26 Jul, 2025 - 12:05

Parco Ranghiasci Brancaleoni: accordo tra Comune di Gubbio e Provincia di Perugia per la riqualificazione e i nuovi percorsi tematici

Parco Ranghiasci Brancaleoni: accordo tra Comune di Gubbio e Provincia di Perugia per la riqualificazione e i nuovi percorsi tematici

Il Parco Ranghiasci Brancaleoni, uno dei polmoni verdi più suggestivi del centro storico di Gubbio, sarà presto oggetto di una profonda opera di valorizzazione e riqualificazione, grazie all'accordo di partenariato tra il Comune di Gubbio e la Provincia di Perugia.

Firmato ufficialmente nei giorni scorsi, il protocollo prevede un intervento strategico sull’intera area del parco, con l'obiettivo di renderla più fruibile, accessibile e integrata all’interno dell’offerta culturale, turistica e paesaggistica della città. Un progetto ambizioso che si inserisce all’interno del bando regionale SRD07 – Investimenti in infrastrutture per l'agricoltura e per lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali – Azione 4.

Un patrimonio condiviso tra Comune e Provincia

Il Parco Ranghiasci, incastonato nel cuore medievale di Gubbio e disteso lungo le pendici del monte Ingino, è un bene in comproprietà al 50% tra il Comune di Gubbio e la Provincia di Perugia. Si tratta di una realtà unica, che unisce elementi naturali, architettonici e culturali, frequentata da cittadini, famiglie, studenti e turisti in cerca di tranquillità e bellezza.

Proprio per la sua importanza storica e paesaggistica, le due amministrazioni hanno deciso di unire le forze per rilanciare il Parco, con un progetto condiviso che punta sulla progettazione e realizzazione di quattro percorsi tematici, capaci di raccontare e valorizzare la complessità e le potenzialità dell’area.

Quattro percorsi per raccontare il Parco e il territorio

Il piano prevede la realizzazione di:

  • Percorso del Verde, dedicato alla flora, al paesaggio e alla biodiversità;

  • Percorso Architettonico, per scoprire le architetture storiche e gli elementi artistici del parco;

  • Percorso Culturale, pensato per offrire un’esperienza narrativa e didattica legata alla storia di Gubbio;

  • Percorso del Benessere, che proporrà attività di movimento e relax all’aria aperta, valorizzando la dimensione salutistica del contesto.

Tutti e quattro i percorsi saranno interconnessi e collegati al più ampio “Percorso Frate Lupo”, l’itinerario spirituale che unisce la Chiesa della Vittorina alla Basilica di Sant’Ubaldo, sulla sommità del monte Ingino. Una rete che mira a costruire un sistema culturale e ambientale diffuso, capace di attrarre un pubblico ampio e variegato.

Gubbio capofila del progetto

Nel nuovo accordo, il Comune di Gubbio assume il ruolo di capofila del progetto, con le seguenti responsabilità:

  • Coordinamento tecnico e amministrativo delle attività progettuali;

  • Esecuzione degli interventi e rendicontazione finale;

  • Gestione dei rapporti con enti finanziatori (Regione Umbria, UE, eventuali partner privati) e con tutti i soggetti coinvolti.

La Provincia di Perugia, da parte sua, si impegna a collaborare attivamente alle iniziative di valorizzazione e promozione, apportando il proprio know-how e supportando la visibilità dell’intervento a livello regionale.

Si tratta di un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale per valorizzare un bene comune. Il Parco Ranghiasci è parte della nostra identità e va restituito alla cittadinanza con nuovi contenuti e servizi.

Fondi pubblici e cofinanziamento congiunto

La partecipazione al bando regionale SRD07 – Azione 4 consentirà di accedere a finanziamenti fino al 90% dei costi ammissibili per la realizzazione del progetto. Il restante 10% sarà cofinanziato dai due enti, proporzionalmente alla proprietà del bene e nei limiti delle disponibilità economiche previste a bilancio.

L’intervento non sarà realizzato se non verrà prima ammesso al finanziamento regionale.La qualità del progetto, la rilevanza del bene e la sinergia istituzionale rappresentano elementi forti.

Validità dell’accordo e prospettiva quinquennale

L’accordo ha una validità di cinque anni dalla data di sottoscrizione. Questo permette una pianificazione ampia, anche in vista di eventuali progetti successivi o integrativi, compresi quelli legati a turismo lento, accessibilità per persone con disabilità, mobilità sostenibile e digitalizzazione del patrimonio.

Si prevede infatti la possibilità futura di implementare strumenti multimediali, pannelli informativi in più lingue, QR code per percorsi interattivi e la creazione di una mappa turistica digitale del Parco.

Un parco, mille storie: dalla natura alla spiritualità

Il Parco Ranghiasci Brancaleoni è più di un semplice giardino storico. È un luogo simbolico, dove si intrecciano storia, spiritualità, paesaggio e memoria collettiva. Realizzato nel XIX secolo sull’area un tempo occupata dal Castello di Porta dell’Angelo, il Parco conserva resti delle antiche fortificazioni, alberi secolari, percorsi panoramici, fontane storiche e una visuale straordinaria sul centro medievale e il monte Ingino.

Luogo di passeggiate, incontri culturali, eventi pubblici e attività educative, Ranghiasci è un punto di riferimento per la comunità eugubina, ma ha anche grandi potenzialità attrattive sul piano turistico e formativo.

Una visione strategica per Gubbio

Questo progetto si inserisce nel più ampio piano di rilancio turistico e culturale che il Comune di Gubbio sta portando avanti in sinergia con Regione, Provincia e realtà associative.

Gli obiettivi sono chiari:

  • Valorizzare il patrimonio storico-ambientale;

  • Creare nuove opportunità per il turismo esperienziale;

  • Promuovere la cultura del benessere e della sostenibilità;

  • Rendere accessibili i beni culturali a un pubblico più ampio.

Il Parco Ranghiasci, in questo senso, diventa simbolo e laboratorio di innovazione culturale e ambientale.

Un modello replicabile per l’Umbria

L’accordo tra Comune di Gubbio e Provincia di Perugia rappresenta un esempio virtuoso di gestione condivisa del patrimonio pubblico, in cui istituzioni diverse mettono a sistema risorse, competenze e visione per creare valore per il territorio.

L’intervento sul Parco Ranghiasci potrebbe diventare un modello replicabile in altri contesti umbri, dimostrando che la cultura, se ben gestita, può essere motore di sviluppo duraturo e inclusivo.

Non è solo infatti una questione di giardini o percorsi: è una questione di futuro. Di come vogliamo abitare e raccontare i luoghi che ci definiscono.

Con l’avvio di questo progetto, Gubbio conferma la propria vocazione: essere un luogo dove la storia si vive e si rinnova ogni giorno, anche tra i sentieri di un antico parco nel cuore della città.

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Mario Farneti
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