Nel pomeriggio di mercoledì 18 giugno 2025 la storica Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, a Perugia, ha ospitato un incontro speciale con Patrizio Oliva, leggenda del pugilato italiano. L’occasione è stata la presentazione del libro autobiografico “Patrizio Oliva: la mia storia”, curato dal giornalista Dario Torromeo. In prima fila, appassionati e giovani atleti hanno accolto l’ex pugile napoletano, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca 1980 e campione del mondo tra i professionisti. L’evento, patrocinato dal Comune di Perugia, ha visto Oliva tornare a condividere la sua esperienza di vita e di sport in una cornice affascinante e gremita di pubblico.
Patrizio Oliva è apparso emozionato e sorridente mentre percorreva la navata centrale della Sala dei Notari, salutando i presenti con calore. Prima di lui, il giornalista Dario Torromeo ha introdotto brevemente il volume, sottolineando come nelle sue pagine emerga “la storia di un uomo e di un campione”. L’atmosfera era carica di aspettative quando Oliva ha preso la parola, portando immediatamente l’attenzione sulla forza dei sogni e dei valori che lo hanno guidato sul ring e nella vita.
Fin dalle prime battute del suo intervento, Oliva ha voluto parlare ai cuori dei più giovani, rievocando il bambino che è stato. Con voce ferma ma carica di emozione, ha confessato: “Se potessi parlare al me bambino, direi quello che dico ai miei giovani, di sognare”. È un invito sentito, quello del campione, a non smettere mai di coltivare aspirazioni profonde. Subito dopo ha aggiunto che “i sogni sono importanti, ci fanno credere in noi stessi”, ribadendo come la fiducia nei propri mezzi nasca proprio dalla capacità di immaginare traguardi ambiziosi.
Oliva ha raccontato con tono narrativo episodi della sua infanzia difficile nei vicoli di Napoli e di come il pugilato abbia canalizzato le sue energie verso un obiettivo. Ha ricordato al pubblico che anche la sua medaglia olimpica è nata da un sogno coltivato fin da ragazzo. Di fronte a un’attenta platea, nella quale sedevano anche alcune giovani atlete under 17del settore pugilistico regionale, l’ex campione ha insistito sul fatto che ogni grande impresa sportiva inizia da un sogno: “Sognare mi ha permesso di diventare quello che sono” – ha spiegato – “e oggi dico a voi giovani di non aver paura di credere nei vostri sogni”. Le parole di Oliva risuonano sotto le volte affrescate della Sala, dipingendo nell’aria la stessa passione che lo accompagnò sul ring.
Rivolgendosi soprattutto ai ragazzi e alle ragazze presenti, Patrizio Oliva ha voluto anche parlare di impegno e resilienza. “Non bisogna mai perdere di vista l’obiettivo... ve lo dico con il cuore”, ha affermato con enfasi, esortando i giovani a dare il massimo in ogni allenamento e in ogni ambito della vita. Nel suo consiglio c’è l’eco di mille allenamenti all’alba e di sacrifici quotidiani: se ci si abitua a fare le cose a metà nello sport, lo si farà anche nella vita, ha ammonito, lasciando intendere che la disciplina sportiva è una grande scuola di carattere.
Oliva non ha edulcorato le difficoltà, anzi. Ha condiviso aneddoti sulle proprie sconfitte sul ring, spiegando quanto sia fondamentale saperle accettare e imparare da esse. Ha invitato i giovani a non abbattersi “in caso di una sconfitta”, ma a riconoscere le proprie debolezze per trasformarle “in punti di forza”. Ogni caduta, ha suggerito, può insegnare qualcosa se affrontata con umiltà. Il campione ha poi voluto sottolineare l’importanza dello studio e della formazione personale: così come i muscoli vanno allenati, anche la mente deve crescere. “Studiare è fondamentale per migliorarci”, ha ricordato, strappando un applauso convinto dalla platea. In un’epoca di successi facili e modelli spesso effimeri, la lezione di Oliva sul valore del sacrificio e della perseveranza ha colpito nel segno, offrendo ai giovani un modello positivo dentro e fuori dal ring.
Tra il pubblico non sono mancati volti noti del mondo del pugilato venuti ad omaggiare l’amico e collega. In sala erano presenti, tra gli altri, Franco Falcinelli, presidente onorario della Federazione Pugilistica Italiana, e Gianfranco Rosi, ex campione mondiale e simbolo storico di questo sport. La loro partecipazione, così come quella di altre figure di spicco segnalate dagli organizzatori, ha trasformato l’evento in una piccola riunione di famiglia del pugilato italiano. Gli abbracci calorosi e i sorrisi tra Oliva e gli altri campioni presenti hanno testimoniato l’affetto e il rispetto che circondano l’ex pugile partenopeo. In un angolo della Sala, giovani atlete con gli occhi pieni di ammirazione osservavano quei campioni di ieri e di oggi tutti insieme, assaporando l’ispirazione che solo questi incontri sanno regalare.
A fine evento ha preso la parola Pierluigi Vossi, assessore comunale allo Sport di Perugia, che ha voluto sottolineare il significato profondo della giornata. Vossi ha parlato di “orgoglio” per aver ospitato in città un esempio come Oliva, definendo la sua “una storia bellissima, di un ragazzo che con equilibrio è diventato un grande campione”. L’assessore ha inoltre dichiarato di essere “affascinato da sempre dalla boxe, dai sacrifici e dalle ore di palestra che solo chi conosce l’ambiente può comprendere”. Parole che mettono in luce il valore educativo e umano di uno sport spesso considerato duro, ma capace di formare individui tenaci e leali. Mentre le luci iniziavano ad affievolirsi sulla Sala dei Notari, le ultime copie autografate del libro passavano di mano in mano tra il pubblico: nell’aria rimaneva la lezione di Patrizio Oliva, un messaggio di sogni, sacrifici e cuore che i giovani porteranno con sé ben oltre quella sera perugina.