20 Dec, 2025 - 16:30

Orvieto, controllo sull’autostrada finisce con l’arresto: sequestrati 100 grammi di hashish

Orvieto, controllo sull’autostrada finisce con l’arresto: sequestrati 100 grammi di hashish

Un controllo di routine che si trasforma in un’operazione antidroga. È quanto accaduto nei giorni scorsi lungo l’autostrada A1, nel tratto di competenza del territorio di Orvieto, dove un intervento della Polizia Stradale ha portato all’arresto di un uomo trovato in possesso di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente. 

Il controllo sull’A1 e l’atteggiamento sospetto

L’operazione è scattata durante un servizio di vigilanza ordinaria sull’A1, quando gli agenti della Polizia Stradale di Orvieto hanno intimato l’alt a una vettura in transito. Sin dai primi istanti del controllo, l’uomo alla guida ha mostrato segnali evidenti di nervosismo e agitazione, apparendo incapace di fornire risposte lineari anche alle domande più semplici. Un atteggiamento che non è passato inosservato agli operatori, esperti nel riconoscere comportamenti anomali durante i posti di controllo.

Proprio questo stato di tensione ha spinto gli agenti ad approfondire gli accertamenti, procedendo a una perquisizione accurata sia del veicolo sia della persona. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, è stato così sottoposto a un controllo più approfondito che ha portato alla scoperta della sostanza stupefacente.

La scoperta della droga e l’arresto

All’interno dell’auto, nascosto con particolare attenzione per eludere eventuali verifiche, è stato rinvenuto un involucro contenente una sostanza che, dai primi riscontri, è risultata essere hashish. Ulteriore stupefacente è stato trovato addosso all’uomo, che ne occultava una parte sulla propria persona. Complessivamente, il quantitativo sequestrato ha raggiunto circa 100 grammi, una quantità incompatibile con l’uso personale e ritenuta dagli investigatori indicativa di un’attività di spaccio.

A quel punto è scattato l’arresto. L’uomo è stato condotto negli uffici di Polizia e successivamente posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, che ha convalidato il fermo. In attesa degli sviluppi giudiziari, il giudice ha disposto nei suoi confronti la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per tre volte a settimana, una misura cautelare volta a monitorarne i movimenti e a prevenire la reiterazione del reato.

Un fenomeno diffuso: il caso di Fontivegge a Perugia

Solo pochi giorni fa, un’operazione analoga si è verificata a Fontivegge, a Perugia, area da tempo al centro di controlli rafforzati da parte delle forze dell’ordine. In piazza Vittorio Veneto, i militari del 6° Battaglione Carabinieri “Toscana” - Squadra di Intervento Operativo (SIO), insieme ai colleghi della Stazione di Perugia, erano impegnati in un servizio di prevenzione quando hanno notato due uomini assumere un comportamento sospetto alla vista delle pattuglie.

Uno dei due, un 65enne italiano, ha tentato di disfarsi rapidamente di un frammento di hashish, gesto che ha immediatamente insospettito i Carabinieri. La sostanza è stata recuperata poco distante e il controllo è stato esteso. Addosso all’uomo sono stati trovati altri frammenti di hashish e un portafoglio con documenti intestati a un’altra persona, che ha poi denunciato di non essere più in possesso dei propri documenti da giorni, facendo emergere anche l’ipotesi di ricettazione. Il controllo ha permesso di rinvenire anche un coltello a serramanico con lama di circa 9,5 centimetri e diverse compresse di uno psicofarmaco soggetto a prescrizione medica, appartenente alla categoria delle benzodiazepine. Non solo. Il secondo uomo, un 56enne di origine tunisina, è stato trovato in possesso di dieci dosi di hashish per un peso complessivo di circa 12 grammi, una dose di cocaina, ulteriori compresse dello stesso farmaco e 125 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Tutto il materiale è stato sequestrato.

Cosa dice la legge italiana su droga e spaccio

In Italia, la normativa di riferimento in materia di sostanze stupefacenti è il Testo Unico sugli stupefacenti (D.P.R. 309/1990), che disciplina in modo dettagliato le condotte illecite e le relative sanzioni. La legge distingue in maniera netta tra detenzione per uso personale e detenzione ai fini di spaccio, una differenza che incide in modo sostanziale sulle conseguenze penali e amministrative.

La detenzione per uso personale non costituisce reato penale, ma comporta sanzioni amministrative, come la sospensione della patente di guida, del passaporto o del porto d’armi. La valutazione sull’uso personale viene effettuata tenendo conto di diversi elementi: la quantità di sostanza detenuta, le modalità di confezionamento, la presenza di strumenti per il taglio o la pesatura e le circostanze del fatto.

Diverso è il caso della detenzione finalizzata allo spaccio, che configura un reato penale. Per l’hashish e le altre sostanze considerate “leggere”, l’articolo 73 del Testo Unico prevede pene che vanno da due a sei anni di reclusione, oltre a multe che possono superare i 75.000 euro, a seconda della gravità del fatto. Le pene aumentano in presenza di aggravanti, come la recidiva o l’ingente quantità di droga. Il giudice può inoltre applicare misure cautelari, come l’obbligo di firma, gli arresti domiciliari o la custodia in carcere, in base al rischio di reiterazione del reato e alla pericolosità sociale dell’indagato

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Lorenzo Farneti
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