14 Oct, 2025 - 19:00

Nuovo stadio di Terni, giovedì il sopralluogo della Soprintendenza per sbloccare l'avvio dei lavori

Nuovo stadio di Terni, giovedì il sopralluogo della Soprintendenza per sbloccare l'avvio dei lavori

Giovedì sarà il giorno della verità per la possibile rimozione in sicurezza dei murales del Liberati e per il via libera all’avvio dei lavori del nuovo stadio di Terni. La Soprintendenza ai beni artistici, storici, architettonici e culturali dell’Umbria effettuerà, infatti, un sopralluogo decisivo allo stadio Libero Liberati. Parteciperanno il Comune, con l’assessore Giovanni Maggi e il dirigente Piero Giorgini, e la Stadium Spa, incaricata di realizzare l’intervento Stadio-Clinica in project financing per conto della Ternana Calcio. Il project manager Sergio Anibaldi seguirà le operazioni in prima persona.

Al centro della visita ci saranno i murales realizzati nel 1975 dalla Brigata Pablo Neruda. La Soprintendenza dovrà definire le modalità di approccio ai dipinti, che attualmente versano in uno stato di precaria conservazione, con molte parti che si sono staccate e sono cadute a terra.
Per ila Stadium, società operativa che si occuperà della realizzazione del nuovo stadio, la rimozione sicura, il restauro e la conservazione delle opere è il passo indispensabile per permettere definire e presentare il cronoprogramma dei lavori che accompagnerà il progetto esecutivo. L'obiettivo è quello di depositarlo entro l’anno a Palazzo Spada, per avviare i lavori prima possibile. Le curve Sud e Est, intitolata a Corrado Viciani, saranno - infatti - le prime ad essere demolite secondo il progetto di riqualificazione.

I possibili scenari del sopralluogo della Soprintendenza 

A richiamare l’attenzione della Soprintendenza sui murales è stato un gruppo di associazioni cittadine: ARCI Terni, Il Pettirosso APS, ANPI Terni, CGIL Terni, Sentieri Partigiani, ASD Gramsci Terni, insieme ai gruppi della Curva Est Vecchio Stampo e Brigata Gagarin. La loro lettera ha chiesto agli uffici umbri del ministero dei Beni culturali di verificare l'interesse culturale delle opere, la cui esecuzione risale ad oltre 50 anni fa. Secondo la richiesta, infatti, le opere, realizzate da esuli cileni nel 1975 dopo il golpe di Pinochet, intrecciano memoria collettiva e identità locale

Comune di Terni e Stadium hanno chiarito che, nelle intenzioni dell'ente e del promotore del project financing, i murales saranno trattati come beni storici e identitari, con distacco e conservazione in ambienti protetti, e successivo ricollocamento nella nuova piazza dello stadio. Cosa potrà succedere quindi? 

I tecnici della Soprintendenza acquisiranno tutte le informazioni di dettaglio, anche se la questione è stata già affrontata due volte in conferenza dei servizi senza nessuna obiezione degli uffici. All'esito della valutazione potrebbero decidere di vincolare i dipinti murali, ma non l'immobile che lo ospita (lo stadio) per il quale il vincolo scatterebbe solo dopo 70 anni dalla costruzione. Insomma, la strada della rimozione controllata (come si fa abitualmente con opere ben più antiche e prestigiose, ndr), del restauro in sicurezza e del ritorno sulle pareti del nuovo complesso sportivo rigenerato, sembra la strada più praticabile. 

Progetto Stadio-Clinica: a breve la demolizione dei primi settori

Il progetto Stadio-Clinica è stato incardinato ufficialmente con la convenzione del 1 agosto scorso. I novanta giorni lavorativi previsti per la presentazione del progetto esecutivo da parte del proponente rappresentano la prima scadenza operativa. Nelle interlocuzioni tra i promotori e gli uffici di Palazzo Spada, però, è stato concordato di procedere parallelamente con l'intervento di recupero dei murales e con l'organizzazione dell'area di cantiere. Per poi dare il via alla demolizione dei primi settori.

Le modalità di vendita degli abbonamenti, con la campagna che è stata aperta dopo la soluzione dei problemi societari, conferma questa determinazione: per le Curve Sud e Est Viciani, infatti, sono stati previsti mini-abbonamenti da cinque partite, mentre negli altri settori sarà possibile sottoscrivere tessere valide per tutte le gare fino a fine campionato. Insomma, due mesi o giù di lì per inibire l'accesso ai settori. 

L’antistadio Giorgio Taddei - come dicevamo - sarà attivato come area cantiere. Gli spogliatoi, la sala stampa e i servizi logistici saranno spostati temporaneamente in altri settori, fino alla conclusione della demolizione e dell’avvio della costruzione del nuovo impianto.

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Federico Zacaglioni
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