Intorno alle 10 e mezza Papa Leone XIV è arrivato a Montefalco, dove è giunto in elicottero dopo le due tappe di Assisi. Qui celebrerà la messa nel monastero delle monache agostiniane e si fermerà anche con loro a pranzo per poi rientrare in Vaticano. Ad accoglierlo, mentre le campane suonavano a festa, il sindaco Alfredo Gentili e il vicesindaco Daniele Morici. Il Pontefice ha raggiunto il monastero dove ad attenderlo c'erano i bambini e le bambine delle scuole che ha salutato prima di entrare. Nel frattempo da Assisi arrivano dalla comunità religiosa i commenti emozionati per la prima visita del papa statunitense in Umbria e all'orizzonte c'è un grande annuncio.
Il Papa ha aperto la sua visita umbra pregando sulla tomba di San Francesco nella cripta della Basilica Inferiore di Assisi. Una preghiera silenziosa, un momento di grande raccoglimento in cui è stato accompagnato dai frati del Sacro Convento.
La seconda tappa è stata Santa Maria degli Angeli dove ha preso parte all'81esima assemblea annuale della Cei. Salutando i frati alla Porzioncula ha detto loro che tornerà ad Assisi nel 2026. "Ci ha salutati uno ad uno - ha riferito fra Luca Di Pasquale - ci ha colpito l'attenzione che ha riservato a ciascuno di noi. Ci ha detto che tornerà a trovarci ad Assisi il prossimo anno per l'ottavo centenario della morte di San Francesco".
A più riprese durante la sua visita umbra il Pontefice ha fatto riferimento al messaggio francescano e all'imminente ottavo centanario dalla morte del Poverello che ricorrerà nel 2026. Papa Leone ha esortato i frati di Assisi "custodi della memoria di Francesco, a continuare a essere segni viventi di questi valori, portando nel mondo un messaggio di riconciliazione e speranza".
Fra Giulio Cesareo, direttore dell'Ufficio comunicazione del Sacro Convento, in una nota ha voluto condividere l'emozione della visita papale. "Abbiamo sperimentato una gioia immensa - ha affermato - nell'accogliere il Santo Padre qui nella cripta. Dopo aver pregato in silenzio dinanzi alla tomba di Francesco, ci ha rivolto una parola di grande conforto, ricordandoci che ci stiamo preparando al grande anniversario della morte di Francesco. Ci ha esortato a continuare a essere, attraverso la nostra vita, quei segni di speranza, pace e fraternità di cui il mondo ha tanto bisogno. Siamo profondamente grati a papa Leone per questo invito a proseguire con fede e serietà la nostra missione, camminando insieme verso il centenario francescano".
L'insegnamento del Poverello è sempre vivo e presente. La visita del Papa, ha sottolineato fra Giulio, "rappresenta un forte incoraggiamento per l'intera famiglia francescana e per tutti i fedeli a riscoprire la figura di san Francesco come guida per costruire ponti di dialogo e per seminare pace in un'umanità bisognosa di luce".
Papa Leone, agostiniano, prima di essere eletto al soglio pontificio, è stato in Umbria in diverse occasioni. L'ultima proprio lo scorso anno a Cascia, quando era ancora cardinale e aveva celebrato il solenne pontificale in occasione della festa per la Santa Patrona. La visita di oggi rafforza il legame con l'Umbria e con il francescanesimo in particolare: l'annuncio del ritorno anche il prossimo anno ne è ulteriore conferma.
Assisi si sta preparando da tempo al grande appuntamento con l'ottavo centenario dalla morte del Poverello quando, tra le altre cose, per la prima volta da sempre, avverrà anche l'ostensione del corpo. A conferma della portata storica dell'evento, neanche una settimana fa, si erano già prenotate 150mila persone.