17 Jul, 2025 - 14:35

A Umbria Jazz la pasta è solidale. Per la prima volta c'è lo stand di Fondazione Ant

A Umbria Jazz la pasta è solidale. Per la prima volta c'è lo stand di Fondazione Ant

Umbria Jazz si avvia alle battute finali dell'edizione 2025. Musica, grandi ospiti, un'imponente macchina organizzativa e un'atmosfera impareggiabile sono gli ingredienti eccellenti per il festival jazzistico più rinomato d'Europa. E da quest'anno c'è anche un gusto in più: quello della solidarietà.

Per la prima volta infatti alla kermesse perugina è presente lo stand della Fondazione Ant (Assistenza nazionale tumori) che si occupa di assistere gratuitamente i malati oncologici in tutta Italia, con la sua 'Pasta del cuore'. Fino al 20 luglio i volontari di Ant saranno in Piazza Italia con la nuova confezione della pasta e altri gadget. 

Arte e eccellenze locali per la pasta solidale. La confezione è a sorpresa

"Un piatto di pasta può essere molto più di un gesto quotidiano: può diventare un messaggio di affetto, un modo per prendersi cura, per fare la differenza" scrivono da Fondazione Ant.

È nata così la Pasta del cuore che ha visto la collaborazione di un'eccellenza locale, ovvero l'Antico Pastificio Umbro con Sabrina Ferrero, in arte Burabacio, illustratice e autrice che per il packaging ha avuto un'idea brillante. La confezione della pasta è infatti un oggetto creativo che si può colorare e riutilizzare. Anche questo messaggio importante: non gettare, ma trasformare, non ignorare, ma curare".

All’interno della confezione ci sono 3 pacchi da 500 grammi di fusilloni, paccheri e pennotte integrali, realizzati con semole di alta qualità e lavorati secondo i metodi della tradizione artigianale. Insieme alla pasta c'è anche una scatola di pastelli da utilizzare per reinventarla e personalizzarla, oltre a una selezione di ricette alimentari curate da Enrico Ruggeri, nutrizionista della Fondazione Ant. "Un piccolo ricettario pensato non solo per accompagnare la pasta in tavola, ma per promuovere una cultura dell’alimentazione consapevole".

"Un progetto - concludono dalla Fondazione - che ancora una volta unisce la qualità delle eccellenze della regione alla missione quotidiana della Fondazione: offrire assistenza medica specialistica e gratuita a domicilio alle persone malate di tumore".

Fondazione Ant, da quasi cinquant'anni al fiaco dei malati oncologici

Nata nel 1978 a Bologna ad opera dell'oncologo Franco Pannuti, Fondazione Ant nel corso degli anni ha assistito circa 150mila persone malate di tumore. Attiva oltre che nell'assistenza, anche sul fronte della ricerca, della prevenzione, della comunicazione e della formazione, Fondazione Ant può contare su èquipe multidisciplinari che garantiscono la completa presa in carico dei malati assicurando cure specialistiche di tipo ospedaliero e medico-assistenziale. Oltre ai professionisti, Ant si avvale di una nutrita schiera di volontari che si dedica alle attività di raccolta fondi. Proprio come sta avvenendo in questi giorni a Perugia.

Ant è attiva in tutta Italia con delegazioni e diversi 'Charity Point' che si occupano, oltre che della raccolta fondi, anche di tessere relazioni, raccogliere idee e spunti per per i progetti. 

Il messaggio di Pannuti è sempre vivo. Il principio dell'Eubiosia

Pannuti, spentosi nell'ottobre del 2018, fin dagli anni '80 ha promosso strenuamente il 'Progetto Eubiosia' reso operativo nel 1985, che ha come obiettivo l'assistenza medico-specialistica domiciliare gratuita rivolta ai malati oncologici e alle loro famiglie. Una visione profondamente umana della malattia che pone al centro la dignità della vita e la sua difesa, senza mai lasciare solo o indietro nessuno.

"L’idea che negli anni ho coltivato dell’oncologia è un’idea globale che significa prevenzione, ricerca e assistenza. Ma è soprattutto amore. Anche in oncologia bisogna saper infondere amore: i malati ci chiedono di non essere lasciati soli e di non soffrire – queste le parole del professor Pannuti –. Ant è nata proprio per rispondere, con amore, al richiamo della sofferenza e diffondere quel principio dell’Eubiosia, intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, dal primo fino all’ultimo respiro".

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Sara Costanzi
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