16 Oct, 2025 - 13:30

Perugia, 49enne a processo per maltrattamenti: colpì la fidanzata con un pugno davanti al figlio

Perugia, 49enne a processo per maltrattamenti: colpì la fidanzata con un pugno davanti al figlio

Si è svolta l'udienza preliminare al tribunale di Perugia ai danni di un cittadino calabrese di 49 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia ai danni della compagna. A processo l'uomo che avrebbe minacciato e colpito l'ex fidanzata anche di fronte al figlio.

Perugia, maltrattementi ai danni della fidanzata: 49enne a processo

Uno dei tanti casi di maltrattamenti in famiglia. L’uomo, secondo il pm di Perugia, avrebbe sottoposto la donna a diverse violenze ripetute sia dal punto di vista fisico che verbale, come ingiurie, minacce, percosse e lesioni, in un clima di paura e tensione costante.

L’imputato, da quanto emerso dalle indagini, avrebbe più volte aggredito la fidanzata, anche durante la gravidanza e in presenza del figlio minore. A giugno 2019, di fatti, dopo un litigio, l’uomo avrebbe colpito la fidanzata con dei pugni rompendole le ossa nasali davanti al minore.

Questo è solo uno dei tanti casi di violenza fisica perpetrati dal 49enne che in diversi momenti avrebbe colpito la donna con calci, pugni, prendendola per il collo e minacciandola con epiteti offensivi.

Un quadro di minacce e violenza fisica

L’imputato, da quanto si apprende nelle carte, avrebbe offeso la donna con insulti e denigrazioni reiterate, con frasi offensive come "brutta grassona, drogata, alcolizzata, pazza".

L'uomo avrebbe anche minacciato di morte l'ex fidanzata con numerosi messaggi vocali Whatsapp dai toni intimidatori, del tipo "vengo là, ti trovo… ti faccio perdere tutto… a costo di perderci tutti e tre"

I messaggi venivano mandati anche al datore di lavoro della persona offesa, nei quali si diceva che la donna fosse una tossica e alcolista e che andava licenziata.

Le contestazioni del pm e la prossima udienza

Tra le contestazioni ci sarebbe anche quella di aver danneggiato alcuni vasi cinesi presenti nell’abitazione, con la porta presa a calci e danneggiata

Il pubblico ministero contesta l’aggravante di aver commesso i fatti su una donna in stato di gravidanza e davanti al figlio minore

L’imputato, difeso dall’avvocato Saschia Soli, comparirà di nuovo davanti al giudice il 16 dicembre, mediante la richiesta di rito abbreviato.

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Emanuele Landi
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