01 Oct, 2025 - 12:00

Perugia, Giunti brilla nella notte più buia: classe e numeri da leader

Perugia, Giunti brilla nella notte più buia: classe e numeri da leader

“La speranza è l’ultima a morire”, recita il detto. Vale nella vita di tutti i giorni come nel calcio. E a Perugia oggi quelle parole risuonano più che mai. I biancorossi, dopo un avvio di campionato da incubo, hanno deciso di correre ai ripari: da ieri la squadra è in ritiro sotto gli ordini di mister Piero Braglia, con un obiettivo chiaro e semplice, invertire una rotta che si è fatta drammatica in appena un mese di campionato.

Il quadro è chiaro: penultimo posto in classifica, appena tre punti raccolti in sette giornate, nessuna vittoria all’attivo. Numeri che pesano come macigni e che fotografano il momento nero della squadra. Ma il tempo, almeno sulla carta, è ancora dalla parte dei biancorossi. Già domenica, contro il Carpi in trasferta, ci sarà la possibilità di ribaltare lo stato d’animo e raccogliere finalmente la prima vittoria stagionale.

L’avversario: Carpi in cerca di riscatto

Il match contro il Carpi sarà tutt’altro che una passeggiata. Gli emiliani, dopo sette partite, hanno messo insieme otto punti: un bottino che li colloca in una zona di relativa tranquillità, ma la squadra biancorossa di mister Cassani arriva all’appuntamento reduce da due sconfitte consecutive. Anche loro hanno bisogno di ripartire, il che rende la sfida di domenica ancora più delicata. Due squadre ferite che si affronteranno con l’acqua alla gola, in una gara che rischia di pesare non solo sulla classifica ma anche sul morale.

Braglia e la gestione del gruppo

Il tecnico Piero Braglia, chiamato per dare esperienza e pragmatismo a un gruppo smarrito, sa bene che il tempo delle scuse è finito. La scelta del ritiro è un segnale forte, che mira a cementare il gruppo, a ritrovare quell’unità di intenti che sinora è mancata. Non basta allenarsi, serve ritrovare lo spirito battagliero, quello che ha sempre contraddistinto la piazza di Perugia.

In questo contesto, Braglia si aggrappa a chi sta dimostrando più continuità e carattere. E qui entra in scena il nome che i tifosi già pronunciano con orgoglio e speranza: Giovanni Giunti.

Giunti, il faro nella notte

Classe 2005, centrocampista nato a Fano ma cresciuto nel vivaio biancorosso. In un Perugia pieno di giocatori esperti, qualcuno con un passato anche in Serie A, è lui, a soli 20 anni, a incarnare i valori che la curva e l’intera città chiedono: sudore, sacrificio, attaccamento alla maglia.

I numeri parlano chiaro: sette partite disputate, due gol realizzati, un assist servito e 607 minuti in campo. Statistiche da veterano, non da giovane alle prime armi. Ma al di là delle cifre, a colpire è l’atteggiamento: corsa instancabile, qualità nelle due fasi, capacità di inserimento e garra sudamericana, come direbbero gli appassionati. In campo non molla mai e sembra sempre il primo a crederci.

In una squadra che fatica a trovare punti di riferimento, Giunti si è preso la scena con naturalezza. Non porta la fascia di capitano, ma il suo ruolo è chiaro a tutti: leader emotivo e tecnico del Perugia. È lui a dare l’esempio, a trascinare i compagni, a incarnare lo spirito del tifoso sugli spalti.

Il paradosso è evidente: nonostante la rosa annoveri giocatori con carriere importanti, il simbolo oggi è un ragazzo del 2005. E non è un caso che tra i tifosi serpeggi la convinzione che il futuro di Giunti non potrà che essere lontano dalla Serie C. Vederlo giocare in terza serie appare quasi un’anomalia, soprattutto se confrontato con calciatori di caratura inferiore che militano in palcoscenici più prestigiosi.

Il Perugia, per il momento, può goderselo ancora. Ma la sensazione è che il futuro di Giunti sia già scritto: la Serie C gli sta stretta e il salto in categorie superiori sembra solo questione di tempo. Intanto, però, i biancorossi hanno bisogno di lui come non mai. Mister Braglia riparte da questa certezza, consapevole che costruire la rinascita attorno al giovane centrocampista sia l’unica strada possibile.

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Lorenzo Farneti
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