14 Oct, 2025 - 17:00

Perugia, chi rientra contro il Pineto? Ecco le ultime sugli indisponibili

Perugia, chi rientra contro il Pineto? Ecco le ultime sugli indisponibili

In casa Perugia il clima è pesante, quasi irrespirabile. Lo dicono i numeri, lo testimoniano le facce scure negli allenamenti e lo conferma un ambiente che, giornata dopo giornata, sta perdendo fiducia. Dopo nove turni di campionato, la squadra di Piero Braglia non ha ancora conosciuto la vittoria: appena tre punti in classifica, frutto di altrettanti pareggi, sei sconfitte consecutive, sei gol realizzati e quattordici subiti. Un rendimento da zona retrocessione piena, con un trend che non lascia presagire nulla di buono se non ci sarà un immediato cambio di marcia.

Il “Curi”, un tempo fortino biancorosso, è diventato terreno fertile per gli avversari. La tifoseria, stanca e delusa, ha iniziato a contestare apertamente squadra e società. I fischi non mancano, così come gli striscioni che chiedono orgoglio e rispetto per la maglia. Un grido d’allarme che risuona forte, mentre la classifica inizia a farsi pesante.

Emergenza senza fine: difesa in crisi e infermeria piena

Il reparto più in difficoltà resta la difesa, non solo per motivi tecnico-tattici, ma anche a causa delle numerose assenze che continuano a condizionare le scelte di Braglia. In vista della gara contro il Pineto, il tecnico si augura di poter recuperare almeno qualcuno degli indisponibili, anche se la situazione rimane complessa.

Sarà sicuramente assente Riccardi, ancora fermo dopo il brutto colpo alla testa rimediato nella sfida contro il Gubbio, quando negli ultimi minuti di gara subì un trauma cranico. I tempi di recupero non sono brevi: lo staff medico non vuole correre rischi e il suo rientro sarà valutato con la massima prudenza.

Lewis, altro pilastro del reparto arretrato, rimarrà fuori ancora a lungo. L'olandese sta seguendo un percorso di riabilitazione mirato, ma non è ancora in grado di aggregarsi al gruppo.

Qualche spiraglio di ottimismo arriva invece sul fronte Angella e Dell’Orco. Entrambi hanno aumentato i carichi di lavoro e potrebbero tornare tra i convocati per la sfida di domenica.
Per Angella, ex capitano biancorosso, la stagione è stata fin qui segnata da continui problemi muscolari: ha giocato solo cinque delle nove gare disputate, fermandosi lo scorso 23 settembre contro la Sambenedettese per un infortunio al bicipite femorale. A trentasei anni, la condizione fisica non è più quella di un tempo, e gli infortuni degli ultimi mesi hanno minato la sua continuità. Il suo eventuale recupero sarebbe comunque una boccata d’ossigeno per Braglia, che ne apprezza esperienza e leadership.

Diversa, ma altrettanto delicata, la situazione di Dell’Orco. Il difensore ha disputato sei partite in questa stagione, ma è alle prese con un problema al muscolo grande psoas, un infortunio insidioso che richiede attenzione per evitare ricadute. Lo staff medico sta monitorando con cautela l’evoluzione del problema, ma le sensazioni sono positive: il giocatore dovrebbe tornare tra i disponibili già nel weekend, anche se probabilmente partirà dalla panchina.

Infine, passando al reparto offensivo, la squadra può tirare un piccolo sospiro di sollievo per Kanoute. Il senegalese, nell’ultimo turno, ha rimediato una lussazione esposta dell’interfalangea del primo dito della mano destra. L’attaccante è stato sottoposto a una manovra di riduzione e sutura della ferita dal dottor Andrea Nardi della Clinica Ortopedica di Perugia. Kanoute potrà regolarmente scendere in campo contro il Pineto, utilizzando un tutore protettivo.

Prospettive e necessità di svolta

La sfida con il Pineto diventa una partita spartiacque: vincere significherebbe rompere il digiuno, alleggerire la pressione e dare un segnale a un ambiente sempre più scettico. Perdere ancora, invece, aprirebbe scenari difficili, con il rischio di scivolare in una crisi profonda. Il Perugia è chiamato a una prova d’orgoglio, di carattere e di appartenenza. Lo impone la storia del club, lo chiede la sua tifoseria. E forse, più di tutto, lo pretende una classifica che non ammette più errori.

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Lorenzo Farneti
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