Nel calcio italiano i giovani trovano poco spazio. Non sono valorizzati, perchè non gli viene concessa la possibilità di sbagliare. Per crescere infatti, c'è bisogno di cadere. Non è una citazione di qualche noto filosofo, ma semplicemente un concetto ampiamente conosciuto e diffuso. Lo sanno ormai tutti, ma lo ribadiamo: il calcio del Bel Paese ha bisogno di cambiare mentalità e di prendere esempio da altri modelli europei per rialzare la testa a livello mondiale. Un'altra non qualificazione della Nazionale ai prossimi campionati del Mondo sarebbe veramente una vergogna colossale, dopo aver guardato dal divano quello in Russia nel 2018 e quello in Qatar nel 2022. In Umbria però c'è una società che prova a fare qualche passo verso i giovani: l'Angelana, società che milita nel campionato di Eccellenza regionale. Un modo ulteriore insomma, per dare una possibilità ai quei ragazzi che per diversi motivi non troveranno spazio in prima squadra. (Foto di copertina Angelana 1930)
Via al progetto Next Gen in casa Angelana. Per la prima volta la formazione giallorossa avrà due prime squadre ai nastri di partenza. Una in Eccellenza, l’altra, Under 21, in Seconda categoria. L’obiettivo è chiaro: offrire continuità ai ragazzi cresciuti in giallorosso, accompagnandoli nel passaggio al calcio dei grandi e creando un ponte concreto verso la prima squadra. Il progetto punta anche a dare spazio ai tanti giovani di Santa Maria degli Angeli e dintorni che non trovano oggi collocazione in prima squadra, ma che meritano un’opportunità per crescere e mettersi in mostra.
“È un ulteriore tassello nel nostro percorso di crescita - ha spiegato il direttore generale dell'Angelana Simone Tarpanelli-. Dopo l’introduzione della IV Categoria nella scorsa stagione, ora lanciamo la Next Gen. E non ci fermeremo qui. L’Angelana vuole continuare a migliorarsi per il bene dei ragazzi, delle loro famiglie e dell’intera comunità legata ai nostri colori”.
A guidare il progetto sarà Paolo Falsinotti, che seguirà da vicino il percorso dei ragazzi e lo sviluppo della squadra. Al suo fianco Romeo Papini, direttore sportivo, che collaborerà per la costruzione dell'organico.
A distanza di tanti anni, all’ombra del Cupolone -si legge sui canali ufficiali del club- c’è ancora molta discordanza sull’anno di fondazione dell’Angelana. Non essendoci tutt’oggi un documento si parla del 1924 oppure del 1930. Certo invece il come è stato scelto il nome dapprima Santamaria poi Angelana con l’arrivo alla presidenza, ancora collegiale, di Angelo Mecatti dal 1930 al 1940. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale l’Angelana interruppe l’attività riprendendola poi nell’autunno del ’45 con il Presidente Gabriele Sacconi che restò fino al 1948. Nel 1951 dopo tre anni di buio arriva alla presidenza Giovan Battista Zucchetti. Nel 1951 dopo tre anni di buio arriva alla presidenza Giovan Battista Zucchetti. Nel 1952 la situazione societaria cominciò a stabilizzarsi con l’elezione del giovane Armando Migliosi, che venne affiancato in questo compito da Domenico Busti- Nell’estate del 1964 la squadra si spostò dallo storico campo della fiera, attualmente sede delle scuole elementari, in un nuovissimo impianto chiamato prima Comunale successivamente Maratona e dal 1996 intitolato alla Memoria di Giuseppe Migaghelli. Armando Migliosi restò presidente fino all’estate del 1969 con la squadra reduce dal primo campionato di serie D, gli subentrò Antonio Linguaglossa fino al 1972. Pressato da potenti politici di Assisi, Linguaglossa spostò le sue risorse sulla squadra del capoluogo e così Armando Migliosi tornò nuovamente in carica. Nel 1975 fu eleltto presidente, dopo un ballottaggio con Mario Bianchini, Oscar Capitanucci fu eletto presidente ma lasciò pochi mesi dopo la carica a Giuseppe Migaghelli.
Quella fu una stagione disgraziata con la retrocessione in 1° Categoria dove restò per due stagioni. Nel 77-78 e 78-79 la squadra vinse due campionati consecutivi e approdò in Serie D. La gestione Migaghelli continuò fino al 1984 affiancato negli ultimi tempi da Adelmo Monelletta. Nel 1986 fino al 1992 Giovanni Aristei trovò l’accordo con l’Assisi, ma nel 1995 con il presidente Bruno Toppetti si tornò al solo nome Angelana. In quegli anni la presidenza fu affiancata da Lucio Tarpanelli e nell’estate 1999 con l’arrivo di Renato Betti e la sua grande generosità l’Angelana torna di diritto tra le grandi della serie D. Betti gettò la spugna nel 2002 e la squadra dovette affrontare una retrocessione. Si ripartì con Fabio Spaterna. Iniziò nel giro degli anni una scalata con Candido Cristofani, Lucio Tarpanelli e Nilo Della Valle tutt’oggi presidente.