18 Nov, 2025 - 17:38

Papa Leone XIV atteso ad Assisi per la chiusura dell’Assemblea Cei: preghiera privata sulla tomba di San Francesco e possibile tappa a Montefalco

Papa Leone XIV atteso ad Assisi per la chiusura dell’Assemblea Cei: preghiera privata sulla tomba di San Francesco e possibile tappa a Montefalco

Assisi si prepara ad accogliere Papa Leone XIV il prossimo 20 novembre, quando il Pontefice farà tappa in Umbria in occasione della sessione conclusiva dell’81ª Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana, in programma nella basilica di Santa Maria degli Angeli. L’attesa è palpabile in tutto il territorio: ai preparativi logistici si affianca il forte coinvolgimento delle comunità religiose francescane che, insieme alle istituzioni civili, sono impegnate da giorni a coordinare sicurezza, ordine pubblico e accoglienza.

La visita del Papa ad Assisi, città emblema della cristianità e della pace, riveste un valore particolarmente significativo per la Chiesa italiana e per l’Umbria, terra che da secoli intreccia la propria identità con la tradizione francescana, custodendo un legame privilegiato con il messaggio spirituale di San Francesco.

Sul sentiero del Poverello: il Papa in preghiera privata davanti al sepolcro di San Francesco

Secondo quanto si apprende da fonti della diocesi, nelle prime ore del mattino - prima dell’incontro con la Cei - il Pontefice potrebbe recarsi nella basilica inferiore di San Francesco per un momento di preghiera privata sulla tomba del Santo. Una visita rigorosamente riservata, non aperta al pubblico, che si inserisce nella tradizione più intima dei pellegrinaggi pontifici ad Assisi. Un gesto di raccoglimento che rinnova una continuità spirituale con il messaggio francescano, nucleo identitario del suo magistero.

Il solenne confronto del Pontefice con l’Episcopato Italiano nella Basilica di Santa Maria degli Angeli

Il fulcro della giornata sarà rappresentato dall’incontro tra il Pontefice e l’episcopato italiano, ospitato nella basilica di Santa Maria degli Angeli. L’appuntamento - che tradizionalmente suggella la conclusione dei lavori dell’Assemblea generale della Cei - si svolgerà in forma strettamente riservata. Al centro del confronto, il Santo Padre affronterà con i vescovi le questioni più rilevanti per la vita pastorale del Paese: il ruolo delle comunità territoriali, l’urgenza di un rinnovamento spirituale, le sfide della comunicazione ecclesiale e i principali dossier legati all’impegno caritativo e sociale della Chiesa italiana.

Secondo quanto riferiscono fonti della Conferenza Episcopale, l’incontro manterrà un’impronta fortemente dialogica, caratterizzata da un clima di ascolto reciproco e partecipazione attiva. La sessione offrirà ampio spazio a interventi dei vescovi, riflessioni condivise e momenti di confronto diretto con il Pontefice, valorizzando il principio di comunione e collaborazione che da sempre contraddistingue il rapporto tra il Papa e l’Episcopato italiano. Non è previsto alcun messaggio pubblico conclusivo: eventuali comunicazioni ufficiali saranno, come di consueto, veicolate attraverso la Sala Stampa vaticana al termine della sessione.

Una possibile tappa a Montefalco

Al termine dei lavori, il Pontefice potrebbe trasferirsi a Montefalco per un pranzo privato con la comunità delle monache agostiniane. Si tratterebbe di una tappa non istituzionale e non ancora confermata dal Vaticano, ma più volte indicata da ambienti ecclesiastici come una "possibile sosta" della giornata. La scelta di Montefalco assumerebbe un chiaro valore simbolico: un borgo raccolto, una comunità contemplativa femminile e un luogo intriso di silenzio e spiritualità, in piena sintonia con la sensibilità pastorale del Papa.

Una visita dal forte valore ecclesiale e territoriale

La presenza del Papa in Umbria costituisce un’occasione di rilancio per l’intero territorio, tanto sul versante spirituale quanto su quello culturale e turistico. Assisi, già polo internazionale del pellegrinaggio e del dialogo interreligioso, vede consolidata la propria centralità come luogo di meditazione e incontro. La visita papale potrebbe inoltre generare ricadute positive per l’intera regione in termini di visibilità, flussi di presenze e attrattività, soprattutto in un periodo tradizionalmente considerato di bassa stagione.

Sul piano ecclesiale, il viaggio si inscrive nel più ampio percorso di prossimità del Pontefice alle comunità locali: luoghi di preghiera, realtà monastiche e l’insieme della Chiesa italiana riunita in assemblea. Un gesto che ribadisce continuità, attenzione pastorale e sostegno ai presuli in una fase cruciale, nella quale sono chiamati a ridefinire priorità, strategie e linee di rinnovamento per gli anni a venire.

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Francesco Mastrodicasa
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