20 Nov, 2025 - 15:30

Pedonalizzazione di piazza 40 Martiri: tra timori economici, scelte urbanistiche e un dibattito che infiamma Gubbio

Pedonalizzazione di piazza 40 Martiri: tra timori economici, scelte urbanistiche e un dibattito che infiamma Gubbio

L’analisi: dati, preoccupazioni e prospettive sulla proposta della Giunta Fiorucci

 

Un progetto divisivo: la pedonalizzazione della grande piazza

La Giunta Fiorucci ha avviato un vero e proprio “tour istituzionale” per illustrare la propria visione del futuro di piazza Quaranta Martiri: una pedonalizzazione estesa, dal Monumento ai Caduti alle Logge dei Tiratori, fino all’imbocco di via Cavour.
Si tratta di una proposta discussa in Consiglio comunale il 5 novembre, nella quale – fatto significativo – le forze politiche, comprese parti dell’opposizione, hanno manifestato un orientamento favorevole sul principio generale.

Una convergenza che ha sorpreso molti cittadini, perché il tema sta generando una forte preoccupazione tra commercianti, professionisti e residenti dell’area.
Il rischio, dicono in tanti, è che si ripeta lo scenario di altre parti del centro storico, dove la rarefazione dei servizi e la diminuzione dei flussi quotidiani hanno provocato una lenta desertificazione economica.

Tra scenari economici e impatti reali: cosa dicono i dati sulle pedonalizzazioni

La critica più ricorrente riguarda il possibile impatto sulla rete commerciale dell’area.
È utile ricordare ciò che emerge dagli studi europei sulle pedonalizzazioni:

  • nel breve periodo le attività di vicinato possono registrare cali, soprattutto quelle fondate sulla clientela “di passaggio in auto”;

  • nel medio-lungo periodo, dove le pedonalizzazioni sono accompagnate da parcheggi di corona, navette e un ripensamento dell’arredo urbano, si registrano aumenti dei flussi pedonali, maggior permanenza e una riqualificazione del tessuto economico;

  • la chiave del successo non è “togliere le auto”, ma come si ridisegna lo spazio pubblico e la sua accessibilità.

In assenza di queste condizioni, il rischio diventa concreto: un calo strutturale dei ricavi, come riportano vari casi italiani in zone dove la pedonalizzazione è stata realizzata in modo improvviso o non supportata da servizi adeguati.

È su questo punto che si concentra oggi il dibattito eugubino: la città teme che le condizioni necessarie per un esito positivo non siano state ancora chiarite.

Il caso della Farmacia comunale: un precedente che pesa

Un elemento che alimenta i dubbi è la situazione della Farmacia Comunale di piazza 40 Martiri, che nel 2024 ha registrato 170 mila euro di perdita, in gran parte dovuti ai lavori iniziati a giugno.
Secondo le stime interne, il 2025 potrebbe essere un anno ancora più difficile.

Molti osservatori sottolineano che la clientela, durante i mesi di inaccessibilità e disagi, si è rivolta alle farmacie private, cambiando abitudini in modo che potrebbe rivelarsi irreversibile.

Il timore è che una pedonalizzazione troppo restrittiva riproduca questo meccanismo, rendendo più complicato l’accesso immediato ai servizi essenziali.

Il “tour” dell’assessore Capannelli e l’eredità del progetto Stirati

A illustrare il progetto è l’assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici Spartaco Capannelli, incaricato dalla Giunta Fiorucci di confrontarsi con cittadini e associazioni.

Il progetto che oggi l’amministrazione porta avanti non nasce con Fiorucci, ma ha radici precedenti:
fu infatti promosso dalla Giunta Stirati, con l’assessora Alessia Tasso, che ottenne il finanziamento PNRR immaginando una grande operazione di rigenerazione urbana.

Il paradosso politico, segnalato da diversi analisti, è che un’amministrazione di centrodestra si ritrova ora a sostenere convintamente un’impostazione che discende da una visione urbanistica della precedente amministrazione di centrosinistra.
Un aspetto che alimenta perplessità nel mondo civico e in parte dell’opposizione, che si aspettava una maggiore discontinuità rispetto alle logiche amministrative del passato.

Preoccupazioni reali: accessibilità, parcheggi, mobilità

Il nodo centrale resta questo: come si arriverà a piazza 40 Martiri?
Le associazioni dei commercianti chiedono risposte precise su:

  • parcheggi di corona e loro tariffe;

  • navette frequenti, affidabili e con orari prolungati;

  • fasce orarie adeguate per carico e scarico merci;

  • percorsi pedonali e ciclabili protetti;

  • sicurezza serale e valorizzazione dell’arredo urbano.

Senza queste garanzie, la pedonalizzazione rischia di indebolire ulteriormente le attività professionali e commerciali, riducendo la fruibilità quotidiana della piazza, soprattutto per anziani, utenti con mobilità ridotta e famiglie.

Verso un equilibrio possibile: la città chiede un confronto reale

Se la pedonalizzazione può rappresentare una scommessa di modernizzazione urbana, è altrettanto vero che la città ha bisogno di rassicurazioni, non di annunci.

Non bastano le slide; servono:

  • studi di impatto economico indipendenti;

  • simulazioni di flussi e mobilità;

  • garanzie sui parcheggi;

  • un cronoprogramma dettagliato;

  • un percorso partecipato con commercianti e residenti.

Perché – ed è il punto cruciale – una pedonalizzazione funziona solo se porta più persone, non meno, in una piazza.

Tra ambizioni urbane e realtà economiche

La Gubbio di oggi è chiamata a una scelta delicata: trasformare il cuore della città in uno spazio più vivibile e moderno, senza però compromettere la sopravvivenza delle attività che lo fanno vivere ogni giorno.

Il dibattito è aperto, e il progetto di piazza 40 Martiri sarà un banco di prova decisivo per la Giunta Fiorucci:
riuscirà a coniugare visione urbana, vitalità economica e ascolto reale della comunità?
La risposta non può essere ideologica: deve basarsi su dati, dialogo e una progettazione capace di tenere insieme storia, funzionalità ed economia locale.

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Mario Farneti
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