Il caldo in Umbria non ha dato tregua: lunedì 30 giugno 2025 le temperature hanno superato i 35 gradi in molte località, con Foligno che ha toccato i 38 e Monteleone di Orvieto i 36,2. Anche Perugia è finita nella lista delle città con allerta sanitaria massima. In mezzo a questa ondata afosa, l'ospedale di Orvieto ha registrato un picco senza precedenti: 78 persone si sono presentate al pronto soccorso in un solo giorno, spinte dai malesseri legati al caldo.
L’Azienda Usl Umbria 2 segnala che “accessi record (78 pazienti)” sono stati registrati lunedì scorso all’ospedale di Orvieto, effetto diretto del caldo particolarmente intenso. Si tratta di persone giunte autonomamente in ospedale per malori legati al caldo, non di interventi del 118. Questo improvviso afflusso straordinario sottolinea l’impatto dell’ondata di calore sulla salute dei cittadini, soprattutto degli anziani o fragili.
In generale nei tre ospedali dell’Usl Umbria 2 (Foligno, Spoleto, Orvieto) si registra una vera e propria “rimodulazione oraria” degli arrivi al pronto soccorso, con gli accessi complessivi “in sensibile aumento” rispetto al normale. Il direttore del DEA di Orvieto, dottor Giuseppe Calabrò, spiega che sono cresciuti in particolare i flussi serali e notturni, con picchi negli ultimi giorni dei fine settimana e appunto il lunedì. L’incremento riguarda soprattutto persone di età avanzata: il Pronto Soccorso di Perugia, ad esempio, registra circa 20 accessi in più al giorno rispetto allo scorso anno e in media un quarto dei pazienti assistiti ha più di 75 anni.
Il caldo torrido scatena disturbi quali sincopi, collassi, disidratazione e cali di pressione, fenomeni che colpiscono soprattutto anziani e soggetti fragili. Calabrò sottolinea che queste condizioni richiedono spesso ricoveri di breve durata(24-48 ore) nei reparti di Medicina o presso i punti di osservazione breve intensiva per monitoraggi adeguati. Le cadute di anziani, dovute a malori o svenimenti, sono anch’esse in aumento e fanno crescere la domanda di cure mediche. Complessivamente, gli effetti del caldo estivo hanno imposto agli ospedali della provincia di Terni e di Orvieto di potenziare la capacità di accoglienza, con più posti letto disponibili nei reparti di Medicina e internistici.
Le istituzioni hanno già attivato piani di emergenza per proteggere le categorie più vulnerabili. Nel Piano Calore 2025dei distretti sanitari di Terni e Narni-Amelia sono previste aree climatizzate di accoglienza con personale sanitario dedicato per anziani e soggetti fragili in difficoltà. In particolare, a Terni sono stati allestiti centri sociali climatizzati (Ferriera, Guglielmi, Gabelletta) aperti diurnamente agli anziani autosufficienti. Questi centri resteranno aperti dal 1° luglio al 29 agosto (ad eccezione della settimana di Ferragosto) e offrono ambienti freschi, sicuri e sorvegliati durante le ore più calde. Servizi analoghi sono stati attivati anche nei centri diurni e presso le Case della Salute della Valnerina e di Spoleto. In aggiunta, la Regione Umbria ha attivato un piano regionale di prevenzione del caldo, in collaborazione con il Ministero della Salute, che prevede supporto domiciliare agli anziani, numero verde informativo e campagne di comunicazione per suggerire comportamenti sicuri durante l’afa.
Per evitare i colpi di calore e gli scompensi da disidratazione, gli esperti raccomandano semplici precauzioni quotidiane:
Evitare di esporsi al sole nelle ore più calde (dalle 11:00 alle 17:00).
Mantenere freschi gli ambienti domestici, con aria condizionata o ventilatori; tenere le tapparelle o le tende abbassate per schermare la luce solare.
Indossare abiti chiari e leggeri, preferibilmente di cotone o lino, e proteggere la testa con un cappello o ombrello quando si è all’aperto.
Idratarsi frequentemente bevendo acqua o bevande a base di sali minerali, senza aspettare di avere sete. Mangiare pasti leggeri a base di frutta e verdura fresche, evitando cibi pesanti o alcolici.
Riconoscere i primi sintomi del colpo di calore (febbre molto alta, pelle arrossata o secca, confusione, spasmi muscolari) e chiamare subito aiuto medico in presenza di malesseri gravi.
Questi accorgimenti, insieme alle iniziative istituzionali in corso, sono fondamentali per difendersi dagli effetti del caldo estremo senza creare inutili allarmismi. Soprattutto le fasce di popolazione più a rischio (anziani, bambini, malati cronici) devono essere messe in condizioni di evitare l’esposizione ai picchi di temperatura e ricevere assistenza rapida in caso di bisogno.