La finestra di calciomercato di gennaio è ormai alle porte e in casa Perugia l’attesa è carica di aspettative, ma anche di interrogativi. I biancorossi si avvicinano al nuovo anno con la consapevolezza di dover intervenire in modo deciso per provare a raddrizzare una stagione fin qui complicata. La classifica resta corta e insidiosa, ma il successo netto ottenuto nell’ultimo turno di campionato contro il Forlì, travolto con quattro gol, ha restituito ossigeno e soprattutto fiducia all’ambiente.
La squadra di mister Giovanni Tedesco ha mostrato segnali incoraggianti, non solo sul piano del risultato ma anche dell’atteggiamento. Il 4-0 rifilato ai romagnoli ha dato l’impressione di un gruppo più compatto, capace di colpire con continuità e di gestire i momenti della gara. Una vittoria non basta per cambiare il volto di un campionato: serviranno continuità e, soprattutto, un mercato di gennaio all’altezza delle ambizioni di salvezza del Grifo.
Non è un segreto che diversi calciatori dell’attuale rosa non rientrino pienamente nel progetto tecnico di Giovanni Tedesco. Il mercato invernale servirà prima di tutto a sfoltire l’organico, liberando posti per eventuali innesti che possano garantire maggiore affidabilità ed equilibrio. Le uscite, in questo senso, saranno un passaggio chiave.
Il nome più caldo in chiave mercato è senza dubbio quello di Giovanni Giunti, centrocampista classe 2005 che ha attirato l’attenzione di diversi club di Serie B. Il giovane talento biancorosso è stato uno dei pochi a distinguersi nel girone d’andata, chiuso con 16 presenze, 2 gol e un assist, mostrando personalità e qualità non comuni per la sua età. Il Perugia, però, non intende svenderlo: la linea della società è chiara, nessuno sconto. Chi vorrà Giunti dovrà presentare un’offerta ritenuta congrua, altrimenti il giocatore resterà in biancorosso. Già in estate il suo nome era finito sul taccuino di diversi osservatori di categoria superiore e ora l’addio appare più probabile, ma solo alle condizioni del club.
Capitolo difesa: tra i possibili partenti c’è Mostapha Yabre, terzino sinistro arrivato nel mercato di gennaio della scorsa stagione. Il suo impatto è stato praticamente nullo. Mai realmente preso in considerazione dai tre allenatori che si sono alternati sulla panchina del Perugia, Yabre ha collezionato appena sei presenze per un totale di 247 minuti. Numeri che raccontano una bocciatura tecnica senza appello e che rendono la sua uscita quasi scontata.
A centrocampo, invece, la situazione più definita riguarda Jérémie Broh. Anche lui approdato a Perugia nel mercato di riparazione dello scorso gennaio, il centrocampista sembra ormai vicino all’addio. Su di lui ci sono stati contatti sia con l’estero, in particolare con l’Hamrun Spartans di Malta, sia con il Gubbio, ma il giocatore non rientra nei piani del club rossoblù. La destinazione maltese appare al momento la pista più concreta per chiudere una parentesi che non ha mai realmente decollato.
Il reparto offensivo è quello che ha deluso maggiormente e dove le scelte di gennaio saranno decisive. Ogusenye, arrivato in estate con l’etichetta di rinforzo in grado di alzare il livello dell’attacco, si è rivelato senza mezzi termini un flop. I numeri parlano chiaro: 11 presenze, un solo gol e 336 minuti complessivi. Troppo poco per incidere. L’attaccante è in prestito con diritto di riscatto dal Cesena e ora il Perugia dovrà dialogare con il club romagnolo per trovare una nuova sistemazione al giocatore.
Situazione simile per Mamadou Kanouté, legato al Trapani con un contratto fino al 2027 e arrivato in Umbria in prestito con obbligo di riscatto condizionato. Le condizioni non si sono verificate e l’obbligo non è scattato. Dal punto di vista tattico, il senegalese non sembra adattarsi al 4-3-1-2 di Tedesco, che fatica a trovargli una collocazione precisa. Anche per lui l’addio appare una soluzione logica.
Resta infine il nodo Francesco Lisi. L’esterno romano è fuori rosa dall’inizio della stagione, ma nelle ultime settimane sono emerse indiscrezioni su un possibile reinserimento in gruppo per la seconda parte del campionato. Una scelta che potrebbe offrire un’alternativa in più sulle corsie e aumentare il tasso di esperienza all’interno dello spogliatoio.