04 Dec, 2025 - 18:00

Trasporti, sindaco di Orvieto Tardani: "Pronti a supportare la Regione nel confronto con Ministero, Rfi e Trenitalia"

Trasporti, sindaco di Orvieto Tardani: "Pronti a supportare la Regione nel confronto con Ministero, Rfi e Trenitalia"

"Siamo pronti a garantire alla Regione Umbria il pieno supporto del Comune di Orvieto in vista dell'incontro che è stato richiesto con il Ministero dei Trasporti, Trenitalia e Rfi necessario ad affrontare con urgenza le problematiche dei collegamenti ferroviari".

Lo ha affermato il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, che questa mattina ha avuto sul tema un colloquio telefonico con l'assessore regionale ai Trasporti, Francesco De Rebotti. 

"Ho espresso all'assessore -ha detto Tardani- la massima disponibilità dell’amministrazione comunale a supportare ogni iniziativa utile a trovare le necessarie soluzioni a quella che rappresenta ormai un’emergenza per il nostro territorio. Lo abbiamo rivendicato con forza sin dall’inizio della mobilitazione di luglio quando con i colleghi di Chiusi e Cortona andammo a Roma insieme a 40 sindaci di Umbria, Toscana e Lazio rappresentativi di diverse sensibilità politiche. Questa -ha sottolineato il sindaco- è una battaglia di territorio e per il territorio, per migliorare la qualità di vita di chi quotidianamente viaggia per lavoro e studio e per rendere le Aree interne attrattive dal punto di vista dei servizi e della residenzialità. Ricordo a tutti che i problemi e i disagi che sono venuti fuori negli ultimi giorni in maniera particolarmente eclatante in realtà i nostri pendolari li vivono quotidianamente già da mesi. Lo ripetiamo con fermezza, i Comuni hanno bisogno di soluzioni immediate che possono e devono essere individuate dal Mit, Trenitalia e Rfi ma che hanno anche bisogno di proposte e collaborazione da parte delle Regioni nella pianificazione dei collegamenti ferroviari futuri con criteri che non guardino solo ai numeri ma tutelino le esigenze di tutti i territori".

Anci Umbria scrive a Matteo Salvini

Anci Umbria chiede un incontro urgente al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per affrontare la situazione del trasporto ferroviario nel Centro Italia e, in particolare, in Umbria. La richiesta arriva attraverso una lettera firmata dal presidente Federico Gori e dal coordinatore della Consulta Trasporti, Luca Tramini, che fanno proprie – ribadendole – le sollecitazioni già espresse dall’assessore regionale ai Trasporti, Francesco De Rebotti, per l’istituzione di un tavolo istituzionale con il Ministero, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia.

Secondo Anci Umbria, è necessario portare all’attenzione del governo “le gravi criticità che stanno colpendo il sistema ferroviario del Centro Italia, con ripercussioni sempre più pesanti anche per i territori umbri”.

Gori e Tramini spiegano come, negli ultimi mesi, il servizio abbia registrato un deterioramento profondo: lunghi tempi di attesa, treni fermi per ore, riduzione delle prestazioni dei convogli regionali, congestione delle linee lente e peggioramento delle coincidenze. A ciò si aggiungono rallentamenti dei collegamenti Intercity e una generale preferenza accordata ai treni ad alta velocità, con conseguenze negative per pendolari, lavoratori e studenti.

Le amministrazioni locali, osservano i due rappresentanti, ricevono quotidianamente segnalazioni di disservizi. In molte zone dell’Umbria –prive di collegamenti stradali veloci– il treno costituisce l’unico mezzo di mobilità quotidiana realmente sostenibile. La perdita di efficienza del servizio finisce quindi per limitare il diritto alla mobilità e accrescere l’isolamento economico e sociale delle aree interne.

Gori e Tramini: "Individuare una soluzione condivisa"

Per questo motivo Anci Umbria appoggia la proposta dell’assessore De Rebotti di avviare rapidamente un confronto istituzionale, finalizzato a ristabilire livelli minimi di affidabilità e puntualità, rivedere i criteri di priorità nella gestione delle linee condivise, definire un piano di interventi chiaro sui servizi regionali e interregionali, programmare investimenti sulle infrastrutture e sulle tecnologie di gestione della circolazione e rafforzare il coinvolgimento dei Comuni nei processi decisionali.

“La mobilità non può essere trattata come un servizio secondario: è un diritto essenziale, da cui dipendono qualità della vita, coesione sociale e sviluppo economico”, affermano Gori e Tramini. Da qui l’auspicio di aprire quanto prima un dialogo stabile con il ministero. “Siamo pronti -concludono- a collaborare in modo responsabile e concreto, insieme alla rete dei Comuni umbri, per individuare una soluzione condivisa”.

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Emanuele Giacometti
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