Una pattuglia della Polizia di Stato ha trasformato un semplice controllo stradale in una scoperta inquietante. È accaduto lungo Strada Trasimeno Ovest, dove gli agenti hanno intercettato un’auto che procedeva con un comportamento ritenuto anomalo. Da quel momento, una verifica di routine si è presto trasformata in un nuovo capitolo dell’attività di contrasto ai reati predatori in provincia.
A finire nei guai è stato un 25enne di origine albanese, già noto alle forze dell’ordine per vicende legate a strumenti da scasso e per episodi di ricettazione. Il giovane, una volta fermato, non ha saputo giustificare ciò che gli agenti hanno poi rinvenuto all’interno dell’abitacolo: un vero e proprio kit sospetto, composto da oggetti di provenienza dubbia e attrezzi che nulla avevano a che vedere con un normale utilizzo quotidiano.
Secondo quanto ricostruito, i poliziotti si sarebbero insospettiti per la condotta irregolare del veicolo. Una volta avvicinati al conducente e verificata l’identità, gli agenti hanno deciso di approfondire il controllo, considerando anche i precedenti del ragazzo.
La perquisizione del mezzo ha confermato i timori:
Di fronte alle domande dei poliziotti, il 25enne non avrebbe fornito alcuna spiegazione concreta o credibile. Nessuna ricevuta, nessuna indicazione su eventuali proprietari degli oggetti, nessun motivo plausibile per avere con sé quel tipo di attrezzatura.
L’uomo è stato immediatamente condotto in Questura per ulteriori accertamenti. Dopo le verifiche di rito, considerate le circostanze e i precedenti, il giovane è stato deferito all’Autorità Giudiziaria. Tutto ciò che era presente nel veicolo è stato sequestrato e messo a disposizione degli investigatori, che ora procederanno alle verifiche utili a risalire ai legittimi proprietari degli oggetti ritrovati o ad eventuali collegamenti con furti avvenuti recentemente nella zona.
Parallelamente all’operazione avvenuta lungo la Trasimeno Ovest, la Polizia di Stato ha messo in campo un dispositivo di controllo straordinario nei comuni di Città di Castello e Umbertide. L’obiettivo è fronteggiare con decisione i reati predatori, che negli ultimi mesi hanno riguardato soprattutto furti in abitazione e colpi nelle zone più isolate.
L’attività, svolta nei giorni scorsi, ha visto impegnate le volanti del Commissariato di Città di Castello, affiancate dagli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Umbria–Marche. I controlli sono stati pianificati nelle ore serali e notturne, momenti in cui più spesso vengono registrati movimenti sospetti o tentativi di intrusione.
Le pattuglie hanno presidiano diversi punti strategici: accessi ai centri urbani, aree industriali, piazze maggiormente frequentate, strade solitamente isolate e persino zone limitrofe a chiese e quartieri residenziali. La presenza costante degli agenti ha avuto una duplice funzione: prevenire eventuali furti e garantire un maggiore senso di sicurezza alla popolazione.
L’operazione ha già portato a risultati concreti. A Umbertide, durante il servizio effettuato sabato sera, sono state identificate oltre 60 persone e controllati 30 veicoli. L’attenzione è stata rivolta in particolare alle zone che nei mesi scorsi avevano registrato segnalazioni di furti o movimenti sospetti.
Il monitoraggio è poi proseguito lunedì a Città di Castello, dove gli agenti hanno fermato più di 90 persone e verificato oltre 40 mezzi. Nel corso delle verifiche è stata anche elevata una sanzione amministrativa a un automobilista trovato alla guida di un veicolo privo della revisione obbligatoria. Le operazioni proseguiranno anche nei prossimi giorni, come sottolineato dalla Polizia di Stato, che continuerà a mantenere alta l’attenzione sulle aree più sensibili della provincia.
Una strategia che punta a un approccio dinamico e continuo: controlli mirati, presenza territoriale costante, interventi tempestivi come quello che ha portato alla denuncia del 25enne fermato lungo la Trasimeno Ovest. Tutti tasselli di un piano più ampio volto ad aumentare la sicurezza dei cittadini e a frenare la diffusione dei reati contro il patrimonio.