoveri tra 2019 e 2021 ha messo in luce come almeno 100mila minori siano stati assistiti in reparti non pediatrici. Segnali che indicano come ancora su questo fronte ci sia molto da lavorare per garantire ambienti e percorsi adeguati alle esigenze di cura dei più piccoli.

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Sara Costanzi
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