29 Oct, 2025 - 16:00

Perugia, possibile contagio da scabbia: attivata la procedura sanitaria in una scuola media

Perugia, possibile contagio da scabbia: attivata la procedura sanitaria in una scuola media

Dopo i recenti casi accertati nelle carceri umbre, torna a crescere l’attenzione delle autorità sanitarie regionali per nuovi episodi di scabbia. Nelle ultime ore, un possibile caso è stato segnalato in una scuola media del capoluogo, dove è scattato immediatamente il protocollo di profilassi previsto per il controllo e la prevenzione del contagio.

Perugia, possibile contagio da scabbia: attivata la procedura sanitaria in una scuola

La Usl Umbria 1, avvertita tempestivamente dalla dirigenza scolastica, ha disposto una serie di accertamenti e ha informato con una lettera ufficiale genitori, docenti e personale della scuola. Il documento, pur ribadendo che il rischio di trasmissione è molto basso, invita le famiglie a prestare particolare attenzione a eventuali sintomi nei propri figli, come lesioni cutanee o prurito persistente.

Il caso riguarda un alunno che, secondo quanto trapelato, avrebbe manifestato sintomi compatibili con la patologia. In via precauzionale, è stata avviata la profilassi sia per il ragazzo sia per i suoi familiari più stretti.  L’incubazione della malattia può durare fino a quattro settimane, motivo per cui l’ASL ha raccomandato di monitorare eventuali manifestazioni cutanee anche nei prossimi giorni. In caso di dubbi, è stato chiesto di contattare il medico di base o il pediatra per una valutazione clinica. 

La raccomandazione è dunque quella di prestare attenzione ai sintomi, ma senza cedere a timori infondati: la scabbia è una malattia conosciuta, diagnosticabile e curabile in tempi brevi.

Dalle carceri alle scuole: il monitoraggio continua

La nuova segnalazione arriva a pochi giorni dal rapporto diffuso dal garante regionale dei detenuti, Giuseppe Caforio, che aveva reso noto un focolaio di undici casi di scabbia nelle carceri umbre. In particolare, sette episodi sono stati riscontrati nel carcere di Capanne a Perugia, due a Terni e due a Orvieto, mentre nessuna positività è stata segnalata nella casa di reclusione di Spoleto.

Le autorità sanitarie regionali hanno assicurato che la situazione è sotto controllo e che sono stati attivati tutti i protocolli di disinfezione e isolamento previsti per prevenire nuovi contagi. Gli operatori sanitari e il personale penitenziario sono stati istruiti su come riconoscere tempestivamente i sintomi e gestire i casi accertati.

In una nota ufficiale, la Regione Umbria ha voluto rassicurare la popolazione, garantendo il massimo impegno nel monitoraggio della situazione. “In raccordo costante con le aziende sanitarie continueremo a seguire con attenzione l’evoluzione dei casi e ad adottare tutte le misure necessarie per la tutela della salute pubblica.”

Cos’è la scabbia: sintomi, trasmissione e prevenzione

La scabbia è una malattia della pelle causata da un minuscolo parassita, l’acaro Sarcoptes scabiei, che scava cunicoli sotto lo strato superficiale dell’epidermide provocando intenso prurito e irritazioni cutanee. Nonostante il nome e la percezione comune, non è una patologia grave, ma altamente contagiosa, soprattutto in ambienti comunitari come scuole, carceri, caserme o strutture sanitarie.

La trasmissione avviene principalmente per contatto diretto e prolungato con la pelle di una persona infetta, ma in rari casi può avvenire anche tramite lenzuola, asciugamani o indumenti contaminati. Il periodo di incubazione varia da due a quattro settimane, durante le quali il soggetto può essere contagioso anche senza manifestare sintomi evidenti.

I segnali più comuni includono prurito intenso, soprattutto notturno, piccole lesioni cutanee simili a punture o vescicole, spesso localizzate su mani, polsi, gomiti, addome e genitali. Nei bambini possono essere interessate anche testa e collo.

Il trattamento prevede l’applicazione di creme o lozioni acaricide, prescritte dal medico, su tutto il corpo, e una scrupolosa disinfezione di biancheria e abiti utilizzati nei giorni precedenti. Tutti i membri della famiglia o conviventi devono sottoporsi contemporaneamente alla terapia, anche se asintomatici, per evitare reinfezioni.

La prevenzione si basa su una corretta igiene personale, l’uso esclusivo di effetti personali e il lavaggio a temperatura elevata di lenzuola e vestiti. La scabbia, pur non essendo legata a scarsa pulizia, può diffondersi rapidamente in comunità dove il contatto è frequente e ravvicinato.

 

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Lorenzo Farneti
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