11 Nov, 2025 - 10:30

Omicidio Cumani, ritrovati coltello e cellulare di Amri nel Tevere: per gli inquirenti si tratta dell'arma del delitto

Omicidio Cumani, ritrovati coltello e cellulare di Amri nel Tevere: per gli inquirenti si tratta dell'arma del delitto

L'arma del delitto con cui sarebbe stato ucciso Hekuran Cumani potrebbe essere stata ritrovata. Ne danno notizia gli inquirenti, avendo riscontrato nel Tevere il coltello e il cellulare di Yassin Amri - il 21enne in carcere con l’accusa di avere ucciso il 23enne di Fabriano, la notte tra il 17 e il 18 ottobre a Perugia.

Delitto di Hekuran Cumani, ritrovati il cellulare di Amri e il coltello nel Tevere

Nonostante avesse negato tutto, il coltello di Amri è stato ritrovato nel Tevere, assieme al cellulare. La notizia data in anteprima dal Corriere dell'Umbria. A dieci metri dal ponte vecchio di Ponte San Giovanni, sono stati rinvenuti dai sommozzatori dei vigili del fuoco i due oggetti cercati da giorni.

Il 21enne, arrestato per l'omicidio del 23enne, aveva riferito agli inquirenti di avere gettato nel fiume il cellulare, durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip. Il giovane aveva dichiarato di aver gettato il suo telefono cellulare (il suo iPhone 15) “per paura”. Il 21enne, indagato per l'omicidio del 23enne di Fabriano, si sarebbe disfatto del suo cellulare (per non averlo a casa). Agli inquirenti, a quanto risulta, il 21enne avrebbe consegnato un cellulare non più in uso. 

Le forze dell'ordine, però, hanno ritrovato non soltanto il cellulare, accesosi dopo tre settimane in acqua, ma anche quella che per la procura si tratterebbe l’arma del delitto, ossia un coltello a serramanico che “appare - come è scritto nel decreto di convalida di sequestro - del tutto sovrapponibile e del tutto similare a quello in uso ad Amri, secondo quanto emerso dalle indagini”.

Cosa dice l’autopsia sul corpo di Hekuran Cumani: un solo colpo letale ha ucciso il ragazzo

L'esame autoptico sul corpo di Hekuran Cumani, intanto, aveva indicato come sia stato ucciso il giovane: individuata una sola ferita, letale per traiettoria e profondità.

La dinamica è compatibile con un coltello non particolarmente lungo ma capace di penetrare con forza, la direzione dall’alto al basso suggerisce invece un corpo a corpo ravvicinato o una posizione di vantaggio dell’aggressore.

Secondo l’autopsia la ferita letale ha una "lunghezza pari a 8 centimetri, che corrisponde esattamente alla lunghezza della lama del coltello rinvenuto, che già si ipotizzava potesse essere a serramanico nonché di lama monotagliente”.

Al momento l’ipotesi di reato formulata dagli inquirenti resta l’omicidio volontario aggravato: un capo d’accusa che tiene insieme la violenza del gesto e il contesto in cui è maturato.

Amri aveva negato di essere l'omicida davanti agli inquirenti

Il 21enne di Perugia Yassin Amri, arrestato con l'accusa di avere ucciso Hekuran Cumani, 23 anni, di Fabriano colpito con una coltellata al petto dopo una lite in un parcheggio della zona universitaria di Perugia, difeso dall'avvocato Vincenzo Bochicchio, però, durante l'interrogatorio aveva comunque negato di avere ucciso Hekuran Cumani, proclamandosi estraneo al delitto.

Al termine il suo difensore, l'avvocato Vincenzo Bochicchio, non aveva formulato alcuna istanza di modifica della misura cautelare in carcere. Il giovane aveva ammesso di essere stato presente sul luogo della lite. Aveva tuttavia negato di avere partecipato attivamente allo scontro, di avere dato o ricevuto colpi.

Per la Procura il coltello sarebbe l'arma del delitto

Per la procura - guidata da Raffaele Cantone - il coltello sarebbe l’arma del delitto. L'altro interrogato avrebbe riferito agli inquirenti altri dettagli sul coltello: “Era scuro, metallico, anche il manico. Era di quelli a scatto. Aveva dei dettagli in legno nel manico. Non l’ho visto la sera dei fatti, ma diverso tempo fa, non so se ha ancora quello”.

Secondo gli esperti il coltello trovato nel Tevere, “con manico nero e inserti metallici”, non sarebbe rimasto in acqua troppo a lungo. Il telefono, invece, è stato rinvenuto qualche metro più in là sabato in tarda mattinata.

Il tribunale del Riesame ha fissato, per martedì della prossima settimana, non solo l’udienza per esaminare l’istanza di scarcerazione di Yassin Amri, ma anche quella del 18enne Simo, finito in carcere.

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Emanuele Landi
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