26 Nov, 2025 - 20:00

Orvieto, Polizia di Stato sequestra Mercedes rubata: all'interno arnesi da scasso

Orvieto, Polizia di Stato sequestra Mercedes rubata: all'interno arnesi da scasso

Un vero e proprio kit dello scasso utile ad abbattere qualsiasi portone, è stato trovato a bordo di una Mercedes inseguita dalle pattuglie della Polizia Stradale di Orvieto in autostrada dopo che il conducente non si era fermato all’alt degli agenti. L’inseguimento è scattato quando i poliziotti si affiancano con l’auto di servizio ad una potente Mercedes con targa francese, intimando l’alt all’uomo che la conduceva, che invece di fermarsi, è fuggito ad altissima velocità zigzagando tra camion e macchine per molti chilometri durante i quali ha effettuato brusche manovre nel tentativo di seminare l’auto della Polizia. Non riuscendo nel suo intento, il conducente, ha abbandonato il veicolo riuscendo a scappare a piedi e far perdere le proprie tracce nelle campagne limitrofe all’autostrada, complice anche il buio. 

Nell'auto trovati molti arnesi da scasso 

All’interno dell’auto gli agenti rinvenivano molti arnesi da scasso tra cui un ariete ricavato da una trave in ferro con applicate delle maniglie, asce e “piedi di porco” di notevoli dimensioni, gli accertamenti successivi permettevano di appurare che il veicolo non era stato immatricolato in Francia come lasciavano supporre le targhe, bensì, era stato rubato all’interno di un autosalone a Baschi (TR) nel novembre del 2024 all’epoca con targhe italiane. L’auto è stata recuperata e restituita al venditore, mentre sono in corso le indagini per capire se sia stata utilizzata per compiere furti in zona e chi vi fosse a bordo durante l’inseguimento. 

 

Presi sull'A1: viaggiavano con 50 chili di argento rubato

Maxi-sequestro ieri sull'Autostrada A1, all'altezza dell'area di servizio "Giove". Due uomini, fermati per un controllo di routine dalla Polizia Stradale di Orvieto, sono finiti nei guai dopo che gli agenti hanno scoperto un ingente carico di argenteria rubata nel bagagliaio della loro auto.

La scoperta nel portabagagli

I due occupanti, entrambi con numerosi precedenti penali, hanno subito insospettito gli agenti fornendo risposte vaghe e contraddittorie sul motivo del loro viaggio. L'intuizione dei poliziotti ha portato a una perquisizione del veicolo. Nel portabagagli, la scoperta: diverse borse piene fino all'orlo di oggetti in argento, compresi pezzi di arte sacra. Il peso totale del bottino? Cinquanta chilogrammi, per un valore stimato di circa 40.000 euro. I due non hanno saputo fornire alcuna spiegazione plausibile sull'origine di quel tesoro. Gli accertamenti successivi hanno confermato i sospetti: parte dell'argenteria proveniva da un furto avvenuto a luglio in provincia di Treviso. Per i due uomini è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria di Terni per ricettazione. L'intera refurtiva è stata sequestrata in attesa di essere restituita ai legittimi proprietari.

Terni, scoperto "deposito" di refurtiva in una cantina di via Curio Dentato

Un ingente quantitativo di refurtiva, accumulato in quello che sembrava un vero e proprio deposito abusivo, è stato scoperto e sequestrato dalla Polizia di Stato in una cantina condominiale di via Curio Dentato. L’operazione, condotta dagli agenti della squadra volante della questura di Terni, è scattata nel pomeriggio dello scorso 21 novembre. I poliziotti, intervenuti in zona a seguito di una segnalazione o durante un controllo, hanno notato la porta di una cantina la cui serratura risultava chiaramente divelta e forzata.
All'interno del locale, gli agenti hanno avuto la conferma di non essere di fronte a oggetti appartenenti ai residenti. La cantina era piena di merce di varia natura: numerosi strumenti e attrezzi da lavoro, apparecchiature elettroniche, diverse biciclette e altro materiale, parte del quale presentava già evidenti segni di utilizzo o danneggiamento.

Tutto il materiale è stato immediatamente sequestrato e messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Dalle successive verifiche incrociate con le denunce presentate in questura nei mesi scorsi, è emerso che parte della refurtiva risultava già associata a furti denunciati. Per gli altri oggetti, invece, le indagini sono ancora in corso per risalire ai legittimi proprietari. Per favorire l'individuazione degli aventi diritto e consentire l'eventuale restituzione, la questura di Terni ha provveduto a fotografare gli oggetti recuperati. Le immagini della refurtiva verranno pubblicate a breve sul sito istituzionale della questura di Terni per essere visionate dai cittadini che hanno subito un furto.

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Emanuele Giacometti
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