23 Oct, 2025 - 10:30

Passignano sul Trasimeno, ragazzo trovato morto al Pidocchietto: ipotesi overdose, indagini in corso

Passignano sul Trasimeno, ragazzo trovato morto al Pidocchietto: ipotesi overdose, indagini in corso

Un giovane di 27 anni è stato trovato senza vita nell’area verde del Pidocchietto, a Passignano sul Trasimeno. A imbattersi nel corpo, nelle prime ore del mattino, è stato il padre che lo stava cercando da ore. L’ipotesi di una overdose è al momento la pista principale, ma gli accertamenti in corso dovranno chiarire ogni passaggio. Ambulanza del 118 e carabinieri sono intervenuti immediatamente: per il ragazzo, però, non c’era più nulla da fare. La comunità è sotto shock e chiede risposte rapide.

Trasimeno, niente da fare per il ragazzo di Passignano: sospetta overdose, proseguono le indagini

La chiamata ai soccorsi è partita appena il padre ha raggiunto il punto dell’area verde in cui ha notato il corpo del figlio. L’equipaggio del 118 ha tentato le verifiche di rito, ma ha potuto solo constatare il decesso. Nel giro di pochi minuti sono arrivati i carabinieri della Compagnia competente che hanno isolato il perimetro, raccolto i primi elementi e ascoltato il familiare su orari, spostamenti e contatti avuti nelle ore precedenti.

L’area del Pidocchietto, molto frequentata da residenti e sportivi, è stata tenuta a distanza per consentire ai militari e al medico legale di operare in sicurezza. Le prime informazioni convergono verso un decesso compatibile con l’abuso di sostanze, ma ogni dettaglio resta oggetto di verifica.

Le indagini: autopsia e tracciatura delle ultime ore

La procura è orientata a disporre l’autopsia per accertare con certezza la causa della morte e, soprattutto, per ottenere riscontri tossicologici utili a confermare — o smentire — la pista dell’overdose. Gli investigatori stanno ricostruendo le ultime ore del giovane, incrociando testimonianze, movimenti del telefono, eventuali telecamere di contesto e messaggi scambiati con amici e conoscenti.

Si lavora anche per capire dove il ragazzo possa aver reperito eventuali sostanze e se fosse solo o in compagnia al momento dell’assunzione. Un’attività che procede su due binari: quello della cronaca del decesso e quello — più ampio — di un possibile canale di approvvigionamento, con l’obiettivo di risalire a passaggi e responsabilità nella filiera dello spaccio.

La voce del sindaco: il dolore di una comunità e il dovere di reagire

La notizia ha toccato nel profondo Passignano sul Trasimeno. Il sindaco Sandro Pasquali ha affidato alle prime ore successive al fatto un messaggio e una riflessione. "È morto un ragazzo, di 27 anni. Le prime notizie dei media parlano di overdose. Sulle cause che portano a questo potremmo discutere a fondo, senza trovare, purtroppo, soluzioni logiche", si legge nel post social.

E ancora: "C’è un dato di fatto tremendo, scontato per quanto grave: quando la droga entra nelle famiglie, le distrugge, come un male, le lavora nel profondo portandole in una situazione di estrema fragilità".

Il primo cittadino ha anche aggiunto: "Lo Stato diventa spesso impotente, nella ricerca affannosa di trovare la provenienza della sostanza che ha causato la morte. Magari si troveranno i responsabili, ma le ragioni più profonde, forse, risiedono altrove. È un lavoro complesso quello che siamo chiamati a fare, almeno come autorità morali oltre che istituzionali. Speriamo di muovere le coscienze, già sarebbe un buon segnale, specie in prospettiva. Alla famiglia, agli amici, alla comunità che si è stretta intorno alla famiglia, un abbraccio sincero".

Prevenzione e prossimi passi: gli accertamenti che faranno chiarezza

Nelle prossime ore l’autopsia e gli esami di laboratorio indicheranno con precisione le cause del decesso e, nel caso di assunzione di stupefacenti, la tipologia di sostanza e le eventuali interazioni con altri farmaci o alcol. Parallelamente, i carabinieri stanno verificando movimenti e frequentazioni per delimitare il quadro. Se dovessero emergere elementi sui canali di fornitura, si aprirebbe una fase investigativa dedicata al contrasto dello spaccio nell’area del Trasimeno. Intanto l’amministrazione comunale e il territorio si interrogano su nuove azioni di prevenzione, ascolto e prossimità: dai percorsi nelle scuole ai presidi informali nelle zone sensibili, perché la cronaca di oggi non resti solo una pagina nera ma l’avvio di una risposta collettiva.

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Giorgia Sdei
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