26 Nov, 2025 - 13:52

Perugia, potenziamento degli svincoli: il piano da 60 milioni per migliorare traffico e sicurezza

Perugia, potenziamento degli svincoli: il piano da 60 milioni per migliorare traffico e sicurezza

Il Consiglio comunale di Perugia ha dato il primo via libera al potenziamento degli svincoli di Ponte San Giovanni sulla E45, un intervento da 60 milioni che punta a migliorare la mobilità verso la città e ridurre le criticità nei quartieri più esposti al traffico. Un voto unanime, arrivato dopo un confronto serrato tra maggioranza e opposizione, che ora affida all’Amministrazione il compito di portare alla conferenza dei servizi una serie di prescrizioni fondamentali per garantire sicurezza, sostenibilità e una gestione ordinata dei lavori.

Il progetto: nuove rampe, più sicurezza e un nodo strategico da ridisegnare

L’intervento approvato dal Consiglio riguarda il potenziamento dello svincolo di Ponte San Giovanni, punto nevralgico tra la E45 e il raccordo Perugia-Bettolle. Come riporta in prima battuta PerugiaToday, il progetto tecnico, sviluppato da Anas, prevede una riconfigurazione completa delle principali rampe: Cesena-Perugia, Perugia-Cesena, Perugia-Roma e Cesena-Ponte San Giovanni. L’obiettivo è aumentare la capacità di smaltimento dei flussi in ingresso e in uscita dalla città, particolarmente critici nelle ore di punta verso Perugia e Collestrada.

L’area interessata copre un tratto di circa 2,5 chilometri, dove si concentrano tre diversi svincoli. Il potenziamento passerà per il raddoppio delle corsie nelle direzioni più congestionate, la realizzazione di nuove opere d’arte, interventi di mitigazione paesaggistica e l’inserimento di barriere antirumore lungo le porzioni abitate. L’assessore Francesco Zuccherini ha ricordato che si tratta di un progetto avviato molti anni fa e ampliato nel tempo, passato da 12 a 60 milioni, frutto di un dialogo costante con Anas per massimizzare i benefici su Ponte San Giovanni e Balanzano.

Barriere, traffico e tempi dei lavori: le perplessità del Consiglio

Nonostante il voto unanime, il dibattito si è concentrato sulle criticità da chiarire prima dell’avvio del cantiere, previsto per una durata stimata di tre anni. Una tempistica che ha sollevato dubbi trasversali: il consigliere Leonardo Varasano ha sottolineato il rischio che i lavori possano protrarsi oltre il previsto, con ripercussioni sulla viabilità secondaria e sui residenti dei quartieri coinvolti. Un allarme condiviso anche da Nilo Arcudi, che ha ricordato come il traffico in città sia già oggi al limite.

Altro nodo centrale riguarda le barriere antirumore. Paolo Befani ha richiamato l’attenzione sulla necessità di garantire pannelli fonoassorbenti su tutto il tratto interessato, evidenziando alcune lacune nei disegni progettuali, in particolare nella zona tra via Catanelli e via San Bartolomeo. Le preoccupazioni sul rumore e sulla tutela degli abitanti sono state ribadite anche da Fabrizio Ferranti, che ha chiesto una vigilanza costante sulla gestione dei lavori.

Il Partito Democratico ha posto l’accento su ulteriori prescrizioni da portare alla conferenza dei servizi: la realizzazione della bretella di Balanzano, l’estensione delle barriere fino a Collestrada, uno studio sul traffico post-intervento e un cronoprogramma più solido. Tra le opere complementari indicate come prioritarie figurano inoltre cinque rotatorie destinate a fluidificare il traffico nel quadrante.

Prescrizioni, mitigazioni e gestione del cantiere: verso la conferenza dei servizi

Nel dibattito è emersa una linea comune: servono garanzie più nette sulla gestione del cantiere e sulle misure di mitigazione. La consigliera Margherita Scoccia ha chiesto percorsi alternativi adeguati, interventi per limitare le polveri derivanti dall’elevata movimentazione di materiali e compensazioni più strutturate rispetto alle sole misure di rinaturalizzazione previste nel progetto.

Edoardo Gentili (FI) ha invitato l’Amministrazione a esercitare un ruolo più incisivo nel confronto con Anas, al fine di tutelare la qualità della vita dei residenti e assicurare un impatto sostenibile dell’opera.

Nella replica finale, l’assessore Zuccherini ha riconosciuto la legittimità delle preoccupazioni espresse, ricordando che qualsiasi opera pubblica comporta inevitabili disagi ma che l’obiettivo dell’Amministrazione è contenerli attraverso un confronto serrato con Anas. Le prescrizioni approvate dal Consiglio saranno ora portate alla conferenza dei servizi di dicembre, passaggio decisivo prima dell’avvio della gara e dell’apertura del cantiere.

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Giorgia Sdei
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