L'Assemblea legislativa dell’Umbria tornerà a riunirsi a Palazzo Cesaroni giovedì 27 novembre, a partire dalle ore 10:30, per una seduta che si preannuncia particolarmente densa di contenuti e snodi politici rilevanti per il futuro economico, sociale e infrastrutturale della regione. Come precisato nella comunicazione ufficiale diffusa dall’Ufficio stampa dell’Assemblea, "I lavori potranno essere seguiti in diretta su Youtube mentre il resoconto della seduta e degli atti discussi in Aula verrà pubblicato dall'Ufficio stampa sul sito istituzionale Alumbria.it".
La scelta di rendere dispnibile la trasmissione integrale dei lavori e la diffusione puntuale degli atti ribadisce la volontà dell’istituzione di orientarsi a criteri avanzati di trasparenza e accessibilità, favorendo una fruizione ampia e consapevole dell’attività assembleare da parte di cittadini, organi d’informazione e stakeholder territoriali.
L'ordine del giorno si presenta particolarmente fitto e strutturato, con una serie di atti che intercettano i principali dossier strategici aperti in Umbria. La seduta affronterà questioni che spaziano dalla tutela dei lavoratori alle politiche familiari, dalla sostenibilità del sistema sanitario regionale alla programmazione infrastrutturale e fiscale.
In Aula sono previsti, tra gli altri, i seguenti punti:
la tutela dei pendolari umbri;
la vertenza relativa ai licenziamenti alla Sitem di Trevi;
i contributi a favore delle neo mamme;
la partecipazione dell’Umbria al Vinitaly 2026;
la situazione finanziaria delle aziende sanitarie umbre;
il punto di primo intervento di Amelia;
gli interventi per l’Isola Maggiore;
lo sviluppo dell’aeroporto regionale;
le variazioni al bilancio dell’Assemblea legislativa;
le attività del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità;
la mobilità e i parcheggi nell’area dell’ospedale di Perugia;
la richiesta di revisione della manovra fiscale regionale;
i tumori HPV-correlati;
la valorizzazione della professione infermieristica negli atenei umbri;
l’educazione affettiva e sessuale nei programmi scolastici.
Un'agenda cche mette in rilievo la complessità e la varietà delle sfide cui la Regione è chiamata a dare risposta: dalle tensioni del tessuto industriale ai nodi strutturali della finanza sanitaria, passando per la pianificazione delle infrastrutture strategiche e per l’evoluzione delle politiche sociali rivolte alla cittadinanza.
Uno dei nodi più delicati riguarda la vicenda della Sitem di Trevi, che nelle ultime settimane ha destato forte preoccupazione tra lavoratori, sindacati e istituzioni locali. La vertenza, incentrata sulla procedura di licenziamento collettivo, rappresenta un simbolo delle difficoltà che attraversano alcuni comparti produttivi umbri.
Il tema sarà affrontato in Aula con l’obiettivo di seguire con attenzione l’evoluzione della vertenza e di valutare l’attivazione di interventi regionali mirati, non soltanto nell’ottica di un sostegno immediato, ma anche in una prospettiva strutturale.
Particolare rilievo assumeranno le possibili misure di politiche attive del lavoro, gli strumenti di tutela e di accompagnamento sociale e le strategie di riconversione produttiva, elementi imprescindibili per delineare un percorso di tenuta e rilancio del tessuto occupazionale coinvolto.
La sanità regionale costituisce uno dei capitoli più strategici e complessi all’interno dell’ordine del giorno, un ambito in cui si sovrappongono esigenze di sostenibilità finanziaria, qualità dei servizi e continuità del presidio territoriale. L’analisi della situazione economica delle aziende sanitarie umbre non si riduce a un mero passaggio tecnico: rappresenta invece il punto nevralgico da cui dipende la capacità del sistema di garantire i livelli essenziali di assistenza e di orientare le future scelte in materia di investimenti, dotazione organica e organizzazione delle reti cliniche e territoriali.
All'interno di questo quadro si colloca il dibattito sul punto di primo intervento di Amelia - la cui funzione territoriale e la cui integrazione con la rete ospedaliera saranno oggetto di valutazione - così come le criticità legate alla mobilità e ai parcheggi nell’area del complesso ospedaliero di Perugia (Santa Maria della Misericordia), tema che solleva questioni operative e di accessibilità per pazienti, visitatori e personale sanitario.
