Domani sera, alle 20:30, il Perugia tornerà al “Curi” per una partita che vale molto più di tre punti. Contro il Livorno di Alessandro Formisano - ex tecnico biancorosso, esonerato un anno fa nel primo ribaltone dell’era Faroni - il Grifo si gioca una fetta importante del proprio futuro.
Dopo dieci giornate senza vittorie, con appena tre punti raccolti, sette sconfitte consecutive, sei gol fatti e diciassette subiti, la sfida ai labronici può rappresentare un punto di svolta. E la città lo sa: è il momento di reagire, di ritrovare orgoglio, coraggio e soprattutto identità.
Il cambio in panchina ha riportato entusiasmo, ma anche consapevolezza. Dopo le dimissioni di Braglia, arrivate domenica scorsa al termine del pesante 0-3 contro il Pineto, la società ha deciso di affidarsi a un uomo che con questa maglia ha scritto pagine vere di calcio: Giovanni Tedesco, bandiera biancorossa tra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000.
Accanto a lui due figure di spessore, Walter Novellino e Riccardo Gaucci, entrambi nominati consiglieri del club per affiancare la nuova guida. Un segnale chiaro di quanto il club voglia ritrovare la propria identità e il legame con la storia.
A salutare invece è stato il direttore sportivo Mauro Meluso, che ha rescisso consensualmente il contratto dopo una campagna acquisti giudicata deludente.
La classifica, impietosa, racconta di un Perugia penultimo con tre punti, avanti solo al Rimini (penalizzato di dodici), e di un ambiente scosso da risultati e cambi tecnici: quattro allenatori in meno di un anno - Zauli, Cangelosi, Braglia e ora Tedesco - un’anomalia che fotografa bene la crisi di un club che deve ricostruire dalle fondamenta.
Di fronte ci sarà un Livorno reduce da un avvio altalenante. La neopromossa toscana, oggi a quota dieci punti, ha collezionato tre vittorie, un pareggio e sei sconfitte, con sei gol realizzati e quindici subiti. Una squadra giovane, affamata e pericolosa in ripartenza, che però deve ancora trovare equilibrio.
I labronici occupano la sedicesima posizione, quella che conduce ai playout, ma affrontano la trasferta al “Curi” con la leggerezza di chi non ha nulla da perdere.
Alla vigilia del match, a parlare è stato Giovanni Giunti (foto canale Instagram Perugia Calcio), centrocampista classe 2005, che in questa stagione difficile si è distinto per maturità e atteggiamento. Il suo intervento, pubblicato sui canali ufficiali del club, riassume lo stato d’animo del gruppo:
“Domani sarà una partita importantissima, ci dà modo di risollevarci. Non abbiamo fatto punti finora, è una grande opportunità per tutti noi”, ha dichiarato Giunti con lucidità e determinazione.
Sulle prime giornate di lavoro con il nuovo tecnico, il giovane centrocampista ha aggiunto:
“L’arrivo del mister ha riportato entusiasmo. Conosce l’ambiente, ha scritto pagine importanti di questa città e ce lo sta trasmettendo. Sono sicuro che faremo una grande partita”.
Giunti ha poi spiegato il contributo di Tedesco sotto l’aspetto motivazionale:
“Ha cercato di trasmetterci mentalmente quello che ha vissuto da calciatore, ci sta facendo capire l’importanza di vestire questa maglia”.
Infine, un pensiero ai tifosi:
“I tifosi ci sono sempre stati. Vogliamo solo ringraziarli. Siamo stati noi al di sotto delle aspettative, speriamo di regalargli una gioia domani”.
Parole semplici, ma vere, che raccontano un gruppo ancora unito, consapevole degli errori ma desideroso di riscattarsi.
L’ambiente è carico, anche se ferito. Dopo settimane di delusione, i tifosi biancorossi sono pronti a sostenere la squadra, consapevoli che il momento è delicato. Al “Curi” è atteso un buon pubblico, con la Curva Nord che non ha mai fatto mancare il proprio appoggio nemmeno nei momenti peggiori. Tedesco, uomo di passione e cuore, sa quanto conti l’amore di Perugia per i suoi colori. Il suo esordio in panchina sarà accompagnato da un clima di attesa e speranza. Il Livorno non è un avversario da sottovalutare, ma il Grifo ha una sola strada: vincere. Per rompere il tabù, per risalire la classifica, per riaccendere l’entusiasmo.
