ANAP Confartigianato Terni porta al centro del dibattito una questione che tocca migliaia di cittadini: i dati INPS 2024 fotografano pensioni medie da 894 euro nella provincia di Terni, ben lontane dagli standard regionali e nazionali. Un livello che, per l’Associazione, non è più sostenibile e richiede un intervento politico immediato, proprio nei giorni in cui la Regione Umbria sta definendo il DEFR 2025-2028.

La posizione dell’ANAP Confartigianato Terni non lascia spazio a interpretazioni. Il Presidente del Gruppo Territoriale, Luciano Vittori, definisce i numeri del rendiconto INPS 2024 un vero punto di allarme per la provincia di Terni. Secondo il report, l’importo medio delle pensioni nel territorio si attesta a 894 euro, contro i 1.241 euro della media regionale umbra e i 1.415 euro del dato nazionale.
In apertura del comunicato, Vittori osserva che “un importo medio mensile di circa 894 euro implica che molte pensioni siano prossime o addirittura inferiori alla soglia di povertà”. L’analisi si concentra sulla condizione degli anziani soli o con redditi familiari ridotti, particolarmente esposti all’aumento dell’inflazione, del costo dei servizi essenziali e alla scarsità di reti di supporto territoriali.
L’Associazione evidenzia che questa dinamica contribuisce a un incremento della domanda di welfare, di misure di sostegno sociale e di interventi contro la povertà. Pressioni che ricadono sui servizi pubblici locali già in affanno, con effetti sull’intera filiera socioeconomica del territorio ternano.
Con la discussione del DEFR 2025-2028 in corso, ANAP Confartigianato chiede alla Regione Umbria di introdurre strumenti che possano attenuare questo divario strutturale. Le misure richieste puntano alla tutela dei pensionati più fragili, partendo proprio dalle province dove la distanza rispetto alla media nazionale è più netta.
Nella parte finale del comunicato, Vittori lancia un appello diretto: “Occorre riportare risorse nelle tasche dei cittadini e in modo particolare dei pensionati, che rappresentano una componente fondamentale della nostra comunità e che oggi più che mai necessitano di politiche mirate e di un sostegno concreto”. Un messaggio che rimette al centro la sostenibilità economica della terza età nel Ternano.
La nota diffusa dall’Associazione è arrivata al termine della presentazione del rendiconto sociale INPS 2024, tenuta in una sede territoriale con la partecipazione di istituzioni, rappresentanti sindacali, patronati ed enti del territorio. Nel documento emerge anche un quadro più ampio delle dinamiche socioeconomiche locali. Le entrate contributive del 2024 hanno raggiunto i 273 milioni di euro, con un incremento di circa 9 milioni rispetto al 2023, segnale di una lieve crescita occupazionale che, tuttavia, non basta a compensare l’invecchiamento demografico e la riduzione della forza lavoro attiva.
La Direzione provinciale dell’INPS di Terni ha ribadito il ruolo dell’Istituto come attore non solo previdenziale ma anche sociale, richiamando il valore della trasparenza e la necessità di un dialogo continuo con le realtà locali. Il rendiconto, che include dati su prestazioni pensionistiche, assistenziali e contenzioso amministrativo, rientra nel ciclo di presentazioni destinato a fotografare lo stato della coesione sociale in Umbria.
La riflessione avviata da ANAP Confartigianato Terni si inserisce in questo scenario allargato e chiede che la politica regionale assuma una posizione chiara di fronte a un dato che non consente rinvii. Il tema resta aperto e tocca una delle questioni più sensibili per il futuro economico e sociale dell’Umbria.