11 Apr, 2025 - 16:00

Perugia, subì calci e pugni perché voleva convertirsi al cristianesimo: condannati 3 tunisini

Perugia, subì calci e pugni perché voleva convertirsi al cristianesimo: condannati 3 tunisini

Subì un'aggressione perché volevo cambiare religione. L'episodio increscioso capitò il 12 novembre 2023 a Ponte San Giovanni. Sono stati condannati i tre cittadini tunisini (arrestati lo scorso anno dalla Polizia di Stato locale e dal personale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione). La Corte di Giustizia di Perugia si è espressa sugli autori del brutale attacco ai danni del 28enne: riportò frattura di una vertebra e altre lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. 

Voleva cambiare religione: subì una pesante aggressione

Erano stati arrestati lo scorso anno dalla Polizia di Stato di Perugia e hanno ricevuto delle condanne importanti i tre tunisini autori di una violenta aggressione nei confronti di un loro connazionale, "reo" di voler cambiare religione.

I fatti risalgono al 12 novembre 2023. Un 28enne, mentre passeggiava a Ponte San Giovanni con un amico, fu avvicinato da tre cittadini tunisini. Il malcapitato fu accusato di "frequentare la chiesa dei cristiani", visto che da alcuni mesi frequentava una parrocchia cattolica della città. La vittima fu minacciata e colpita con calci e pugni, oltre che essere derubata di una catenina prima di riuscire a fuggire.

Gravi ferite riportate dal 28enne

Il cittadino tunisino, vittima dell'aggressione, aveva riportato la frattura di una vertebra e lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. 

La seconda aggressione arrivò nei giorni a seguire, il 17 novembre. Due degli assalitori tornarono a minacciare il giovane che subì violenza verbale e fisica: la "richiesta" era di ritirare la denuncia e di abbandonare il percorso di fede cattolica.

Condanne pesanti per i tre tunisini

Il Tribunale di Perugia ha condannato uno dei tre imputati a tre anni e due mesi di reclusione e a una multa di 800 euro; per gli altri due la pena è stata di quattro anni e due mesi, con una multa di 1.200 euro ciascuno.

Tutti e tre sono stati interdetti dai pubblici uffici per cinque anni e sarà eseguita nei loro confronti l’espulsione dal territorio nazionale una volta scontata la pena. Oltre alla condanna penale, i tre dovranno risarcire la vittima per i danni subiti.

Il 28enne ha avuto gran coraggio nel sporgere denuncia: il giovane si è costituto parte civile tramite l’avvocato Anna Maria Bernardini.

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Emanuele Landi
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