Mentre il Perugia suda nella culla del calcio mondiale, al centro tecnico della nazionale argentina, il calciomercato biancorosso resta in stand-by. L’ambizione non manca, la cornice è suggestiva: allenarsi nel cuore pulsante della Selección campione del mondo significa respirare calcio ad alta quota. Ma a poco più di un mese dall’inizio del campionato di Serie C, il Grifo non ha ancora definito quei rinforzi chiave per consegnare a mister Vincenzo Cangelosi una rosa completa e competitiva.
Al momento, l’unico innesto ufficiale è quello di Giorgio Tumbarello, centrocampista classe 1996 arrivato a parametro zero dalla Lucchese. Un profilo d’esperienza e quantità che va a rafforzare un reparto centrale già ricco di alternative, ma che non risolve i nodi principali di un organico ancora da completare in più reparti.
La linea tracciata dalla dirigenza del Perugia è chiara: niente operazioni affrettate, ma solo innesti funzionali al progetto tecnico di Cangelosi. L’allenatore, alla guida della squadra già da diversi mesi, ha le idee chiare e sfrutterà questo ritiro argentino per valutare ogni elemento a disposizione, giovani compresi. Eppure, il tempo stringe: la Serie C è un campionato logorante, dove partire con i tasselli mancanti può fare la differenza sul lungo termine.
In uscita, l’addio più significativo è stato quello di Alessandro Seghetti, che dopo una stagione tra alti e bassi ha spiccato il volo in Serie B con il Padova neopromosso. Un’operazione che ha garantito un buon incasso alle casse societarie, risorse preziose da reinvestire sul mercato.
Il reparto arretrato vede una priorità assoluta: trovare un nuovo terzino destro dopo la partenza di Mezzoni, rientrato al Napoli e ceduto poi alla Virtus Entella. Il nome più caldo è quello di Francesco Corsinelli, laterale del Gubbio, apprezzato per solidità ed esperienza. Il patron rossoblù Sauro Notari non intende privarsene facilmente. Servirà un’offerta convincente.
Per il resto, il Perugia può contare su una buona ossatura centrale: capitan Angella, Dell’Orco, Lewis e Riccardi offrono garanzie. Sulla fascia sinistra ci sono Giraudo e Yabre, quest’ultimo arrivato a gennaio e pronto a esplodere dopo il periodo di adattamento.
Con l’ingaggio di Tumbarello, il centrocampo ha guadagnato in duttilità e intensità. Il mediano ex Lucchese si aggiunge a Joselito, Giunti, Broh e Torrasi. Con il rientro all’Inter di Di Maggio, manca ancora una mezzala di qualità.
L’ultimo nome accostato è quello di Saber Hraiech, classe 1995, ex Trapani. Un profilo esperto, tecnico e abituato alle pressioni. Come riportato da "Il Messaggero", al momento si tratta solo di un sondaggio, uno dei tanti che affollano l’agenda del direttore sportivo.
Il problema più evidente resta quello del centravanti. Ad oggi, il solo Montevago non può reggere tutto il peso dell'attacco. In calo le quotazioni di Andrea La Mantia, reduce da una stagione altalenante a Catanzaro e intenzionato, pare, a restare in Serie B. Il Perugia monitora il mercato svincolati, ma senza fretta. Qui però serve uno scatto deciso: trovare un bomber capace di garantire gol e fisicità da alternare a Montevago.
Sulle fasce offensive Cangelosi ha a disposizione Matos, il promettente Lickunas e Kanoute, mentre Bacchin è sotto osservazione durante il ritiro. Sul classe 2003 si è acceso l’interesse di vari club di Serie B e C, ma il Perugia valuterà solo dopo aver avuto il parere tecnico del mister.
Servono innesti anche sugli esterni, sia per garantire rotazioni sia per aumentare il tasso di imprevedibilità in fase offensiva. Un reparto che, allo stato attuale, manca di profondità e alternative.
Per sbloccare il mercato in entrata, sarà decisivo alleggerire la rosa. In uscita ci sono Bartolomei e Lisi, due elementi fuori dal progetto tecnico. Entrambi sono alla ricerca di una nuova sistemazione, con il Perugia che spera di chiudere al più presto le rispettive cessioni, liberando risorse importanti per agire con maggiore decisione sul mercato.
La strategia della calma può pagare nel medio termine, ma ora serve iniziare a chiudere operazioni concrete, soprattutto nei reparti scoperti. Mister Cangelosi ha già in mente l’ossatura, ma senza gli ultimi tasselli - un terzino, un regista e una punta - il mosaico rischia di rimanere incompiuto.