Oggi è stata ufficializzata la candidatura di Perugia al titolo di Città europea dello sport 2028, accompagnata dallo slogan tematico "Casa, radici e futuro". La giunta comunale perugina ha formalizzato nelle scorse ore la decisione di partecipare all’iniziativa di ACES Europe, l’organismo con sede a Bruxelles che ogni anno assegna i riconoscimenti di Capitale, Città, Comunità e altre categorie europee dello sport.
Il percorso di candidatura di Perugia a European City of Sport 2028 prevede diversi passaggi formali concordati con ACES Europe. Anzitutto la sindaca Vittoria Ferdinandi invierà una lettera di intenti a Bruxelles per manifestare ufficialmente la volontà di candidare la città, seguita dalla sottoscrizione del regolamento dell’ente. Una volta confermata l’adesione, il Comune dovrà versare una quota di partecipazione (circa 2.350 euro secondo il regolamento ACES) e predisporre un dettagliato dossier di candidatura.
Nel dossier Perugia illustrerà i propri impianti sportivi, eventi, progetti e politiche sportive inclusive. Successivamente la città ospiterà la visita di una commissione di valutazione inviata da ACES Europe, incaricata di ispezionare impianti e iniziative sul territorio. In caso di valutazione positiva, il titolo di Città europea dello sport 2028 sarà conferito ufficialmente a Perugia in una cerimonia al Parlamento Europeo di Bruxelles.
La candidatura di Perugia nasce da un percorso partecipativo avviato già nel 2024. L’allora candidata sindaca Ferdinandi, in occasione della Festa dell’Europa (9 maggio 2024), aveva lanciato l’idea di “Perugia città dello sport” coinvolgendo come testimonial d’eccezione l’ex allenatore del Grifo Serse Cosmi.
Il motto scelto per Perugia 2028, «Casa, radici e futuro», racchiude i valori chiave che la città intende promuovere attraverso lo sport. “Casa” richiama il senso di comunità, accoglienza e appartenenza: lo sport è inteso come uno spazio familiare e inclusivo, un luogo in cui tutti i cittadini possono sentirsi a casa. “Radici” sottolinea il legame con la tradizione e l’identità del territorio umbro: Perugia vanta una lunga storia sportiva e il progetto vuole attingere a queste radici solide – dai successi passati alle società storiche – per dare forza alla candidatura.
“Futuro” indica infine la proiezione verso il domani: investire nello sport significa puntare sulle nuove generazioni, sull’innovazione negli impianti e sulle iniziative che lasceranno un’eredità positiva. In sintesi “Dove lo sport è casa, radici e futuro” significa che a Perugia lo sport è parte integrante del tessuto sociale, affonda le sue radici nella cultura locale e rappresenta un pilastro per costruire il futuro della città.
A supportare la candidatura c’è un importante piano di potenziamento delle infrastrutture sportive locali, sia esistenti che in progetto. In particolare, Perugia ha già avviato la riqualificazione dello stadio Renato Curi, impianto simbolo della città: i lavori del primo lotto sono partiti nell’estate 2025, con un finanziamento comunale di 6,9 milioni di euro e obiettivo di completare gli interventi principali entro il 2026. Il Curi – destinato a diventare monumento nazionale dal 2026 per il suo valore storico – vedrà il rifacimento delle gradinate, la copertura di una curva e l’adeguamento strutturale e funzionale a standard moderni, restituendo così al Perugia Calcio e alla città uno stadio a norma e più sicuro.
Accanto alle opere strutturali, Perugia sta puntando anche sull’organizzazione di eventi sportivi di richiamo. In caso di aggiudicazione del titolo 2028, il Comune dovrà infatti predisporre un ricco calendario di manifestazioni sportive per tutto l’anno di riferimento, promuovendo stili di vita sani, benessere e inclusione. Il regolamento ACES prevede inoltre che la città organizzatrice metta in cantiere almeno un grande evento internazionale: potrebbe trattarsi di un congresso sul tema dello sport e salute, oppure di una competizione a carattere europeo ospitata negli impianti locali.
Già ora si pensa a possibili meeting, tornei e momenti celebrativi che coinvolgano non solo il capoluogo ma anche l’intero territorio umbro, in sinergia con federazioni sportive e associazioni. L’idea, perfettamente in linea con il motto “Casa, radici e futuro”, è di fare del 2028 un anno memorabile per lo sport perugino, lasciando in eredità una rete di eventi e strutture capaci di durare nel tempo.