Aumenta l’attesa ad Assisi per l’arrivo di Papa Leone XIV, che domani sarà nella città serafica per una visita densa di significato religioso e istituzionale. Un appuntamento che intreccia tradizione, storia e attualità, inserendosi nel percorso che il Pontefice sta compiendo con la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) durante l’assemblea generale in corso in questi giorni.
La visita di Papa Leone XIV si inserisce in una lunga tradizione di pellegrinaggi papali ad Assisi, iniziata quasi otto secoli fa. Fu Gregorio IX, nel 1228, il primo pontefice a raggiungere la città umbra per canonizzare San Francesco, allora sepolto provvisoriamente a San Giorgio. Da allora altri diciannove Papi hanno varcato le soglie delle basiliche francescane, fino all’ultimo, Francesco, che più volte ha scelto Assisi come luogo simbolico dei momenti chiave del suo pontificato.
Negli ultimi decenni, memorabili restano le sei visite di Giovanni Paolo II, la presenza di Benedetto XVI nel 2007 e nel 2011, e quella del 2013 e del 2020 di Papa Francesco, quando firmò l’enciclica “Fratelli Tutti” proprio sulla tomba del Poverello. L’ultima tappa bergogliana risale al 2022, in occasione dell’iniziativa “Economy of Francesco”. Ora tocca a Leone XIV riprendere questo filo storico, in un contesto in cui la figura del Santo Patrono d’Italia torna centrale anche in vista dell’ottavo centenario della sua morte nel 2026.
Il programma della visita prevede l’arrivo del Pontefice in elicottero nella zona del teatro Lyrick, dove nei giorni scorsi sono state effettuate le prove per l’atterraggio. Le prime ore della giornata potrebbero essere dedicate a un momento riservato nella Basilica papale di Assisi, con una preghiera personale sulla tomba di San Francesco. Una tappa che, pur non confermata ufficialmente, sarebbe in linea con la forte dimensione spirituale legata al pellegrinaggio francescano.
A seguire, Papa Leone XIV raggiungerà Santa Maria degli Angeli per l’incontro con i vescovi italiani, previsto per le 9.30 nella Basilica e inserito nella conclusione dell’assemblea della CEI. Qui il Pontefice guiderà un momento di preghiera e offrirà il suo contributo ai lavori episcopali, improntati in questi giorni alle linee pastorali per i prossimi anni, alla tutela dei minori e al ruolo della religione cattolica nelle scuole. Il cardinale Matteo Zuppi, aprendo i lavori lunedì, aveva sottolineato l’importanza di questa presenza: "Ci predisponiamo ad accogliere la sua parola, occasione preziosa per confermarci nel suo magistero di unità e di pace".
Secondo alcune indiscrezioni, la giornata potrebbe proseguire con un’altra tappa nel cuore dell’Umbria: il monastero delle monache agostiniane di Montefalco. Qui Papa Leone XIV potrebbe fermarsi per un pranzo comunitario, rendendo omaggio a un luogo che custodisce la memoria di Santa Chiara da Montefalco, canonizzata nel 1881 da Leone XIII. Una visita che riporterebbe l’attenzione anche sulla storia spirituale femminile dell’Umbria, spesso intrecciata con quella francescana.
Nel frattempo, proseguono senza sosta i lavori dell’assemblea generale, con interventi dedicati alla collegialità episcopale, all’annuncio del Vangelo e alla promozione della pace. Nelle giornate precedenti si sono tenute celebrazioni di preghiera per le vittime degli abusi e momenti di meditazione guidati da monsignor Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.
La prima visita in Umbria di Papa Leone XIV, già legato alla regione da soggiorni del passato, rappresenta un’occasione speciale per la città di Assisi e per l’intero territorio. Lo sottolinea anche monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi–Nocera Umbra–Gualdo Tadino e Foligno, che ha parlato di "grande gioia" e di un incontro "atteso da tutta la comunità".