È in fase di collaudo tecnico-amministrativo l’intervento di riqualificazione e efficientamento energetico dell’edificio di via Cestellini, a Ponte San Giovanni. Il palazzo, che ospita 50 alloggi di edilizia residenziale sociale (Ers), rappresenta un tassello fondamentale nel più ampio progetto “Ponte San Giovanni da periferia a città”, promosso dal Comune di Perugia in collaborazione con Ater Umbria, approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) e finanziato con i fondi del Pnrr.
Il programma, nell’ottica di un miglioramento complessivo della qualità della vita nel quartiere, si compone di una serie di interventi di piccola e media dimensione strettamente integrati fra loro. Questi comprendono la riqualificazione del patrimonio pubblico abitativo, il potenziamento del sistema delle aree verdi, la creazione di una rete di piste ciclopedonali, il restyling dell’asse centrale di via Cestellini, e il miglioramento dell’accessibilità alla stazione ferroviaria dal cuore del quartiere. Altri interventi mirano a riqualificare immobili pubblici, come il Centro di Valorizzazione Ambientale (Cva) e una scuola locale, nonché a ottimizzare la raccolta differenziata e l’efficienza energetica dell’intera zona. Non meno rilevante è il progetto di valorizzazione del sito archeologico etrusco dei Volumni, elemento identitario di rilievo per la comunità.
Il presidente di Ater Umbria, Federico Santi, sottolinea l’importanza dell’intervento: "Quella appena conclusa è una riqualificazione importante di un edificio degradato nel cuore di uno dei quartieri più popolosi di Perugia, effettuata grazie ai fondi del Pnrr, che contribuisce a migliorare sensibilmente la qualità della vita e dell'abitare di 50 famiglie. L'intervento è stato previsto in uno dei due Pinqua presentati dal Comune di Perugia e realizzati da Ater Umbria per la rigenerazione di un'area centrale di Ponte San Giovanni che è molto vasta".
Santi indica però come la sfida più ampia resti ancora aperta: "Detto questo, la vera grande sfida della Regione Umbria, e di Ater, sarà di diminuire i locali sfitti e di dare risposte più celeri ai bisogni degli inquilini". La riqualificazione, infatti, rappresenta solo uno degli aspetti da affrontare per migliorare la vivibilità e la coesione sociale nel quartiere.
Costruito negli anni Settanta, l’edificio di via Cestellini si presentava da tempo in condizioni precarie e in sensibile stato di decadimento. Il progetto ha previsto un complesso lavoro di efficientamento dell’involucro edilizio che ha portato a una trasformazione radicale dell’aspetto esteriore del fabbricato.
Le opere eseguite hanno consentito di eliminare condense e muffe, dispersioni di calore migliorando significativamente il comfort interno e la protezione dagli sbalzi termici e dagli agenti atmosferici. Anche l’estetica è stata completamente rinnovata: sono stati sistemati i parapetti dei terrazzi e riqualificati gli spazi carrabili, pedonali e a verde circostanti, conferendo al palazzo una nuova immagine più moderna e accogliente. I lavori, eseguiti dall’impresa Celletti Costruzioni Generali Srl di Roma, sono stati progettati e diretti dal settore Iie di Ater. Il collaudo definitivo è previsto per luglio 2025.
Il complesso di interventi in corso testimonia come la rigenerazione urbana non si limiti alla mera ristrutturazione edilizia, ma diventi un processo organico di valorizzazione territoriale. Attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e la cura degli spazi pubblici, il progetto Pinqua aspira a trasformare la percezione stessa di Ponte San Giovanni, da periferia degradata a quartiere integrato e funzionale, dotato di servizi e infrastrutture moderne.
Il potenziamento delle piste ciclopedonali e il miglioramento dei collegamenti con la stazione ferroviaria, infatti, rappresentano un’importante strategia per promuovere la mobilità sostenibile e facilitare gli spostamenti quotidiani dei residenti, con un occhio di riguardo all’ambiente.
Parallelamente all’intervento di via Cestellini procede a ritmo sostenuto anche il progetto integrato denominato “Ps5g”, che ha come epicentro l’area dell’ex Palazzetti, anch’esso destinato a una profonda rigenerazione urbana.
Entrambi i programmi, presentati dal Comune e realizzati da Ater, puntano alla ricucitura degli spazi pubblici e alla qualificazione degli ambienti urbani. Questo include il miglioramento delle strutture verdi, la creazione di percorsi pedonali e ciclabili più funzionali, e l’adeguamento delle attrezzature pubbliche, al fine di rendere Ponte San Giovanni un quartiere più vivibile e sostenibile.