4 anni di reclusione sono la pena che dovrà scontare un uomo per maltrattamenti e violenze fisiche ai danni della moglie. La pena è stata confermata anche dalla Corte d'appello di Perugia.
Si torna a parlare di maltrattamenti in famiglia. Come ripreso in primis da Perugiatoday.it, la Corte d'appello di Perugia avrebbe confermato la condanna a 4 anni a carico di un uomo per maltrattamenti e violenza fisica ai danni della moglie.
Per i giudici l'uomo avrebbe imposto alla moglie un regime di vita vessatorio, caratterizzato da diverse aggressioni e privazioni dei mezzi di sussistenza più elementari.
Secondo la ricostruzione fatta dai giudici, la donna sarebbe stata costretta a subire schiaffi e pugni tutte le volte che il marito era contrariato o lei provava a chiedere spiegazioni.
L'uomo, inoltre, sarebbe arrivato anche a ferirla con oggetti come coltelli e chiavi. La donna, poi, sarebbe stata privata anche di beni essenziali, ad esempio l’acqua calda in casa, costringendo la vittima a lavarsi con quella fredda.
Secondo la linea difensiva sarebbe poco credibile la versione della donna visto che, nonostante i maltrattamenti, non avrebbe mai lasciato la casa coniugale.
La tesi è stata respinta fermamente dai giudici che hanno ribadito come sia frequente che la vittima, soggiogata e intimidita, sopporti in silenzio per lungo tempo, fino al cosiddetto "punto di rottura", arrivato nell'occasione in cui il marito la prese a pugni, sbattendola violentemente contro il muro.
Da tale episodio arrivò per la moglie il coraggio di denunciare, anche con il supporto della testimonianza di una cugina, che aveva convissuto per un periodo con la coppia. La testimone ha confermato il quadro di violenze subite dalla donna, dando un riscontro esterno importante ai fini della tesi accusatoria.