È scesa da Perugia la Soprintendente ad archeologia, paesaggio e belle arti dell'Umbria, la dottoressa Francesca Valentini, accompagnata dall'architetto Francesco Barducci per il sopralluogo allo stadio Libero Liberati e ai murales realizzati dalla Brigata Pablo Neruda nel 1975. La riunione, iniziata intorno alle 14, ha avuto un esito interlocutorio, come avevamo anticipato in esclusiva nei giorni scorsi.
Si andrà a un successivo approfondimento in tempi molto brevi, per verificare l'opportunità di vincolare i dipinti murali - come chiesto da un nutrito gruppo di associazioni cittadine - e per delineare le modalità dell'eventuale rimozione in sicurezza, conservazione e restauro fino al momento di poterli tornare ad esporre nella nuova piazza commerciale e aggregativa che sorgerà tra viale dello Stadio e il nuovo impianto previsto nel progetto Stadio-Clinica.
L'obiettivo, è quanto emerso dalle prime indiscrezioni dopo la riunione (seguirà a breve un comunicato stampa della Stadium Spa), è quello di stringere i tempi e confermare l'avvio dei lavori preliminari sullo stadio già entro la fine del 2025.
Alla riunione hanno preso parte, oltre ai rappresentanti della Soprintendenza, anche gli assessori Giovanni Maggi e Marco Iapadre per il Comune di Terni, il responsabile unico del procedimento e dirigente comunale Piero Giorgini, Giuseppe Mangiarano, Dg della Ternana, e Sergio Anibaldi project manager della Stadium Spa, i progettisti del nuovo stadio architetti Luciano Baldi e Paola Margheriti e un'esperta di conservazione dei beni artistici e culturali selezionata dallo studio associato per realizzare lo studio filologico che dovrà garantire la salvaguardia dei murales collocati sulle curve Sud e Est "Corrado Viciani".
I protagonisti del summit, attesi fuori dai cancelli da una piccola folla di giornalisti e di rappresentanti delle associazioni che avevano richiesto l'intervento della Soprintendenza, sono usciti dopo circa un'ora di sopralluogo, verifica tecnica nella mix zone del Liberati e scambio documentale. Tra i primi a lasciare lo stadio gli assessori Maggi e Iapadre, che hanno rinviato al comunicato ufficiale, seguiti a poca distanza dall'architetto Luciano Baldi e l'esperta di conservazione artistica, consulente dei progettisti.
"Emetteremo un comunicato - ha tagliato corto la tecnica - è ovvio che l'obiettivo è quella della conservazione, laddove possibile fino al 100% delle opere. Ci sarà un approfondimento".
Sui tempi necessari a condurre in porto l'approfondimento e sul destino dei murales, ha risposto proprio l'architetto Baldi. "L'obiettivo è fare presto, un mese un mezzo al massimo. La volontà di tutti è quello di conservare e valorizzare al meglio queste opere e di ricollocarle, dopo gli interventi di restauro, nella nuova infrastruttura".
Ad assicurare i tifosi rossoverdi e i promotori dell'iniziativa di tutela dei murales sono stati il DG Giuseppe Mangiarano e il project manager del nuovo stadio Sergio Anibaldi, che si sono intrattenuti a lungo con Tonino Sabatini, portavoce del gruppo delle associazioni.
"Avremmo voluto partecipare all'incontro - ha spiegato - anche solo come uditori. Non comprendiamo perché non ci sia stata data la possibilità di entrare, non avremmo creato alcun problema. Volevamo avere solo rassicurazioni, perché per noi quei dipinti hanno un valore, storico, culturale, identitario e di appartenenza che rappresenta un elemento non negoziabile".
Allo storico tifoso hanno risposto i due manager, assicurando il massimo impegno della Ternana Calcio e della Stadium Spa per la conservazione, il recupero e la valorizzazione dei murales, sotto l'egida della stessa Soprintendenza.
"Ci sono delle procedure chiare - ha spiegato Anibaldi - ed è nostra ntenzione seguirle. La Soprintendenza, in conferenza dei servizi e per due volte, non è intervenuta con prescrizioni. Ma già nei progetti iniziali c'era la piena volontà di intervenire per la salvaguardia delle opere. L'approfondimento tecnico che faremo servirà proprio a concordare i successivi step: rimozione in sicurezza con operatori specializzati, conservazione e recupero. E infine riallocazione in una posizione sicura con la medesima dignità e qualità visuale dell'attuale".
Alla fine stretta di mano e rinvio all'approfondimento tecnico e all'avvio dei lavori per la verifica delle modalità operative.
E a chiudere il cerchio è arrivato anche l'annunciato comunicato stampa della Ternana Calcio e di Stadium Spa.
"La Soprintendenza si è dimostrata disponibile ad un confronto costruttivo per la salvaguardia dei murales da un punto di vista conservativo e della loro ricollocazione in situ.
In tempi brevi saranno approfonditi i contenuti dell’intervento con la Soprintendente, il Comune ed i tecnici di Stadium Spa e Ternana Calcio".