Non meno rilevanti sono gli aspetti di prevenzione e promozione della salute: il focus sui tumori HPV-correlati richiama la necessità di rafforzare programmi di screening, campagne vaccinali e percorsi diagnostico-terapeutici integrati. Parimenti, la valorizzazione della professione infermieristica negli atenei umbri emerge come leva strategica per colmare le carenze strutturali di personale: un tema che intreccia politiche formative, percorsi di reclutamento e misure di retention professionale per garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale.
Lo sviluppo dell’aeroporto regionale e la tutela dei pendolari umbri costituiscono nodi strategici dell’agenda regionale, con ricadute dirette sull’economia, sul turismo e sulla qualità della vita dei cittadini. L’infrastruttura aeroportuale di Perugia è infatti vista come un asset cruciale per aumentare l’attrattività del territorio e favorire flussi turistici e investimenti; al contempo, la piena valorizzazione dello scalo richiede scelte coerenti di pianificazione, collegamenti e integrazione multimodale con la rete terrestre.
Sul fronte della mobilità quotidiana, la situazione del trasporto ferroviario e su gomma per i pendolari rimane una criticità che interessa migliaia di utenti: puntualità, frequenze, integrazione tariffaria e infrastrutture di supporto (parcheggi, nodi di interscambio) sono elementi essenziali per garantire sicurezza e sostenibilità degli spostamenti casa-lavoro e casa-studio. Migliorare questi servizi significa anche incidere sulla competitività del territorio e sulla qualità delle opportunità lavorative.
Al centro dell'agenda regionale trovano inoltre spazio politiche sociali concrete e misure di promozione territoriale che guardano tanto al sostegno delle famiglie quanto alla valorizzazione delle eccellenze locali. Tra i provvedimenti in discussione, i contributi a favore delle neo mamme assumono una valenza che va oltre l’erogazione economica: si tratta di politiche familiari mirate a favorire la natalità, la conciliazione lavoro-vita privata e l’inclusione sociale, elementi ritenuti fondamentali per la coesione delle comunità e la tenuta demografica del territorio.
La partecipazione dell’Umbria al Vinitaly 2026 viene letta come un’occasione strategica di promozione internazionale del comparto vitivinicolo regionale: l’appuntamento è inteso non solo come vetrina commerciale, ma anche come piattaforma per valorizzare filiere, sostenere la qualità produttiva e attrarre investimenti nel settore agroalimentare e turistico. La presenza alla fiera si inquadra quindi in una strategia più ampia di marketing territoriale e di sviluppo economico sostenibile.
Sul versante ambientale e turistico, gli interventi programmati per l’Isola Maggiore puntano a conciliare sviluppo e tutela: le misure proposte privilegiano modelli di turismo sostenibile, la salvaguardia degli habitat e il coinvolgimento delle comunità locali, per garantire che l’incremento di fruizione non comprometta l’integrità paesaggistica e ambientale dell’area.
Infine, l’attività del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità è richiamata come elemento cruciale per il monitoraggio e la qualificazione delle politiche inclusive. La figura del Garante funge da presidio di garanzia, verificando l’efficacia degli interventi e promuovendo pratiche che favoriscano l’accessibilità, la partecipazione sociale e la piena cittadinanza delle persone con disabilità. Insieme, questi punti delineano un quadro di interventi integrati - sociale, culturale, economico e ambientale - finalizzati a uno sviluppo territoriale equilibrato e sostenibile.
Tra i temi che la seduta porterà in Aula figura l’educazione affettiva e sessuale nei programmi scolastici, una questione di forte rilevanza culturale e politica che richiede equilibrio e rigore professionale. Il dibattito, particolarmente acceso a livello nazionale, mette in campo sensibilità diverse - famiglie, insegnanti, pedagogisti, associazioni e istituzioni - e solleva questioni fondamentali relative ai contenuti, alle metodologie, all’età di introduzione e alle garanzie di tutela per i minori.
La seduta sarà l’occasione per confrontarsi sulla necessità di costruire percorsi didattici basati su evidenze scientifiche e su competenze relazionali, con l’obiettivo di promuovere il rispetto reciproco, la prevenzione della violenza e la cittadinanza responsabile. Centrale sarà anche il tema della formazione degli insegnanti e della definizione di linee guida condivise, nonché delle modalità di coinvolgimento delle famiglie e del consenso informato nelle attività più sensibili.