A seguito di una chiamata al 112, due persone di 44 anni sono state denunciate a Perugia per coltivazione di marijuana in un’abitazione della città.
La Polizia di Stato di Perugia era intervenuta per una lite tra coinquilini e, invece, si è imbattuta in una piantagione "casalinga" di marijuana. Due classe 1981, entrambi gravati da precedenti di polizia, per il reato di coltivazione di sostanza stupefacente, sono stati denunciati.
I poliziotti sono giunti presso l'abitazione perché il richiedente dell'intervento, dopo un diverbio con la coinquilina, si era sentito minacciato tanto da chiamare le forze dell'ordine. Una volta sul posto, però, gli agenti di polizia hanno notato in casa alcune piante di marijuana, dal peso complessivo di oltre due chilogrammi, dei quali i due conviventi non sono stati in grado di motivare il possesso, disconoscendone entrambi la proprietà e attribuendola, invece, all’altro.
Una volta sequestrato le piante, i due 44enni sono stati accompagnati in Questura dove, al termine delle attività di rito, entrambi sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti.
Un'altra piantagione scoperta "in casa" dalle forze dell'ordine in Umbria nel giro di pochi giorni. Solo una settimana fa, infatti, i Carabinieri della Stazione di Campello sul Clitunno avevano posto in arresto, in flagranza di reato, un 27enne di Spoleto con l’accusa di detenzione e coltivazione di stupefacenti a fini di spaccio.
I militari, durante un controllo notturno, avevano fermato il giovane a bordo del proprio veicolo. Dopo una perquisizione veicolare, le forze dell'ordine avevano rinvenuto all’interno dell’abitacolo circa 3 g di hashish, poco meno di un grammo di crack, nonché un bilancino di precisione.
Durante, poi, la perquisizione personale, i militari avevano anche notato che l’uomo stava cercando di disfarsi di una bustina contenente 4 involucri termosaldati per circa 2 g complessivi di sostanza, poi risultata essere cocaina, trovandogli nel portafogli anche 400 euro in contanti.
Dopo altre verifiche presso l’abitazione del ragazzo, i Carabinieri si erano imbattuti in una rimessa allestita come una vera e propria serra: 11 piante di marijuana, di cui una già in fase di essiccazione, dalle quali si sarebbero potute ricavare circa 300 dosi, oltre ad alcuni barattoli di fertilizzante e ad un impianto di irrigazione che arrivava fino alla “piantagione”, oltre alla somma in contanti di 1.200 euro in banconote di vario taglio, tre bilancini di precisione e materiale vario idoneo al taglio e confezionamento delle dosi, il tutto sottoposto a sequestro. Le sostanze stupefacenti vendute sul mercato avrebbero fruttato circa 3500 euro.
Dopo le formalità di rito, il giovane arrestato era stato condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, fino all’udienza di convalida, a seguito della quale veniva disposta la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.