16 Oct, 2025 - 17:00

Nuovo ospedale di Terni, scintille tra PD e Alternativa Popolare: Spinelli attacca Bandecchi, Azione bacchetta il Comune e la Regione

Nuovo ospedale di Terni, scintille tra PD e Alternativa Popolare: Spinelli attacca Bandecchi, Azione bacchetta il Comune e la Regione

La polemica sulla sanità ternana si riaccende con forza dopo il consiglio comunale aperto sul nuovo ospedale e la mancata partecipazione DEM. Al centro della discussione, Pierluigi Spinelli, consigliere comunale e segretario provinciale PD, attacca ancora il sindaco Stefano Bandecchi e solleva il tema dei conflitti di interesse sulla sanità del primo cittadino.
Nel dibattito interviene anche Michele Pennoni, segretario provinciale di Azione, che definisce il consiglio "un’occasione mancata", perché chiuso senza un atto formale dell'assemblea cittadina e richiama però anche la Regione a risposte concrete e rapide, avanzando critiche sia agli assenti sia ai consiglieri regionali di maggioranza e opposizione. 

Spinelli attacca Alternativa Popolare: “Basta falsità sul nuovo ospedale di Terni”

Un affondo diretto e senza preamboli. Il consigliere comunale del Pd Pierluigi Spinelli torna a puntare il dito contro Alternativa Popolare, accusando il gruppo di alimentare polemiche e insinuazioni invece di affrontare i problemi reali della sanità ternana. “Il sindaco non è stato in grado di presentare alcuna proposta concreta - dichiara Spinelli - limitandosi a lanciare ultimatum e minacce”. La replica arriva nel pieno del confronto sul futuro del nuovo ospedale di Terni, diventato terreno di scontro politico e personale tra maggioranza e opposizione.

Spinelli difende a spada tratta gli ex amministratori del centrosinistra, ricordando che “sono usciti tutti puliti e immacolati dopo anni di indagini e processi. La Corte dei Conti, con la sentenza n. 296 del dicembre 2024, ha infatti riconosciuto la totale innocenza della precedente giunta comunale rispetto al dissesto finanziario del Comune". Non solo - continua nella sua nota il consigliere Dem -: nella motivazione si evidenzia che "le irregolarità contabili contestate erano comuni a centinaia di enti locali dopo la riforma della contabilità armonizzata del 2015, che aveva fatto impennare i casi di dissesto del 600%".

“Governino, se ne sono capaci”: il Pd chiude il caso dissesto e rilancia sui conflitti d’interesse

Spinelli non lascia margini di ambiguità: per il Pd, il dissesto di Terni è ormai un capitolo chiuso. “Non è più accettabile continuare a nascondersi dietro fatti risalenti a otto anni fa. Governino, se ne sono capaci”, attacca il consigliere, sottolineando che il Comune ha ormai superato pienamente quella fase. Ma la risposta si sposta presto sul piano personale, quando Spinelli cita il rinvio a giudizio richiesto dalla Procura per il sindaco, accusato di evasione fiscale per somme pari a milioni di euro. Un passaggio che riaccende il duello politico su presunti conflitti d’interesse in ambito sanitario. “Se parliamo di interessi privati, è bene precisare che c’è chi ha cercato di forzare la legge per realizzare una clinica privata e ottenere una convenzione pubblica prima ancora della costruzione”, afferma Spinelli, evocando anche il progetto di finanza privata per l’ospedale, già bocciato due volte dagli uffici regionali. Sullo sfondo resta la questione cruciale: chi guiderà davvero la sanità ternana nei prossimi anni e con quali garanzie di trasparenza.

Sanità ternana, Azione accusa: “Un Consiglio comunale senza esito e senza coraggio”

"Un Consiglio comunale nato per fare chiarezza sul nuovo ospedale di Terni si è trasformato, ancora una volta, in un’arena senza decisioni. Nessun atto approvato, nessuna richiesta formale indirizzata alla presidente della Regione. Solo parole".

Il giudizio è netto e arriva dal segretario provinciale di Azione Terni, Michele Pennoni, che denuncia “un’assemblea pubblica senza prodotto”. Nel mirino anche l’intervento della consigliera regionale di Forza Italia Laura Pernazza, accusata di essersi concentrata più sulla difesa della struttura di Narni-Amelia che sul tema centrale dei fondi per il nuovo nosocomio.

“Un atteggiamento che lascia intuire quale sia il posto che occupa la futura DEA di secondo livello tra le sue priorità”, osserva Pennoni, sottolineando come il dibattito sulla sanità ternana stia scivolando su un piano di contrapposizione sterile. Ad aggravare il quadro, la scelta di una parte della rappresentanza cittadina di disertare la seduta: “Un Aventino buono solo per il Consiglio, ma non per le commissioni”, commenta il segretario.

A farsi carico del confronto restano Azione, i sindacati e i comitati civici, consapevoli - come ricorda Pennoni - che l’assenza di dialogo non affonda l’avversario politico, ma mina il diritto dei cittadini a una sanità efficiente e moderna.

Pennoni: “Ora basta promesse, servono atti concreti e tempi certi”

Nel suo intervento, Michele Pennoni va oltre la polemica e pone un punto politico: il tempo è scaduto.

“La costruzione del nuovo ospedale non è una bandiera di parte, è un’urgenza collettiva”, afferma, richiamando la necessità di azioni tangibili. Il segretario di Azione denuncia l’immobilismo di una classe dirigente che si rifugia nella logica del “dimettiti/mi dimetto se”, invitando la politica regionale a tornare al merito delle questioni.

“Il Consiglio si sarebbe dovuto svolgere presentando già le rilevazioni tecniche sul luogo più idoneo”, aggiunge, ricordando che un ospedale ha un ciclo di vita medio di cinquant’anni e che dieci si rischiano di perderli tra carte e rinvii. Pennoni chiede un cronoprogramma certo, un piano di reperimento fondi e soprattutto una visione condivisa tra Regione, Presidente, assessori e consiglieri ternani.

“Non ci sono conflitti politici che tengano: è tempo di agire”, conclude, lanciando un appello diretto a Stefania Proietti, chiamata a guidare la fase del dopo Tesei. La sfida, dice Pennoni, è dare finalmente al territorio una sanità all’altezza dei professionisti che vi lavorano – e dei cittadini che da anni aspettano risposte.

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Federico Zacaglioni
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