In occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia rinnova il proprio impegno. In stretta sinergia con Istituzioni e associazioni di settore, è stato avviato un programma capillare di incontri informativi e di sensibilizzazione su tutto il territorio, con l’obiettivo di lanciare concreti segnali di speranza e annullare ogni forma di abuso o prevaricazione.
Le scuole sono al centro dell'iniziativa. Gli appuntamenti, che proseguiranno per tutta la settimana, offrono un momento di confronto diretto tra forze dell’ordine e studenti. La riflessione verte sui molteplici aspetti della violenza di genere: dai complessi meccanismi psicologici che intrappolano le vittime alle responsabilità penali degli autori, fino ai segnali d'allarme per prevenire situazioni di rischio. Durante gli incontri, i Carabinieri illustrano nel dettaglio la rete di supporto operativa, che include centri antiviolenza, servizi sociali e associazioni. Fondamentale la diffusione dei numeri di emergenza attivi h24: il NUE 112 e il Numero Verde Anti Violenza 1522, strumenti cruciali per garantire protezione immediata.
L'attività dell'Arma si dirama in tutta la provincia con diverse iniziative: “Sentinelle nelle Professioni”: A Perugia, presso la sede CNA, il Comandante della Compagnia di Assisi, Capitano Rita Zacchia, ha partecipato a una conferenza per formare estetisti e acconciatori. L'obiettivo è trasformare saloni e centri estetici in "presidi sentinella", luoghi di ascolto e fiducia per le donne.
Il Luogotenente C.S. Claudio Zeni stamattina ha incontrato gli studenti del Liceo classico “A. Mariotti” e del “A. Pieralli” di Perugia. Conferenze sono state organizzate anche negli Istituti di Città della Pieve, Castiglione del Lago, Todi, Deruta e Marsciano. Tavoli di Lavoro Istituzionali: A Città di Castello e Gubbio, i rispettivi Comandanti di Compagnia, Capitani Massimiliano Croce e Pasquale Moriglia, hanno preso parte a convegni e tavoli di monitoraggio con autorità locali, ASL e servizi sociali per coordinare le azioni di contrasto. Queste iniziative confermano l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nel promuovere consapevolezza, responsabilità e rispetto, favorendo la costruzione di relazioni sane e consapevoli all’interno della comunità.
"La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne non può essere vissuta come una semplice ricorrenza. È un momento di riflessione importante, ma la gravità dei dati umbri impone che diventi soprattutto un punto di rilancio per un lavoro quotidiano": è il messaggio del presidente di Anci Umbria, Federico Gori, richiama la necessità di trasformare la consapevolezza del 25 novembre in un impegno stabile delle istituzioni locali. "La violenza di genere -afferma Gori in una nota di Anci Umbria- non è un fenomeno episodico. È una presenza drammatica e costante che attraversa le nostre comunità. Per questo la risposta deve essere altrettanto costante, strutturata e capace di stare accanto alle donne ogni giorno, non solo quando l'attenzione mediatica è alta". In Umbria, al di là delle denunce ufficiali, a preoccupare sono soprattutto i silenzi e le storie non raccontate. È in questo contesto che i Comuni possono fare concretamente la differenza, attivando servizi stabili e rafforzando le relazioni di prossimità.
La data del 25 novembre è stata scelta per commemorare il brutale assassinio delle sorelle Mirabal (Patria, Minerva e María Teresa), tre attiviste politiche della Repubblica Dominicana che furono rapite, torturate e uccise nel 1960 per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo. Il loro sacrificio è diventato il simbolo della resistenza contro la violenza e l'abuso, e la data è stata adottata dal movimento femminista latinoamericano nel 1981.
L'obiettivo della giornata è:
-Sensibilizzare l'intera società sulle violenze fisiche, psicologiche ed economiche che milioni di donne subiscono in tutto il mondo.
-Promuovere la riflessione sul fatto che la violenza di genere non è una "questione femminile", ma un problema culturale e collettivo che richiede l'impegno di tutti, uomini e donne.
-Ricordare che la discriminazione e la violenza contro le donne sono una grave violazione dei diritti umani fondamentali.
In Italia e nel mondo, in questa giornata si tengono numerosi eventi, manifestazioni, flash mob, convegni e spettacoli per mantenere alta l'attenzione sul tema.
-Il colore rosso: Edifici, monumenti e sedi istituzionali si illuminano di rosso in segno di solidarietà e per richiamare l'attenzione sulla causa. Le scarpe rosse, spesso disposte in piazze o in luoghi simbolici, rappresentano le vittime di femminicidio.
-Campagne di sensibilizzazione: Molte organizzazioni e istituzioni lanciano campagne di informazione e prevenzione.
-Numero Antiviolenza 1522: Il numero di pubblica utilità e il servizio chat dedicato sono attivi 24 ore su 24 per fornire aiuto e supporto alle vittime di violenza e stalking, offrendo anche solo un consiglio.
La giornata del 25 novembre dà il via a 16 giorni di attivismo che si concludono il 10 dicembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani.