04 Dec, 2025 - 18:20

Omicidio Postiglione, il giovane imputato a processo con rito abbreviato: disposta perizia psichiatrica per accertare responsabilità e rischio sociale

Omicidio Postiglione, il giovane imputato a processo con rito abbreviato: disposta perizia psichiatrica per accertare responsabilità e rischio sociale

Il Tribunale per i Minorenni di Perugia ha disposto una perizia psichiatrica sul giovane accusato dell’omicidio di Salvatore Postiglione, il muratore di 56 anni ucciso a coltellate il 7 novembre nella zona della Paciana a Foligno. La misura, collegata alla richiesta di rito abbreviato condizionato, affida ai consulenti tecnici il delicato compito di rispondere a tre quesiti essenziali: accertare se il ragazzo fosse “capace di intendere e di volere” al momento del delitto, valutare la sua attuale capacità di partecipare coscientemente al processo e definire il grado della sua attuale pericolosità sociale.

Ordinanza e quesiti ai periti: valutazione della capacità, della responsabilità e della pericolosità sociale

Nell’ordinanza, il giudice ha definito chiaramente i punti cardine della consulenza tecnica: ai periti è affidato il compito di valutare l’attuale capacità del giovane di partecipare consapevolmente al processo, di ricostruire e accertare le sue condizioni psichiche al momento dell’omicidio e di stimare il grado di pericolosità sociale, elemento determinante per l’eventuale adozione di misure cautelari o interventi terapeutico-riabilitativi.

La perizia, affidata a un collegio di medici legali e psichiatri nominati dal Tribunale, riveste un ruolo determinante nel rito abbreviato condizionato: l’eventuale riduzione della pena, in caso di condanna, resta infatti subordinata all’esito della consulenza tecnico-scientifica.

Cronologia e prove chiave che hanno portato all’iscrizione del minore nel registro degli indagati

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’omicidio è avvenuto all’alba del 7 novembre in un parcheggio della zona della Paciana. Le immagini filmate dagli impianti di videosorveglianza mostrerebbero l’autore appostato in attesa della vittima e l’immediata aggressione al suo arrivo. Le riprese hanno consentito anche di seguire il successivo percorso dell’autore fino a piazza Ubaldi, nel centro storico di Foligno, dove il minore è stato riconosciuto mediante dichiarazioni di testimoni nonostante avesse il volto coperto.

Negli atti si segnala il sequestro, presso l’abitazione del ragazzo, degli indumenti presumibilmente indossati al momento del fatto, delle scarpe intrise di sangue e di un monopattino elettrico utilizzato per gli spostamenti. Questi elementi, uniti ai riscontri tecnici e alle testimonianze raccolte, hanno motivato l’iscrizione del minore nel registro degli indagati e la successiva formulazione dell’imputazione.

Accusa e difesa a confronto: responsabilità, pentimento e valutazione psicologica del minore

Il giovane, difeso dall’avvocato Ilario Taddei, è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Poiché il fatto è stato commesso quando era ancora minorenne, la competenza è del Tribunale per i Minorenni di Perugia, che valuterà non solo gli aspetti penali ma anche le implicazioni rieducative e l’eventuale adozione di misure alternative alla detenzione. 

La difesa ha presentato specifiche istanze processuali e collaborerà attivamente con i consulenti nominati dal Tribunale, fornendo elementi clinici e informazioni utili alla verifica della capacità di partecipare al processo e della responsabilità al momento del fatto.

In più occasioni, il giovane ha manifestato pentimento, riferendo presunte vessazioni subite, circostanze che saranno analizzate alla luce degli accertamenti peritali, al fine di definire con precisione il quadro psichico e comportamentale rilevante ai fini del giudizio.

Rito abbreviato condizionato: la consulenza tecnica chiamata a valutare responsabilità, capacità processuale e possibili misure

Il rito abbreviato condizionato consente all’imputato di rinunciare al giudizio ordinario in cambio del riconoscimento di un beneficio in termini di pena; nel caso di specie, però, la prosecuzione di tale percorso è subordinata all’esito della consulenza tecnica. Se i periti dovessero attestare che il giovane era "capace di intendere e di volere" al momento del fatto e che oggi è in grado di partecipare consapevolmente al processo, l’iter abbreviato potrà proseguire e, in caso di condanna, sarà applicata la diminuzione della pena prevista dalla procedura.

Al contrario, l’emergere di alterazioni psicopatologiche rilevanti - tali da compromettere la responsabilità o la capacità processuale - potrebbe indurre il giudice a escludere il percorso abbreviato e ad adottare misure cautelari o provvedimenti di natura sanitaria e rieducativa, conformi ai principi della giustizia minorile. In questa fase il Tribunale è chiamato a contemperare l’esigenza di tutela della collettività con l’obiettivo rieducativo proprio dell’ordinamento per i minori, modulando le misure in funzione degli esiti tecnico-scientifici.

Prossime fasi processuali

Il Tribunale ha già nominato i periti e fissato termini per la redazione della consulenza tecnica d’ufficio (CTU). All’esito della relazione, che potrà essere integrata su richiesta delle parti o del collegio, il giudice deciderà se accogliere la richiesta di rito abbreviato condizionato e quali misure cautelari o trattamentali adottare.

Il procedimento resta pertanto aperto: la calendarizzazione delle udienze successive sarà modulata in funzione dei tempi di deposito della consulenza, delle eventuali integrazioni peritali e delle memorie che le parti potranno presentare. In questa fase il Tribunale potrà altresì disporre accertamenti supplementari qualora ritenuti necessari per chiarire profili clinici o fattuali determinanti ai fini della decisione.

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Francesco Mastrodicasa
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