11 Nov, 2025 - 18:00

Perugia, 19enne passa col rosso: Carabinieri lo fermano e trovano droga in auto

Perugia, 19enne passa col rosso: Carabinieri lo fermano e trovano droga in auto

Un'infrazione stradale si è trasformata in un arresto per spaccio di droga a Ponte Valleceppi, frazione di Perugia, dove i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia hanno fermato un giovane di 19 anni, di origine albanese, dopo che aveva ignorato un semaforo rosso. Il controllo di routine ha rivelato molto di più di un semplice mancato stop: all’interno dell’auto, i militari hanno trovato undici involucri termosaldati contenenti 7,6 grammi di cocaina, oltre a 1.500 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

Perugia, 19enne passa col rosso e viene arrestato: in auto cocaina e 1.500 euro in contanti

Il ragazzo, subito identificato, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotto presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale dei Carabinieri di via Ruggia, in attesa dell’udienza di convalida. Il fermo è stato poi convalidato dal Giudice del Tribunale di Perugia, che ha disposto la condanna a due anni di reclusione e una multa di 2.000 euro, oltre al nulla osta per l’espulsione dal territorio nazionale, già eseguita dagli agenti operanti.

Secondo quanto emerso, il 19enne non avrebbe opposto resistenza al momento del controllo, ma il suo comportamento nervoso e il tentativo di eludere il posto di blocco hanno insospettito i militari. La perquisizione ha confermato i sospetti: la droga, confezionata in dosi pronte per la vendita, e la somma di denaro in banconote di piccolo taglio lasciavano pochi dubbi sulla natura dell’attività.

Un episodio che conferma come i controlli stradali e l’attenzione delle forze dell’ordine sul territorio perugino siano uno degli strumenti più efficaci per intercettare attività illecite collegate al microspaccio di sostanze stupefacenti, spesso celato dietro comportamenti apparentemente ordinari.

Cosa prevede la legge sulla detenzione ai fini di spaccio

In Italia, la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti è disciplinata dall’articolo 73 del DPR 309/1990, il cosiddetto Testo Unico sugli stupefacenti. La norma punisce chiunque produce, traffica, vende o detiene sostanze stupefacenti o psicotrope con l’intento di distribuirle o cederle a terzi.

La legge distingue tra droghe leggere e pesanti. Nel caso della cocaina, considerata una sostanza ad alto potenziale di danno, le pene sono particolarmente severe: si va da sei a venti anni di reclusione e da 26.000 a 260.000 euro di multa. Quando la quantità sequestrata è limitata e il reato viene ritenuto di lieve entità, l’articolo 73, comma 5, prevede una riduzione della pena: da sei mesi a quattro anni di carcere e una multa fino a 10.000 euro.

Nel caso del 19enne fermato a Perugia, la quantità modesta di cocaina e l’assenza di aggravanti hanno spinto il giudice ad applicare la fattispecie lieve, comminando una condanna a due anni, in linea con i minimi edittali. La giurisprudenza, infatti, valuta diversi elementi per stabilire la gravità del fatto: il numero delle dosi confezionate, la presenza di denaro in contanti, eventuali strumenti per il confezionamento e il comportamento dell’indagato.

In aggiunta, la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti o in stato di alterazione rappresenta un ulteriore aggravante, poiché aumenta il rischio per la sicurezza pubblica. Nel caso specifico, non è emerso che il giovane fosse alla guida sotto l’effetto della cocaina, ma il mancato rispetto del codice della strada ha comunque innescato il controllo che ha portato alla scoperta.

Infine, essendo il ragazzo cittadino straniero, il giudice ha disposto anche il nulla osta all’espulsione, una misura prevista dall’articolo 235 del Codice Penale, che consente di allontanare dallo Stato chi è condannato per determinati reati, in particolare legati a droga e sicurezza pubblica.

Controlli nella movida perugina: decine di persone identificate

Intanto, continua l’attività di prevenzione e controllo nel capoluogo umbro. La sera di sabato 8 novembre, la Polizia di Stato, con il supporto della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia Locale, ha messo in campo un servizio straordinario di controllo del territorio per presidiare i punti caldi della movida perugina.

Le pattuglie si sono concentrate in via Lanzi, via Fratini, via I Maggio e piazza dell’Olmo, zone note per la presenza di bar, locali e un’intensa frequentazione serale. L’obiettivo: contrastare fenomeni di degrado urbano, abuso di alcol e spaccio di droga tra i giovani.

Durante le operazioni sono state identificate 66 persone, tra cui 52 italiani e 14 stranieri, e controllati numerosi veicoli. Un uomo di 48 anni, già noto alle forze dell’ordine e destinatario di un DASPO urbano, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, dopo che l’alcoltest ha evidenziato un tasso di 1,16 g/l, più del doppio del limite consentito.

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Lorenzo Farneti
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