Il problema dei parcheggi a pagamento a Gubbio ha recentemente suscitato discussioni e dibattiti tra cittadini e amministratori, a seguito di una serie di modifiche alla regolamentazione delle aree di sosta comunali. La nuova amministrazione ha introdotto la variazioni per riequilibrare il bilancio e rispettare il contratto con la S.I.S. (Segnaletica Industriale Stradale), la società che gestisce le aree di parcheggio a pagamento della città. Questo contratto, firmato nel 2022 dalla precedente amministrazione, si è rivelato difficile da mantenere senza generare perdite per la società, e ha richiesto interventi correttivi per garantire un equilibrio economico-finanziario.
Il contratto stipulato tra il Comune di Gubbio e la S.I.S. nel novembre 2022 è stato progettato per migliorare la gestione dei parcheggi, con l’intento di ottimizzare l'uso delle aree di sosta e contribuire alle entrate comunali. Tuttavia, l’applicazione delle disposizioni contrattuali ha subito diverse modifiche nel tempo, principalmente a causa di decisioni unilaterali dell’amministrazione che hanno impattato l’equilibrio economico della gestione. In effetti, come indicato in una comunicazione inviata da S.I.S. il 7 settembre 2023, tali variazioni hanno causato un grave nocumento sotto il profilo economico della concessione, al punto che la società ha stimato perdite attorno ai 300.000 euro.
Di fronte a questa situazione, la S.I.S. ha espresso più volte la sua contrarietà e ha ribadito, sia tramite una PEC datata 12 settembre 2023 sia durante incontri successivi, la necessità di adottare misure per ripristinare l’equilibrio economico del contratto. In caso contrario, la società avrebbe valutato la possibilità di rescindere il contratto, un'eventualità che avrebbe avuto conseguenze finanziarie e legali molto pesanti per il Comune di Gubbio.
Le modifiche attive dal 26 ottobre 2024 rappresentano un tentativo di risolvere la situazione senza arrivare alla rescissione contrattuale. Il nuovo schema di regolamentazione della sosta a pagamento copre diverse aree della città e include sia zone a pagamento, sia zone di sosta libera, sia aree regolate con disco orario.
Le modifiche introdotte nei parcheggi a pagamento hanno suscitato diverse reazioni tra i residenti e gli operatori economici della zona. Alcuni cittadini hanno espresso preoccupazione per l’aumento delle aree dei parcheggi a pagamento, che potrebbe scoraggiare i visitatori e danneggiare le attività commerciali del centro storico. D’altro canto, c’è chi sostiene che una gestione regolata della sosta possa contribuire a un utilizzo più efficiente dei parcheggi, riducendo il congestionamento e incentivando l’uso dei trasporti pubblici.
Tuttavia, le critiche principali riguardano il fatto che queste decisioni sono state prese senza un coinvolgimento diretto della cittadinanza, che ha visto imporsi regolamenti spesso percepiti come penalizzanti. In particolare, la prospettiva di rendere a pagamento l'area sinistra del parcheggio dell'ex Seminario ha suscitato diverse perplessità, poiché molti residenti utilizzano quest’area come parcheggio di lunga durata.
Dal punto di vista dell’amministrazione, il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario del contratto con S.I.S. è una priorità imprescindibile. La gestione delle aree di sosta a pagamento rappresenta una fonte di entrate per la città e, nel contesto attuale, rescindere il contratto con la S.I.S. sarebbe troppo oneroso e complesso. Pertanto, l’introduzione di nuove aree a pagamento e la regolamentazione più stringente delle soste sono misure necessarie per evitare ripercussioni economiche e legali ancora più gravi.
L’amministrazione ha sottolineato che le nuove disposizioni, pur rappresentando una misura correttiva rispetto alle modifiche precedenti, saranno temporanee, con scadenze prefissate al 30 giugno 2025. A quella data, la situazione sarà nuovamente valutata, con l'analisi di soluzioni alternative per evitare di penalizzare eccessivamente i residenti e i visitatori.