Un’operazione congiunta dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Terni, condotta con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gubbio e della Stazione di Nocera Umbra, ha portato all’arresto di due giovani e al deferimento di un terzo, tutti ritenuti coinvolti in un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti tra le province di Terni e Perugia. L’intervento, frutto di un’attività investigativa mirata, si è concluso con il sequestro di quasi 300 grammi di droga, tra hashish e cocaina, oltre a bilancini di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e una somma di denaro contante, ritenuta provento del traffico illecito.
L’operazione è scattata nel primo pomeriggio di martedì, quando una pattuglia in abiti civili, impegnata in un’attività di osservazione nei pressi dello scalo ferroviario di Alviano, ha notato uno scambio sospetto tra due giovani a bordo di un’autovettura. L’intuizione investigativa si è rivelata fondata: il pronto intervento dei militari ha permesso di bloccare i protagonisti dell’incontro e di avviare perquisizioni personali e veicolari immediate, volte ad accertare la natura e le finalità del contatto.
Nel corso dei controlli, nella disponibilità della conducente - una 25enne ternana incensurata - i Carabinieri hanno rinvenuto 93 grammi di hashish, un bilancino di precisione e oltre 800 euro in contanti. Il giovane acquirente, un 23enne residente nell’amerino, è stato invece trovato con 76 grammi della stessa sostanza, che aveva appena ricevuto dalla donna pochi istanti prima del controllo.
Sulla base degli elementi emersi durante il primo intervento, gli investigatori hanno esteso i controlli alle abitazioni riconducibili ai due giovani, con l’obiettivo di verificare eventuali ulteriori punti di stoccaggio della sostanza stupefacente.
Nel corso delle perquisizioni, effettuate con il supporto dei Carabinieri della Compagnia di Gubbio, è stato individuato un secondo deposito di droga all’interno dell’abitazione del fidanzato della 25enne - un coetaneo residente nel comprensorio eugubino, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali.
All’interno dell’alloggio, i militari hanno rinvenuto altri 120 grammi di hashish, 8 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Il ritrovamento ha portato all’arresto in flagranza della coppia, mentre il 23enne coinvolto nello scambio iniziale è stato deferito in stato di libertà per il medesimo reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Dopo una notte ai domiciliari, i due arrestati si sono presentati davanti ai rispettivi tribunali per la celebrazione del rito direttissimo: la 25enne ternana dinanzi al Tribunale di Terni, il compagno davanti al Tribunale di Spoleto.
Al termine delle udienze, i giudici hanno convalidato entrambi gli arresti, applicando tuttavia misure cautelari differenziate in base alle posizioni personali e alle responsabilità accertate nella fase preliminare. Per la giovane è stato disposto l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, mentre per il fidanzato, già noto alle forze dell’ordine, è stata disposta la liberazione in attesa del giudizio di merito.
Il procedimento si trova tuttora nella fase delle indagini preliminari, durante la quale proseguono gli accertamenti volti a ricostruire con precisione i ruoli dei singoli indagati. Come previsto dalla normativa vigente, "sino ad eventuale condanna irrevocabile gli indagati devono ritenersi innocenti", in piena osservanza del principio costituzionale di presunzione di innocenza.
Nel complesso, l’operazione ha portato al sequestro di circa 289 grammi di hashish e 8 grammi di cocaina, oltre a bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Stando alle prime valutazioni investigative, il quantitativo rinvenuto sarebbe stato destinato al mercato locale, con particolare riferimento alle aree frequentate da giovani e ai luoghi di aggregazione notturna delle due province.
Il materiale probatorio raccolto - documentazione fotografica, verbali di sequestro e testimonianze - rappresenta un elemento chiave per la ricostruzione della rete di spaccio e per individuare eventuali canali di approvvigionamento a monte. Le indagini, coordinate dalle rispettive procure, puntano ora a delineare il grado di coinvolgimento dei singoli soggetti e a verificare l’esistenza di un sistema organizzato di distribuzione sul territorio.
L’operazione si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo e contrasto allo spaccio interprovinciale, che da mesi vede impegnati i reparti dell’Arma nelle aree di confine tra Terni e Perugia. La sinergia tra le diverse articolazioni territoriali - spiegano gli investigatori - consente di monitorare i flussi di sostanze stupefacenti e colpire le reti locali di distribuzione, spesso gestite da piccoli gruppi mobili.
Il contrasto allo spaccio non ha solo una funzione repressiva, ma rappresenta anche un pilastro della tutela della salute pubblica e della sicurezza dei cittadini. Le forze dell’ordine sottolineano l’importanza della collaborazione della comunità, ricordando che ogni segnalazione contribuisce a mantenere alta l’attenzione sul fenomeno e a prevenire le ricadute sociali dello spaccio, in particolare sui più giovani.
L’operazione tra Terni e Perugia si inserisce in un più ampio percorso di vigilanza, legalità e prevenzione, volto a proteggere il territorio umbro dal radicamento delle microreti di spaccio e a garantire un presidio costante di sicurezza e fiducia per la collettività.