12 Jul, 2025 - 07:30

Perugia, Antonio D’Urso nuovo direttore dell’Azienda ospedaliera: via al nuovo corso della sanità digitale umbra

Perugia, Antonio D’Urso nuovo direttore dell’Azienda ospedaliera: via al nuovo corso della sanità digitale umbra

È stata una giornata lunga e densa per la sanità umbra, segnata da un confronto pubblico sulle sfide future e conclusa da una decisione amministrativa di rilievo. In mattinata, nella sede della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, amministratori, tecnici e dirigenti si sono confrontati sulle linee guida del nuovo Piano sociosanitario 2025-2030, con l’ambizione - nelle intenzioni della Giunta regionale e della presidente Stefania Proietti - di costruire un sistema sanitario più digitale, connesso e accessibile. E mentre a Villa Umbra si parlava di interoperabilità dei dati, telemedicina e intelligenza artificiale, la giornata si è chiusa con la nomina di Antonio D’Urso come nuovo direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, figura indicata per guidare la principale struttura ospedaliera della regione in una fase di riorganizzazione e rilancio.

La Giunta regionale dell’Umbria ha infatti deliberato l’incarico aldirigente di lungo corso con comprovata esperienza nella sanità pubblica, attualmente direttore generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento. Un profilo tecnico e istituzionale che ha raccolto il parere favorevole dell’Università degli Studi di Perugia, nella persona del rettore Maurizio Oliviero.

D’Urso assumerà le funzioni a partire dal primosettembre, mentre nel frattempo, fino al 31 agosto, l’interim della direzione sarà affidato a Emanuele Ciotti, già direttore generale dell’Usl Umbria 1. La Regione ha rivolto un ringraziamento formale al dottor Giuseppe De Filippis, uscente, per l’impegno profuso alla guida dell’ospedale del capoluogo.

Digitalizzazione, interoperabilità, nuovi servizi: il Piano sociosanitario cambia il volto del sistema umbro

Quasi in parallelo alla nomina, nella sede della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di Villa Umbra si è tenuto l’evento “Ecosistema della Sanità Digitale dell’Umbria - Il ruolo strategico del digitale nel nuovo Piano socio sanitario”, tappa fondamentale nel percorso di costruzione del nuovo Piano sociosanitario 2025-2030.

Un incontro tecnico-politico che ha visto la partecipazione della presidente della Regione Stefania Proietti, del vicepresidente Tommaso Bori (con delega all’Agenda Digitale), della direttrice regionale Salute e Welfare Daniela Donetti, dell’amministratore unico della Scuola Umbra Joseph Flagiello, oltre ai direttori generali delle quattro aziende sanitarie umbre, agli ordini professionali e ai rappresentanti delle categorie.

“La digitalizzazione non è una questione solo tecnica, ma un diritto di cittadinanza” ha affermato Proietti. “Abbiamo investito oltre 53 milioni di euro in infrastrutture e servizi digitali: fascicolo sanitario elettronico, telemedicina, cybersicurezza e ammodernamento tecnologico degli ospedali. Il nostro obiettivo è un sistema equo, dove tutti i cittadini umbri, a prescindere dal territorio, abbiano accesso alle stesse cure con la stessa qualità”.

Bori: “Non adattiamo il vecchio, costruiamo da zero una sanità digitale e connessa”

È stato il vicepresidente Tommaso Bori a evidenziare la portata sistemica dell’iniziativa: “Non basta digitalizzare processi nati in un’altra epoca. Dobbiamo ripensare l’intero sistema, partendo dal digitale come fondamento e non come aggiunta”.

Bori ha poi ricordato i dati del recente rapporto di Banca d’Italia: “In Umbria, il 50% dei lavoratori è esposto all’impatto dell’intelligenza artificiale. Il 20% rischia la sostituzione in mansioni ripetitive, il 30% può integrarla nel lavoro. Dobbiamo guidare questa transizione, anche nella sanità, con formazione, nuovi strumenti e una nuova cultura”.

Il Piano regionale prevede infatti non solo investimenti tecnologici, ma anche formazione per il personale sanitario, alfabetizzazione digitale dei cittadini- specie anziani e soggetti fragili - e sviluppo di strumenti come l’app UmbriaFacile, che consente di gestire in autonomia prenotazioni, referti, accessi al pronto soccorso e visite.

Sanità pubblica più efficiente grazie a dati, reti e nuove competenze

L’evento ha ospitato due sessioni tecniche con contributi di alto profilo scientifico. Tra i relatori, dirigenti regionali, docenti del Politecnico di Milano, medici e tecnici informatici. Si è parlato di Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, architetture condivise, modelli di emergenza territoriale, cybersicurezza, intelligenza artificiale in medicina, diagnostica digitale e accessibilità dei servizi tramite il nuovo CUP multicanale.

Particolare attenzione è stata dedicata all’uso dei dati per supportare le decisioni cliniche e gestionali, considerati ormai strumenti imprescindibili per una sanità basata su evidenze, capace di essere predittiva oltre che reattiva.

In chiusura, la tavola rotonda moderata da Daniela Donetti e Cecilia Becattini, ha coinvolto direttori generali, rappresentanti degli ordini, specialisti e stakeholder per raccogliere idee e proposte operative.

Le conclusioni sono state affidate a Achille Iachino, direttore generale dell’Unità di Missione per l’attuazione del PNRR del Ministero della Salute, che ha sottolineato come “l’Umbria stia costruendo una delle esperienze più avanzate nel panorama nazionale. La sanità pubblica può essere moderna, competente e centrata sulla persona”.

Con la nomina di un manager affidabile e il lancio di una visione chiara, condivisa e tecnologicamente solida, la sanità umbra entra in una nuova fase. Con l'obiettivo di sviluppare innovazione, accessibilità e integrazione come parole chiave del prossimo decennio.

AUTORE
foto autore
Federico Zacaglioni
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE